Benvenuti sul Forum di AcquaPortal, la più grande community italiana di acquariofilia!
Sul Forum di AcquaPortal puoi discutere con altri appassionati di acquariofilia, tenere un tuo Blog personale, inserire foto e video, chattare, ed aiutarci a creare un grande database con schede di pesci, invertebrati e prodotti di acquariofilia.
Per entrar a far parte della comunità occorre registrarsi.
Per farlo premi su
Al momento della registrazione ti verrà richiesto di accettare il Regolamento che ti consigliamo di leggere attentamente.
Ti consigliamo inoltre di leggere le FAQ per apprendere le funzionalità principali del forum.
Se invece sei un utente registrato e hai dimenticato i tuoi dati di accesso devi effettuare il Recupero dati.
Dimenticavo...il progettista DEVE firmare e perciò CREDERE fermamente in ciò che ha deciso. Non esiste un solo professionista che si possa ritenere tale e che non si prenda la responsabilità di ciò che valuta e decide: se non desidera farlo, semplicemente rifiuta l'incarico.
Ulteriore nota a margine: lasciamo gli architetti fuori dai calcoli strutturali. Ci sono ingegneri che sostengono studi approfonditi solo per il calcolo strutturale: lasciamo a loro l'onere e l'onore di ciò!
Dimenticavo...il progettista DEVE firmare e perciò CREDERE fermamente in ciò che ha deciso. Non esiste un solo professionista che si possa ritenere tale e che non si prenda la responsabilità di ciò che valuta e decide: se non desidera farlo, semplicemente rifiuta l'incarico.
Ulteriore nota a margine: lasciamo gli architetti fuori dai calcoli strutturali. Ci sono ingegneri che sostengono studi approfonditi solo per il calcolo strutturale: lasciamo a loro l'onere e l'onore di ciò!
la fase progettuale è una, la situazione reale è un'altra, la rottura di una trave non avviene con lo stesso carico progettuale, quel tipo di carico ha una sua tolleranza
la fase progettuale è una, la situazione reale è un'altra, la rottura di una trave non avviene con lo stesso carico progettuale, quel tipo di carico ha una sua tolleranza
Dimenticavo...il progettista DEVE firmare e perciò CREDERE fermamente in ciò che ha deciso. Non esiste un solo professionista che si possa ritenere tale e che non si prenda la responsabilità di ciò che valuta e decide: se non desidera farlo, semplicemente rifiuta l'incarico.
Ulteriore nota a margine: lasciamo gli architetti fuori dai calcoli strutturali. Ci sono ingegneri che sostengono studi approfonditi solo per il calcolo strutturale: lasciamo a loro l'onere e l'onore di ciò!
Dimenticavo...il progettista DEVE firmare e perciò CREDERE fermamente in ciò che ha deciso. Non esiste un solo professionista che si possa ritenere tale e che non si prenda la responsabilità di ciò che valuta e decide: se non desidera farlo, semplicemente rifiuta l'incarico.
Ulteriore nota a margine: lasciamo gli architetti fuori dai calcoli strutturali. Ci sono ingegneri che sostengono studi approfonditi solo per il calcolo strutturale: lasciamo a loro l'onere e l'onore di ciò!
la fase progettuale è una, la situazione reale è un'altra, la rottura di una trave non avviene con lo stesso carico progettuale, quel tipo di carico ha una sua tolleranza
Direi che questa considerazione sia superflua (almeno per chi è del mestiere) e non tenga conto di tutto il discorso che è stato fatto. Non si sta dicendo che la trave X non resista ad un carico anche di parecchio superiore a quello di progetto. Si sta dicenco che:
1. Il progettista NON deve valutare ad occhio ciò che in teoria non resisterebbe ma in pratica resite: il progettista ha una normativa alla quale attenersi. nel momento in cui dovesse accadere qualche inconveniente, più o meno grave, il giudice non valuta se, per esperienza diffusa, il valore di calcolo differisce dal valore legittimamente auspicabile per quanto concerne la resistenza di un elemento strutturale. Il giudice legge ciò che hai calcolato e prende i necessari provvedimenti. Detto questo però, sfido chiunque a riportare in una relazione un risultato errato e glossare con "ma tanto comunque resiste"...
2. Si è parlato di ciò che di errato è stato detto al riguardo negli interventi precedenti e soprattutto del fatto che nessuno (compreso chi si firma come tecnico X) abbia menzionato i problemi relativi alle deformazioni in atto..e ripeto...DEFORMAZIONI, le quali vanno comunque considerate assieme alle questioni di resistenza. E ciò è tanto più vero quanto più ci discostiamo dal nuovo per operare sull'esistente.
la fase progettuale è una, la situazione reale è un'altra, la rottura di una trave non avviene con lo stesso carico progettuale, quel tipo di carico ha una sua tolleranza
Direi che questa considerazione sia superflua (almeno per chi è del mestiere) e non tenga conto di tutto il discorso che è stato fatto. Non si sta dicendo che la trave X non resista ad un carico anche di parecchio superiore a quello di progetto. Si sta dicenco che:
1. Il progettista NON deve valutare ad occhio ciò che in teoria non resisterebbe ma in pratica resite: il progettista ha una normativa alla quale attenersi. nel momento in cui dovesse accadere qualche inconveniente, più o meno grave, il giudice non valuta se, per esperienza diffusa, il valore di calcolo differisce dal valore legittimamente auspicabile per quanto concerne la resistenza di un elemento strutturale. Il giudice legge ciò che hai calcolato e prende i necessari provvedimenti. Detto questo però, sfido chiunque a riportare in una relazione un risultato errato e glossare con "ma tanto comunque resiste"...
2. Si è parlato di ciò che di errato è stato detto al riguardo negli interventi precedenti e soprattutto del fatto che nessuno (compreso chi si firma come tecnico X) abbia menzionato i problemi relativi alle deformazioni in atto..e ripeto...DEFORMAZIONI, le quali vanno comunque considerate assieme alle questioni di resistenza. E ciò è tanto più vero quanto più ci discostiamo dal nuovo per operare sull'esistente.
non è superflua, in quanto qui c'è gente che si reputa tecnico e dice che un solaio crolla se ci aggiungiamo un peso di 500 kg perche quando si effettua il calcolo si aggiungono 400 kg di carico pemanente
non parliamo di valutare ad occhio, un tecnico puo valutare ad occhio solo con l'auito della sua esperienza, per dare un consiglio
inoltre fra un po arriviamo che se in una palazzina di 5 piano ognuno mette un acquario di 300 litri a piano i pilastri al pt si crepano.
la normativa a cui fai riferimento è progettuale di calcolo, non di resistenza effettiva,
caro collega ti è mai capitato di redigere quale ctu delle perizie sulla staticità di un fabbricato? in quelle perizie si fa osservare la struttura del fabbricato in fase di progettazzione secondo la normativa vigente, passata e oggi come cambiera con gli eurocodici, e si relazione con il vero carico a rottura di ogni singolo elemento portante o strutturale
dire che una cosa crolla perche il carico di progettazione è x è una emerita cavola e poco profesisonale
non è superflua, in quanto qui c'è gente che si reputa tecnico e dice che un solaio crolla se ci aggiungiamo un peso di 500 kg perche quando si effettua il calcolo si aggiungono 400 kg di carico pemanente
non parliamo di valutare ad occhio, un tecnico puo valutare ad occhio solo con l'auito della sua esperienza, per dare un consiglio
inoltre fra un po arriviamo che se in una palazzina di 5 piano ognuno mette un acquario di 300 litri a piano i pilastri al pt si crepano.
la normativa a cui fai riferimento è progettuale di calcolo, non di resistenza effettiva,
caro collega ti è mai capitato di redigere quale ctu delle perizie sulla staticità di un fabbricato? in quelle perizie si fa osservare la struttura del fabbricato in fase di progettazzione secondo la normativa vigente, passata e oggi come cambiera con gli eurocodici, e si relazione con il vero carico a rottura di ogni singolo elemento portante o strutturale
dire che una cosa crolla perche il carico di progettazione è x è una emerita cavola e poco profesisonale