Occhio ai feeling con le cozze....
Delle precisazioni doverose, e pure per stemperare l'entusiasmo per queste (schifosissime) bestioline.
1) Fare da "Filtro" per un bivalve significa che filtra le particelle, non che fa da filtro biologico (questo lo premetto per prudenza, visto che la parola è la stessa ma il significato è differente).
2)
IMPORTANTE: Alcune "cozze" sono parassiti dei pesci in fase larvale (e NON è una favola, come si legge in giro).
A parte che in acquario muore di fame quasi sempre (a meno che non manteniate acqua verde e/o fangosa e piena di materia organica, per nutrire a modino la cozza), consiglio una letturina qui:
http://badidae.blogspot.it/2014/10/a...-acquario.html
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Le Unionidae si riproducono producendo uova (anche 200.000 per esemplare) che rimangono all'interno del genitore per un certo periodo. Successivamente vengono liberati in acqua i glochidi , ovvero delle larve che vivono come parassiti di pesci e talvolta di altri animali come le salamandre per circa 10 giorni (fino al completamento della metamorfosi)
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Il glochidio si nutre provocando la rottura delle cellule tessutali del pesce ed assorbendo il contenuto cellulare (Jeong e altri, 1993). Questo aspetto è ancora più pericoloso in cattività piuttosto che in natura perchè i glochidi possono vagare nell'acquario (solitamente muoiono dopo alcuni giorni) dove hanno una maggiore possibilità di infettare tutti i pesci. Esemplari di pesci troppo deboli potrebbero non sopportare questo stress e morire in seguito ad una eccessiva presenza di glochidi incistati.
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Nella loro ricerca Arthur D. Howard e Barry J. Anson hanno verificato che riproducendo una infezione hanno ottenuto il 100% di pesci infettati mentre in natura soltanto il 3.5% di 674 pesci esaminati
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Ovviamente non tutte sono dannose per non tutti i pesci, ma... prusdenza (PS: c'è anche una scheda di AP, se ben ricordo, che diffonde una falsissima "sicurezza").