Allego un'altro studio fatto sul lago trasimeno
anche se parliamo di acqua non salata delle indicazioni li dà.
http://www.google.it/url?sa=t&source...jZwF_vmqs16muQ
ho letto anche l'articolo allegato da Garth ad eccezione della tesi che mi riservo di fare visto la lunghezza di 150 pagine.
le idee non sono a questo punto chiare ma qualche passo avanti l'abbiamo fatto:
- A differenza dei nitrati che sono solubili in acqua i fosfati tendono a legarsi con altri elementi come CaCo3, ferro, calcio, manganese.
Quindi per il fatto che non sono tutti solubili in acqua riusciamo ad asportarne solo una parte (quella sciolta nell'acqua); Se leggete l'articolo allegato da Garth tra i metodi di esportazione dei fosfati in vasca non sono neanche citati i cambi d'acqua.
-In effetti è come se avessimo in vasca un serbatoio di fosfati in quanto legati ad altri elementi ed al materiale calcareo come aragonite e rocce;
- Variazioni in vasca fanno si che parte dei fosfati ritornano in acqua;
tra queste variazioni che influenzano il ritorno dei fosfati in acqua sembra che uno sia il valore del PH in quanto a 8.4 il fosforo è più legato agli altri elementi mentre variazioni al di sopra ma sopratutto al di sotto nel campo del 7 portano tali fosfati in soluzioni;
un altro parametro che influenza il ritorno in acqua dei fosfati sembrerebbe essere il potenziale redox infatti ad abbassarsi del redox la parte del fosforo legata al ferro tende a tornare in soluzione in quanto in condizioni riducenti il ferro trivalente tende a ridursi a ferro bivalente liberando i fosfati ad esso legati.
Appena leggo dell'altro riporto.
ciao