Riporto qui un argomento tanto interessante trovato in rete dove spiega molto bene come "nutrire" le nostre piante e farci passare i dubbi
L'illuminazione.
La luce è una fonte energetica di primaria importanza per le nostre piante.
Nessuno può rimanere indifferente ai bellissimi acquari arredati dal mitico
Takashi Amano bellissime composizioni naturali che ricreano paesaggi quasi fossero quadri. Un elemento che Amano non fa mai mancare e che gli permette di ottenere questi magnifici risultati è la luce: generalmente 1 watt per litro!
Sicuramente, per i nostri acquari è sufficiente una quantità minore di luce: 36 watt (2 neon T8 da 18 watt) per 100 - 125 litri sono un buon compromesso.
L’utilizzo di neon T5 (oggi più comuni sugli acquari marini)
permette di avere una migliore illuminazione (quasi il doppio) a parità di lunghezza del neon e sicuramente sono da preferire ai neon T8 anche negli acquari di acqua dolce.
Non solo la quantità, ma anche la qualità della luce è importante.
La luce "gialla"
(7500 °K)è la luce base per l’acquario,
ideale se si dispone di un unico neon per l'illuminazione.
Se l'acquario è dotato di due neon si possono abbinare un neon a luce “bianca” (380 - 780 nm) e uno a luce “rosata” ( 700 nm) che stimola la crescita delle piante.
Di benefico effetto per la crescita delle piante, è ricreare la condizione di “alba” e “tramonto”:
accendendo la luce rosata mezz’ora prima di quella bianca e spegnendola mezz’ora dopo: questo accorgimento stimola una serie di processi metabolici che favoriscono la crescita delle piante.
Per quanto riguarda il tempo di illuminazione,
sono consigliabili 10 - 12 ore di luce. Non è opportuno esporre l’acquario alla luce solare che favorirebbe la crescita delle alghe.
Altra cosa molto interessante è ciò che riguarda il carbone attivo che qui purtroppo non ho mai avuto il piacere di leggere ma che sospettavo fosse così. 
Altre resine sono state studiate appositamente per diminuire il carico di inquinamento nell’acquario: resine antinitrati, antifosfati,
carbone attivo. Sono da sistemare tra lana di perlon e cannolicchi.
Il carbone attivo pulisce e schiarisce l’acqua, utilissimo per evitare che, per qualsiasi motivo (morte di un pesce, eccesso di cibo...), un improvviso innalzamento di inquinanti in vasca distrugga l’equilibrio del sistema (inserirne una buona quantità prima delle ferie). Perde la sua efficacia (e rilascia le sostanze che ha assorbito!) dopo 20 - 30 giorni che è stato messo in acqua e va quindi sostituito. Il carbone raccoglie anche sostanze utili all’acquario come i fertilizzanti o i medicinali: quando si utilizzano togliere il carbone dal filtro.
I concimi liquidi vengono assorbiti più velocemente dalla pianta e vanno aggiunti regolarmente nell’acquario.
E’ consigliato aggiungerli sempre dopo i cambi dell’acqua, togliendo per un paio di giorni il carbone attivo dal filtro.