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e per la spettacolarizzazione hai centrato il punto:
riprendessero un channa bleheri o gaucha che mangia un grillo in una vasca adatta, lo capirei... un micropeltes in 100 litri con un carassio grande come lui, no...
e per la spettacolarizzazione hai centrato il punto:
riprendessero un channa bleheri o gaucha che mangia un grillo in una vasca adatta, lo capirei... un micropeltes in 100 litri con un carassio grande come lui, no...
Sto proprio guardando un documentario su sky di una famiglia della california che ha preso un pitone africano perchè i suoi precedenti 2 cani gli hanno dato problemi con il vicinato. Almeno il pitone è silenzioso.
Alla fine gli ha mangiato il figlio di 3 anni perchè lo tenevano in una teca non adatta a contenerlo.
So di essere off topic ma rende l'idea, poi sto documentario è capitato proprio a "fagiuolus"...
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Ale vedi che il numero delle popolazioni in natura è sempre regolato ed equilibrato ..... quello che dici tu è quando parliamo di specie alloctone che possono aumentare di numero perchè non sono parte della fauna locale e quindi non c'è regolazione tra morti e crescite, vedi le lepri e topi i Australia, i lorichetti in Italia, le gambusie in oriente e moolto altro
dr.Vittorio il tuo discorso non vale per tutte le specie purtroppo. Come ho scritto prima, ce ne sono alcune che si mantengono in vita solo in cattività...ma non perchè sono state prelevate tutte dal loro ambiente, ma perchè l'ambiente è stato distrutto o "riconvertito" in altro modo.
Vedi le paludi dell'Everglades, le coste del Venezuela, il lago Vittoria ecc... Alcune specie di pesci (rimaniamo in tema altrimenti non se ne esce) vivono solo in una location e se questa viene distrutta per qualche motivo si perdono.
In questi casi, il fatto che alcuni appassionati li abbiano e li stiano tutt'ora allevando in cattività permette loro di sopravvivere in qualche modo.
Ovviamente ripeto, non è l'acquariofilia comune che si conosce come hobby, è qualcosa di più profondo e importante.
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"La corretta alimentazione dei pesci è uno dei principali fattori di successo nell'acquariofilia."
Ma se un posto è minacciato e con esso anche la specie autoctona non è un normale processo della natura ma c'è sempre lo zampino dell'uomo....... se esso non avrebbe disturbato,la specie non sarebbe minacciata di estinzione .
Ti pare??
Ma se un posto è minacciato e con esso anche la specie autoctona non è un normale processo della natura ma c'è sempre lo zampino dell'uomo....... se esso non avrebbe disturbato,la specie non sarebbe minacciata di estinzione .
Ti pare??
Mmmm...è con questo?
Non tutti gli uomini hanno un occhio di riguardo per la natura, ci sono interessi più forti in gioco.
Ma non significa che se qualche uomo distrugge le cose gli altri non possano far niente per ssitemarle, almeno in parte.
Se parli così, allora dovresti essere favorevole alla pesca massiccia del tonno, dei delfini, alla caccia alle foche... Esistono per fortuna diversi enti e diversi programmi per la salvaguardia degli animali uccisi da persone a cui non interessano (o interessano da morti)
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"La corretta alimentazione dei pesci è uno dei principali fattori di successo nell'acquariofilia."
Vittorio... se prelevi una decina di ramirezi giovanili dall'orinoco... l'orinoco non se ne accorge, non se ne accorgono i predatori, non se ne accorgono le prede... se ne prelevi 100 000 in un anno in 1 kilometro di fiume allora si... ma se ne prelevi una coppia e poi la riproduci in europa e diffondi la prole, l'effetto del prelievo di quella coppia non si sente nell'ambiente... non parliamo di grandi predatori con territori di migliaia di ettari...
Vittorio... se prelevi una decina di ramirezi giovanili dall'orinoco... l'orinoco non se ne accorge, non se ne accorgono i predatori, non se ne accorgono le prede... se ne prelevi 100 000 in un anno in 1 kilometro di fiume allora si... ma se ne prelevi una coppia e poi la riproduci in europa e diffondi la prole, l'effetto del prelievo di quella coppia non si sente nell'ambiente... non parliamo di grandi predatori con territori di migliaia di ettari...
Ma io di questo parlavo, logicamente prelevare un esemplare non fa danno però a patto che venga riprodotto al fine di evitare successivamente la pesca continua......il discorso è diverso quando la specie non viene riprodotta e pescata massivamente che si hanno poi problemi ..
Quindi meglio evitare di commerciare pesci che non sono riproducibili, non per noi acquariofili, tanto una volta in acquario, il pesce qualsiasi è la fine che faccia non è più parte della natura proprio come un carcerato non è più parte della società ,ma per gli allevatori esportatori che immettono la specie in commercio
non per noi acquariofili, tanto una volta in acquario, il pesce qualsiasi è la fine che faccia non è più parte della natura proprio come un carcerato non è più parte della società ,ma per gli allevatori esportatori che immettono la specie in commercio
questa è una ******* bella e buona, la nostra vasca deve essere un pezzo di natura, in cui il pesce si trovi come in natura.... potendo anche riprodursi...
non per noi acquariofili, tanto una volta in acquario, il pesce qualsiasi è la fine che faccia non è più parte della natura proprio come un carcerato non è più parte della società ,ma per gli allevatori esportatori che immettono la specie in commercio
questa è una ******* bella e buona, la nostra vasca deve essere un pezzo di natura, in cui il pesce si trovi come in natura.... potendo anche riprodursi...