beh per l'appunto non ha inventato nulla... già il metodo walstad e alla fine tutti i vari miscugli/intrugli di terra, torba, argille, humus di lombrico ecc... venivano già usati agli albori dell'acquariologia, già Konrad Lorenz alla fine prendeva la terra dallo stagno o dal fiume e la metteva nell'acquario e poi faceva le sue osservazioni.
il discorso è che in questo modo serve sempre fare un reset dell'acquario quando tutte le riserve di nutrienti tendono inevitabilmente a essere insufficienti per la mole di piante che si sono sviluppate, di solito basta una potatura corposa delle piante in questo modo si ricomincia il ciclo da capo fino a completa usura del fondo.
alla fine anche i substrati tipo fondo fertile jbl, dennerle, sera, tetra ecc... hanno durata relativamente breve (3-5 anni) e comunque devono essere di continuo "ravvivati" con fertilizzanti in tavolette/tabs/pastiglie e chi più ne ha più ne metta ogni 6mesi/anno.
i fondi che hai detto sono spesso diversi, ada e le altre terre allofane arricchite (wave master soil, jbl manado, oliver knott ecc...) fino all'akadama classica hanno tempi di maturazione lunghi, e sono terreni (chi più chi meno) che nei primi mesi tendono ad assorbire tutti i cationi di calcio e manganese disciolti nell'acqua fino a saturazione. ecco perchè con queste terre bisogna usare all'inizio acqua di rubinetto con controlli periodici dei livelli di carbonati disciolti, altrimenti rischi subito il collasso dell'acquario.
la seachem è un substrato diverso, grossi stravoglimenti dei valori (ph,kh e gh) non li hai rimangono pressoche stabili nel tempo (parlo di quella classica! la onyx sand alza il livello dei carbonati disciolti) e le lunghe maturazioni te le eviti.
i risultati sono ottimi sia con le terre allofane che con seachem, è una questione soggettiva, come hai detto giustamente non si può stabilire quale sia il fondo migliore in assoluto, se mai esiste!!!
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