Ciao a tutti,
ho ricevuto il messaggio privato di Federico, e quindi rispondo qui.
Contrariamente a quanto temevi, caro Federico, ciò che hai scritto è sostanzialmente corretto, anche in molti dettagli.
Ti posso garantire che il funzionario nel quale ti sei imbattuto sarà pure stato scortese, ma non ti ha detto stupidaggini (soprattutto se paragonate a quelle che ogni tanto sento dire o scrivere dagli uffici Cites).
Solo su un punto mi permetto di intervenire.
Alla fine tu scrivi che "nessuno ci busserà mai alla porta di casa dicendo mi faccia vedere i Cites"...
Beh, sono convinto che sia così, perchè, come giustamente è stato scritto, le norme in questione nascono per controllare altri animali e altri fenomeni, e non un settore veramente di nicchia come quello acquariofilo. Tuttavia, per essere a posto, ognuno dovrebbe poter dimostrare la regolare provenienza di quello che ha.
Lo dicono gli articoli 1 e 2 della L.150/92, quando alla lettera f) dei rispettivi primi commi, affermano che soggiace alla pena prevista dalla norma chi
"detiene, utilizza per scopi di lucro, acquista, vende, espone o detiene per la vendita o per fini commerciali, offre in vendita o comunque cede esemplari senza la prescritta documentazione".
Ad essere rigorosi, quel "detiene" iniziale non fa riferimento a condotte che hanno a che fare con lo scopo di lucro (come per le condotte elencate successivamente), e quindi anche la semplice detenzione, a prescindere dallo scopo per cui si detiene, deve essere legittimata dal possesso della prescritta documentazione.
Il che mi sembra, peraltro, abbia il suo senso.
La "prescritta documentazione" non è tuttavia specificato quale sia, ma da una lettura delle norme, anche comunitarie (fra cui il Regolamento CE 338/97), direi che è un qualunque documento che comprovi l'acquisto e che riporti, se disponibile, il numero "CITES".
Morale: meglio non comprare coralli dal negoziante che non sia disponibile a scrivere due righe identificando (nei limiti del possibile) il corallo e inserendo il numero anzidetto.
Che poi vengano effettuati controlli...è altra questione.
Proprio in questi giorni sto scrivendo un documento sul CITES, in verità orientato su altri animali (uccelli in particolare, di cui sono diventato patito e fissato). Credo però che, almeno per la parte generale, possa essere utile anche in acquariofilia (se mi sente Marco mi tira le orecchie - glielo avevo promesso da tempo e non l'ho fatto

). Se volete, quando sarà finito (mi sta venendo più lungo del previsto tanto che ho pensato ad una piccola pubblicazione), potrei sottoporvelo (magari, ma qui torniamo sulle promesse da marinaio, integrando con un paragrafo apposito dedicato ai coralli).
Spero di essere stato di qualche aiuto, e di risentirvi presto.
Un caro saluto a tutti
Roberto