Mi convinco sempre di piu' che alcuni passi del libro di Rovero dovrebbero essere rivisti alla luce di nuove conoscenze e resi di piu' pratica applicazione (quasi quasi lancio un'iniziativa: un libro creato dall'unione di articoli scritti con i contributi dei frequentatori del forum: lo intitolerei “Acquario marino tropicale: le prove su strada”)
Scherzi a parte cerco di riassumere cio’ che credo di aver capito in pochissimi mesi di esperienza e ringrazio in anticipo chiunque voglia di correggermi.
Il movimento in acquario ha la funzione di trasportare nutrienti ed eliminare rifiuti dalle superfici degli animali, evitando che l'acqua formi una pellicola statica attorno agli organismi non dotati di attivo movimento autonomo. Inoltre il movimento evita che il ristagno di acqua in zone "morte" favorisca la proliferazione batterica o algale. Infine e' utile movimentare l'acqua sulla superficie ad evitare il depositarsi sul pelo dell'acqua di un film proteico. Il movimento quindi deve essere su superficie piu' ampia possibile (non laminare) e onnipresente, seppur inevitabilmente con flussi diversi. Tuttavia e’ importante che il flusso non sia tanto intenso da creare scompiglio non vale pertanto dire “piu’ e’ meglio e’ “.
Sulla base di questa affermazione e' evidente che non esiste un parametro di validita' generale (dieci o venti volte il volume dell'acquario), ma il volume va personalizzato in relazione alla struttura della vasca, alla disposizione delle rocce etc. finalizzando il tutto al risultato di cui si e' detto.
In linea di massima la soluzione preferibile a basso costo, per neofiti (scartando quindi simulatori di onda, pompe alternate a brevi cicli etc..) e' costituita da 2 pompe alternate ogni 6 ore che, dal lato corto dell'acquario, appena sotto il pelo dell'acqua, puntano verso il centro del vetro anteriore e verso l'alto movimentando quindi anche la superficie. Inevitabilmente si avranno zone piu' movimentate davanti alle pompe e zone piu' calme al centro o dove le rocce "fanno ombra". Cio' potra' esser sfruttato per posizionare organismi che gradiscono movimento piu' o meno forte. Inoltre dietro la rocciata potrebbe essere utile porre una terza pompa, in senso trasversale-posteriore (cito Moses) cioe' parallelo al lato lungo in quanto in quella zona il ristagno e' piu' probabile.
Per quanto riguarda il consiglio “su strada” secondo me (correggetemi ancora!) esistono pompe a basso costo che i negozianti consigliano per iniziare al fine di contenere la spesa, ma a conti fatti, con una spesa totale di 80-100 euro in piu’ (per 2 pompe) compri due pompe di marca che puoi considerare definitive. Riguardo alle marche in ordine crescente di prezzo Marea, Koralia e Tunze. Tutte e’ tre hanno un ottimo rapporto prezzo/qualita’, ma spesso dobbiamo confrontarci con le nostre disponibilita’ economiche. Per questo io ho scelto la soluzione di mezzo (koralia 4: 4500 l/h. 11W per ora) che non hanno i problemi che molti attribuiscono loro, (solo un leggero rumore in fase di avviamento) e poste sotto il pelo dellacqua aspirano dalla superficie evitando il depositarsi del film proteico. Dicono essere meglio le turbelle tunze 6045 (non elettroniche,cioe’ a potenza fissa, 4500 l/h che fra l’altro consumano 8 e non 11 w ora) che al sito
http://www.aquariumcoralreef.com/cat...scat=22&cat=60 trovi piu’ o meno 150 euro la coppia, perfette quelle elettroniche a potenza variabile, ma costano troppo per me…..
A questo punto visto che la mia esperienza e’ pochissima… aspetto commenti
La foto fa vedere gli angoli del mio acquario e le pompe riposizionate come suggerisce Moses