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Poi volevo rispondere a Lsaah: ovviamente con la volontà di esprimere solo la mia opinione e non critiche
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Rimarranno sempre cinque pareti oltre le quali gli esseri che ci stanno dentro non possono andare.
Siamo noi che per il nostro piacere,soddisfazione o chiamatela come volete ci raccontiamo la storia per cui i pesci in certe vasche stanno bene e in altre stanno male.
Starebbero meglio altrove ma,per un nostro vezzo o per qualunque fine si voglia, li "alleviamo" lì dentro.
La mia non è ovviamente nè una morale nè altro...è solo il mio pensiero condivisibile o meno.>>
Guardando la maggior parte degli acquari(il mio compreso magari) mettere i pesci fra 5 pareti di vetro è sicuramente innaturale. E quindi la penso come te. Però, sorvolando le ragioni per cui li teniamo, che sia piacere o soddisfazione o qualcos'altro come dici tu, secondo me la vedi in maniera troppo negativa, insomma non sto indorando la pillola, penso seriamente che se si rispetta la natura, anche se posti in un luogo innaturale, i nostri pesci possano vivere davvero molto bene.
Però in primo luogo vorrei riportare l'esempio di certi fontanili e lavatoi dismessi(sempre 5 pareti ma di cemento) che osservavo sempre da piccolo in campagna;purtroppo li osservavo al passato perchè a causa della fobia zanzara tigre sono stati ormai quasi tutti smantellati. Erano l'esempio di una vasca costruita dall'uomo che poteva tramutarsi in uno splendido habitat del tutto naturale. Addirittura in alcuni ritrovai degli stupendi esemplari di tritone alpino(nella sua varietà dell'appennino settentrionale, sembra strano ma esiste) che non ho mai più visto da nessun'altra parte. Ed ho letto addirittura che c'è un raro ghiozzetto detto dei fontanili che vive nelle acque risorgive e trova quindi un ottimo habitat stabile principalmente nei pochi fontanili rimasti nella zona padana. questo per dire che in fondo 5 pareti possono essere in rarissimi casi, un habitat naturale.
Da qui alle vasche di casa concordo che la differenza c'è, ma insomma l'entità di questa differenza fra l'habitat naturale e quello che ricreiamo dipende anche molto dal tipo di pesce. E chiaro che se il pesce in natura vive in grandi laghi o fiumi, insomma siamo palesemente lontani, ma se vive in uno stagno, o addirittura una pozza (come certi killi o anabatidi a volte) quanto siamo lontani in realtà? Chiaramente non si potranno mai ricreare le condizioni che ci sono in natura, che oltre agli spazi fisici forniscono l'interazione con biotopi più o meno complicati e quindi con un certo numero(alto o basso dipende dal biotopo) di altre forme di vita, dalle prede ai predatori.
Insomma mancano tante cose della vita naturale ai nostri pesci ma se ci impegnamo a dargli quello di cui hanno bisogno, possiamo assicuragli una vita sana e tranquilla (un vero acquariofilo secondo me può capirlo dai comportamenti)
Faccio il solito esempio con altri animali che alleviamo: il gatto
Ho un gatto, preso a 2 mesi molto malandato, da una cucciolata di gatti rinselvatichiti che stazionano in campagna. Ai primi freddi tutti i fratellini sono morti. Allevato in casa si è rimesso in forze ed ora è bellissimo e sano, molto più dei pochi parenti spelacchiati che girano nei suoi luoghi natali. E' chiaro che gli mancano molte cose della vita che poteva fare in natura, come procacciarsi il cibo, arrampicarsi sugli alberi e girare nei prati, però ha una vita comoda e felice, basta vederlo per capire quanto sta bene ve lo assicuro.
Se poi sia migliore la sua vita o quella dei suoi parenti selvatici, che devono combattere col freddo e la fame, questo non ho gli strumenti per dirlo, però sò che lui se la passa benone (vorrei farla io la sua vita, tutto il giorno in poltrona a sonnecchiare e la sera a giocare, in una casa calda e accogliente con il pasto sempre assicurato)
Insomma la vita in natura e la vita di allevamento è innegabilmente diversa,
però questo non vuole dire che i pesci dentro le nostre vasche non possano stare bene sia di salute che di "umore" e a volte in certi sporadici casi addirittura meglio anche se in modo diverso.
Scusate ma ho scritto praticamente un saggio
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ottimo emilio, ottimo lavoro....trovo una cosa splendida il tuo pensiero....inoltre mi piace molto la tua dialettica, il modo di parlare e semplice di esprimere concetti...vedessi i giri di parole che escono fuori a me......
cmq proporrei di utilizzare queste parole come vademecum per i principianti...insomma moralizzarli un poco e fargli capire che non hanno dei giocattoli che visto che sono tutti belli si possono collezionare sopra una mensola...
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un e^x è invitato ad una festa, ma se ne sta in disparte da solo... un commensale lo invita a stare con gli altri dicendo "Provi ad integrarsi" e lui tutto triste "Beh, sarebbe lo stesso" -ROTFL-
Come vademecum "moralizzatore" è sicuramente ottimo e spiegato con una chiarezza eccezionale (mi unisco ai complimenti fatti a islasoilime, meritatissimi).
Il problema sorge, purtroppo, quando ormai la frittata è fatta (es.: "ho comprato una vaschetta da 20L e ci ho messo 6 orifiamma, sono così piccolini che vorrei mettercene altri 2...").
In questi casi non c'è santo che tiene: spesso ci si trova davanti ad una persona insensibile e non ci sarà verso di fargli cambiare idea, smetterà di frequentare questa gabbia di esaltati ed il + delle volte cambierà pesci ad ogni cambio di stagione, utilizzando l'acquario come puro ornamento del salotto. Oppure, + raramente purtroppo, la persona ha solo una sensibilità "sopita" ed allora proprio grazie a queste spiegazioni si risveglierà, cosa che dà sempre una grande soddisfazione, che ti ripaga delle ore passate a scrivere sul forum
onlyreds, esatto, spesso si mettono li anche perchè non si conoscono le loro esigenze, quindi poi quando si scoprono certe cose si rimette tutto a posto, la cosa bella è proprio questo, guardare i loro profili dopo alcuni mesi e vedere un gran bell'acquario che non ha nulla a che vedere con quel coso pieno d'acqua in cui si sostituivano i pesci ogni mese che avevano prima
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c'è chi si è sbagliato e c'ha messo troppo sale,c'è chi non avrà pace finchè non riuscirà a scoprire in quale maledetto barattolo hanno nascosto lo zucchero
Io direi ci sono 3 categorie di persone in questo modo di classificare: 1)i 'propietari', gli 2)'acquariofili' e gli 3)'appassionati od esperti' (la terza categoria è difficile da dare un nome ...ittiofili? faunofili acquatici?).
1)I propietari in questo sito non c'è ne sono (penso). Loro sono quella categoria di persone che decidono cosa mettere dentro, ma che hanno poco a che fare con l'acquario, non lo puliscono non lo curano ci pensano gli altri a curarlo (domestici, giardinieri, genitori, amici, parenti...), per loro è un semplice oggetto di arredamento o un gioco. In questa categoria c'é una sottocategoria dei menefreghisti che si interessano solo se c'è qualche disastro ecologico in vasca....(e di questi qualcuno c'è su AP)
2)Gli aquariofili sono una vasta categoria di persone che amano gli acquari, nel bene o nel male, che se potessero riempirebbero la casa di vasche per i pesci, lo farebbero se potessibilitati. Quelle che hanno le curano, le puliscono, comprano mangimi, sotto mangimi, prodotti per tenere l'acqua pulita e accessori vari... ed anche sbagliando sono convinti di fare bene... ma non è che non amano gli acquari ed il mondo che RAPPRESENTA (tra gli acquariofili ci sono gli esperti o appassionati ma non può esserci il contrario) tutt'altro spendono fortune per questo "hobby" e magari comprano 30 Ciprinidi (pesci rossi) 8 plecostomus hipostomus 5 granchi e 16 gamberetti di taglie varie, tutti in 100 litri ... convinti che stanno bene... ma non perché non amino gli acquari ma perché sono convinti così, che va bene, gli altri sono fissati...
3)gli appassionati od esperti sono anche loro amanti dei acquari ma l'acquario ed in secondo piano e solo un accessorio... a loro interessano i pesci come vivono e che lo facciano nei migliore dei modi (per capirci non sopravvivono ... vivono quei pesci) si informano studiano comportamenti e abitudini delle varie specie il mangime migliore i valori a posto ma in base all'abitat del pesce non in base ai valori standard che più o meno vanno bene a tutti... cercano il meglio per i pesci (scrivo pesci ma lo stesso vale per anfibi, crostacei, lumache,gamberetti,etc... )
In molte cose concordo con islasoilime ed altre no.
E non concordo con Lssah. (tengo a sottolineare che non c'é l'ho con nessuno solo per amore di convesazione, e poi anche se non sono d'accordo e chi sono Dio? chi se ne frega) I pesci che noi mettiamo in vasca vivono "meglio" di quelli in natura. Un esempio un pesce di lago e vero che in natura hanno tanto spazio per muoversi la chimica in acqua è abbastanza stabile ...
ma le acque dei laghi sono inquinate (anche solo delle acque nere dei villaggi o citta vicine [quindi al minimo sostanza organica eccessiva]);
in natura i nostri pesci cercano di sopravvivere cercando il cibo, che nelle nostre vasche non hanno bisogno (glie lo diamo noi);
in natura hanno predatori naturali, in vasca (nella maggioranza dei casi) lo evitiamo (esistono i sadici,quindi...);
in natura i pesci che prendono delle malattie se le tengono finchè muoiono noi in vasca li curiamo...
Poi tutto è il contrario di tutto dipende sempre da come li teniamo noi...
L'anno ormai passato hanno distrutto centinaia di metri quadri di formazioni corallifere ... sapete perché? Questa sorta di barriera corallina si era insediata dentro dei relitti di navi di 10 e anche 100 anni prima, la natura ha dei 'metodi' di adattamento che neanche ci immaginiamo..... ad ogniuno di noi la propria riflessione
Larga la foglia stretta la via voi dite la vostra che io ho già detto la mia...
io direi....un plauso a islasoilime, se tutti fossimo/fossero cosi' sensibili ed accorti verso i rapporti con gli animali(qualunque tipo di animali essi siano,) forse il mondo girerebbe meglio
inoltre il discorso della vita degli animali in cattivita...qui mi soffermerei
avevo degli orsetti russi(criceti winter white) dopo una riproduzione e un paio di anni di vita sono morti (per vecchiaia),vivono pochissimo
io mi sono adoperato a sotterrarli(tutti l uno vicino all altro nella sequenza delle morti ) e da alora non ho mai piu voluto mammiferi in casa..poiche profondamente intristito dalla morte di questi piccoli compagni di gioco
la mia ragazza mi ha fatto osservare una cosa: '' se non fossero vissuti con noi, in natura probabilmente sarebbero stati predati da animali(serpenti , falchi , poiane etcetc)
se non li avessimo presi noi, magari sarebbero stati presi da allevatori di serpenti e/o altri rettili che li avrebbero usati come cibo vivo,alla fine , con noi sono vissuti in amore e con cibo e attenzioni sufficienti affinche fossero diventatiparte della famiglia, e riflettendoci non aveva torto
tutta questa parafrasi per dire che ,magari in natura avrebbero piu liberta, piu istinti,ma in cattivita' , se le condizioni che noi cerchiamo di ricreare per loro sono le migliori in assoluto, forse non vivono cosi' male
cibo in quantita', attenzione per i valori che prediligono,cibi e temperature adeguate etc etc e forse , in fondo vivono meglio con molti di noi che in natura tra predatori vari e,non ultimo l inquinamento
scusate la prolissita'