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Ora non vorrei spostare la questione di troppo... ma le fonti di carbonio per quanto vanno usate? fino a valori prossimi allo zero, poi sospese, oppure andrebbe comunque trovata una dose costante di mantenimento? e Nelle vasche che partono da nutrienti inorganici vicini allo zero? vale comunque la pena di iniziare a dosare carbonio o no?
secondo me va sempre dosato...se la vasca gira bene.
il mio fotometro da 2 anni e mezzo segna sempre 0.00...non ho mai letto 0.01.
io 4-5 volte a sett . lo doso sempre non ho mai smesso.
se si fanno cambi sett. va sempre dosato ihmo
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"The coral itself has more energy for growth because the reduced zooxanthellae density requires less energy."
Ma io, che ho una vasca di 7 anni, con valori di NO3 e PO4 zero con test rowa (non fotometro...) e se metto microdosi di BioP di xaqua (0,2ml contro i 2ml consigliati per il mio volume) vedo sofferenza degli animali con scarsa crescita, cosa devo fare? non metterli proprio? fare a giorni alterni? o metterli regolarmente insistendo fino a ricondizionare vasca ed animali?
Nel frattempo ho visto comprarire (poco dopo l'inizio del dosaggio) varie chiazze scure sulle rocce (aggregati batterici, non sono ciano)... A suo tempo, Alexalbe mi aveva consigliato di ridurre le dosi fino a scomparsa degli stessi...
sicuramente sei troppo vicino allo zero....
sta a noi capire quando e quanto carbonio inorganico aggiungere.
se per chiazza scura intendi una patina marrone scura che si toglie come un foglio di carta rimanendo unita è una cosa normale e non ti devi preoccupare.è soltanto un substrato batterico
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"The coral itself has more energy for growth because the reduced zooxanthellae density requires less energy."
se per chiazza scura intendi una patina marrone scura che si toglie come un foglio di carta rimanendo unita è una cosa normale e non ti devi preoccupare.è soltanto un substrato batterico
Non è proprio un foglio, a volte ha una forma più solida (anche al tatto) e rilevata, che viene via tutta insiene quando la si aspira via. Il colore è più tendente al nero-grigio, color antracite...
Su reefkeeping avevo letto a suo tempo che nelle vasche vecchie si depositano aggregati di nutrienti inroganici, su cui i batteri crescono pereferenzilamente, avendo lì nutrimento a disposizione, e bisogna tenre dosi basse fino a scomparsa di tali aggregati...
Quindi secondo te non dovrei dare carbonio? o darne una dose ancora più bassa? Tra l'altro non sto usando zeolite perchè con quella e il carbonio scatta la turbellaria...
se per chiazza scura intendi una patina marrone scura che si toglie come un foglio di carta rimanendo unita è una cosa normale e non ti devi preoccupare.è soltanto un substrato batterico
Non è proprio un foglio, a volte ha una forma più solida (anche al tatto) e rilevata, che viene via tutta insiene quando la si aspira via. Il colore è più tendente al nero-grigio, color antracite...
Su reefkeeping avevo letto a suo tempo che nelle vasche vecchie si depositano aggregati di nutrienti inroganici, su cui i batteri crescono pereferenzilamente, avendo lì nutrimento a disposizione, e bisogna tenre dosi basse fino a scomparsa di tali aggregati...
Quindi secondo te non dovrei dare carbonio? o darne una dose ancora più bassa? Tra l'altro non sto usando zeolite perchè con quella e il carbonio scatta la turbellaria...
ho capito :)...è la stessa che ho io..
a me viene quando sposto qualcosa o metto basette nuove...ma dopo un po va via...
non so cosa puo essere meglio per te.dovrei vedere una foto attuale della vasca almeno per capire la situazione.
sicuramente dopo sette anni acqua nuova e batteri nuovi possono giovare la situazione...ma questo dipende sempre se la tua vasca puo in questo momento affrontare dei cambi massicci d acqua.
le turbellarie vengono con valori sballati,sia zeolite o altro ihmo
se per chiazza scura intendi una patina marrone scura che si toglie come un foglio di carta rimanendo unita è una cosa normale e non ti devi preoccupare.è soltanto un substrato batterico
Non è proprio un foglio, a volte ha una forma più solida (anche al tatto) e rilevata, che viene via tutta insiene quando la si aspira via. Il colore è più tendente al nero-grigio, color antracite...
Su reefkeeping avevo letto a suo tempo che nelle vasche vecchie si depositano aggregati di nutrienti inroganici, su cui i batteri crescono pereferenzilamente, avendo lì nutrimento a disposizione, e bisogna tenre dosi basse fino a scomparsa di tali aggregati...
Quindi secondo te non dovrei dare carbonio? o darne una dose ancora più bassa? Tra l'altro non sto usando zeolite perchè con quella e il carbonio scatta la turbellaria...
secondo me ..ripeto è solo un substrato dove avviene il ciclo dell azoto.
apposta è spesso...
Siamo davvero sicuri che non servono differenti forme di carbonio?
leggete qua:
Rohwer and colleagues recently have published two provocative papers that attempt to link DOC levels with bacterial population levels in the holobionts of certain corals, and ultimately to the health of the corals themselves (Kuntz, 2005; Kline, 2006). Treatment of encrusted fragments of Montastraea annularis, Agaricia tenufolia, and Porities furcata in a controlled laboratory setting with 5 mg/L (= 2 ppm of C) of lactose, a disaccharide (see Fig. 1), killed most of the A. tenufolia specimens over 30 days, but did not cause any increased mortality vs. control for the M. annularis and P. furcata samples. However, a similar 30-day experiment with 25 mg/L of lactose (= 10 ppm of C) led to almost complete mortality with the M. annularis and A. tenufolia of course, but P. furcata remained unperturbed. Extension of this experimental protocol to other sources of carbon led to similar results. Mannose (a monosaccharide, see Fig. 1) at 25 mg/L (= 10 ppm of C) was particularly lethal to P. furcata, but not to M. annularis. Starch (a polysaccharide, see Fig. 1) at 25 mg/L ( 10 ppm of C) on the other hand, posed no threat to P. furcata but was deadly to the M. annularis samples. The resilience of P. furcata to all insults (except mannose!) was not unexpected, as this coral has adapted to life in far-from-pristine environments that suffer wide fluctuations in temperature, sedimentation and salinity. With this exception noted, these experiments, for the first time, provide unambiguous evidence for coral mortality as a consequence of exposure to carbohydrates that are related to components of DOC in the oceans.
DOC sta per "dissolved organic carbon", in pratica il carbonio che noi forniamo, non quello contenuto nelle cellule in sospensione (POC= particle organic carbon)(plancton), che rappresenta solo il 3% circa.
"Holobiont" è l'insieme di microrganismi che vivono sul corallo (spero di aver detto correttamente...)