Caspa, c'è una buona quantità di letteratura scientifica per rispondere alla domanda "cosa mangiano i coralli". Non è qui il posto per passare in rassegna tutto comunque, se ci limitiamo ad esempio al genere Acropora, la cattura di cibo è concentrata tra bacterioplancton e nanoplancton, quindi con dimensioni che arrivano intorno a 50 micron. Roba fina, insomma

A parte il batterioplancton, che sappiamo come produrre, due alimenti di dimensione adatta, tanto per fare nomi, sono le DT's Oyster eggs (circa 40

micron) e le Golden Pearls del formato più fine (50 micron). Sono entrambi alimenti che "non si vedono" per quanto sono fini, formano la classica "nuvola".
Tuttavia ci sono anche articoli sull'alimentazione dei coralli (articoli scientifici, non articoli su riviste di acquariofilia) dove si sperimenta con naupli di artemia appena schiusi e Pocillopora damicornis, evidenziando che avviene comunque anche la cattura dei naupli di artemia che sono decisamente roba grossina (450

0 micron!). Quindi anche se in natura sono molti importanti le prede piccole, non è detto che non siano un buon sostituto le prede più grandi, magari non le artemie, ma almeno i rotiferi (130 micron).
Quindi da un lato sembrano molto ben mirati due cibi "morti" come le uova d'ostrica e le GP fini, ma d'altro canto non è detto che una bella quantità di Brachiumus plicatilis, anche se più grandino non sia molto utile.
E il Brachiumus si può facilmente allevare e produrre anche in grosse quantità senza stare a nutrire con la Nannochloropsis, ma semplicemente con cibo conservato come il Roti-rich.
Il mio dubbio, e qui bisognerebbe sperimentare un po', è se sia meglio alimentare con le Oyster eggs (care, piuttosto inquinanti, perfette come dimensione e valore nutrizionale) o con una bella quantità di rotiferi prodotti in casa (meno caro, ma forse molto meno valido nutrizionalmente). Sicuramente con i rotiferi non sporchi l'acqua o quasi, ma non so se hanno la stessa resa sui coralli.
Io adesso vado avanti un mesetto con le uova d'ostrica, poi vediamo di provare per un po' i rotiferi.
Si può pensare anche al refugium e all'"autoproduzione", ma secondo me questa possibilità è molto sopravvalutata, a meno che qualcuno non abbia 1000 litri di refugium, fatto come si deve, e dedicato ad una vasca da 100 litri.
Le quantità di cibo cui penso io non sono "autoproducibili", io penso a fare venire l'acqua opaca tutti i giorni... e trovarsi i valori a posto il mattino seguente...