Mauro... la legge attualmente in vigore che disciplina le sostanze ammisibili in acqua destinate all'alimentazione umana è il Dlgs. n. 31 del 2001 , attuazione della direttiva 98/83/CE dove il fosfato non viene menzionato...
Il Dlgs n. 31 ha abrogato il D.P.R. N. 236 del 1988 dove il fosforo viene menzionato come quantità ammissibile di 5 mg/l e il valore guida è di 0,4 mg/l .
Vista la normativa attuale il contenuto di fosforo totale non viene disciplinato nell'acqua potabile mentre il discorso cambia per le acque reflue.
Le apparecchiature che invece dosano il fosfato in acqua potabile e che immettono sostanze per evitare incrostazioni alle tubature come i dosatori di polifosfato in acqua potabile non devono immettere una quantità maggiore rispetto a quanto viene disposto dal decreto n. 236 abrogato.
Puo sembrare assurdo ma è cosi perchè viene espressamente indicato nel D.M. 443 del 1990.
Poi c'è il D.L. 25/1/1992 n.105 che disciplina l'acqua minerale dove i valori massimi sono piu alti di quelli presenti nell'acqua di acquedotto potabile destinata ad utilizzo umano...
Per il momento è quello che conosco... e se fa bene o fa male bisognerebbe chiedere a chi lo utilizza per i prodotti destinati all'alimentazione umana, e via discorrendo...
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