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Con la tecnica del buio,non è necessario lavare il filtro,almeno nelle vasche ho trattato con questo problema, è stato sufficiente oscurarle e cambiare direzione del flusso d'acqua.
Attenzione a dire di lavare i materiali filtranti,perche in una vasca scarsamente popolata potrebbe non portare problemi,altresi in una densamente popolata,ne porta e anche tanti.
Un ulteriore precisazione è che questa tecnica dovrebbe essere attuata solo ed esclusivamente con piante in salute,perche con 4 - 5 giorni(una settimana è anche troppo) di buio se non lo fossero, perirebbero.
__________________ Il Mondo non l'abbiamo ereditato dai nostri padri, ma ci è stato prestato dai nostri figli!!
Ma io nella vaschetta Tanganika ho i fosfati bassi , però ho l'orrido filtro Trio che pur avendolo potenziato secondo me non è un granchè, e chissà che combina(anche se grazie alla mia solerzia nei cambi d'acqua i nitrati sono sempre quasi a zero).
Proverò ad oscurare completamente la vasca, tanto c'è solo un'anubias attaccata alla vita che si ricopre costantemente di ciano, ma emette sempre nuove foglie, e posso spostarla
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Se i pesci potessero parlare, forse starebbero zitti...
Leggendo sul sito di Giuseppe mi pare di aver capito che anche nel suo caso i ciano siano comparsi in un periodo di semi-abbandono, quindi presumo per aumento della carica organica (non batterica) in vasca.
Esatto un periodo di semi-abbandono ma suppongo non a causa di un aumentato carico organico visto che anche i pesci venivano alimentati molto sporadicamente. Sono convinto invece ad un'aumentata carica batterica per un motivo principale. Il PH per vari fattori era aumentato a circa 7,5 dai normali 6,7 e pertanto un'ambiente ideale per la proliferazione batterica.
Ho letto con molto interesse sia l'intervento di Ernesto F., che quello di Paolo , e devo dire di trovarmi d'accordo con l'accostare l'aumento della carica batterica con una presenza di ciano. Anche se qualche intervento indietro se non erro mi sembra lo stesso Paolo faceva notare un regredimento grazie all'inserimento in vasca di un attivatore batterico
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Io ho notato un regresso di queste colonie che spuntano dal vetro inserendo dell'attivatore batterico... credete sia possibile che i batteri inseriti (per tutt'altro motivo) possano essere entrati in competizione con i ciano?!?
Pertanto l'argomento mi sembra diventare sempre più ostico e complicato di quanto si dipinga
Ottime precisazioni Tuko, per quanto riguarda il buio naturamente nuoce ai cianobatteri, essendo questi ultimi microorganismi fotosintetici, tant'è che al termine della settimana in vasca non ne era rimasta traccia. Dato però che questo metodo era già stato provato con successiva ricomparsa dei batteri, ho pensato di dare una bella pulita al filtro per cercare come ho scritto di risolvere il problema dalle radici, e non semplicemente rivolgendomi alla consegueza (ciano) scatenata dal problema.
Al di la, dei conosciuti problemi che può portare il lavare i materiali filtranti,penso che la dimora degli stessi,sia un ambiente non propriamente consono(nei filtri normalmente ce assenza di luce) per la loro prolificazione/dimora.Penso che "l'intervento", sia stato più incisivo, dal punto di vista del movimento.Ma il mondo dei batteri è talmente tanto vasto,che, man mano che leggi,smetti di sorprenderti.
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Sicuramente, infatti pulendo il filtro non intendevo rimuovere i cianobatteri, dato che come dici anche tu essendo batteri fotosintetici hanno bisogno di luce per vivere, ma piuttosto ridurre la carica organica, batterica del filtro, aumentare il flusso ecc. Questo intendevo per risolvere il problema alla radice, ovvero eliminare i fattori scatenanti, che a quanto pare non sono ancora ben chiari.
Scusa ernesto ma cosa intendi tu per carica organica ? All'interno del filtro trovi i cosidetti fanghi di sedimentazione che di norma non vanno eliminati perchè contribuiscono alla buona vitalità della flora batterica nitrificante.
Quote:
ovvero eliminare i fattori scatenanti, che a quanto pare non sono ancora ben chiari.
Appunto .... purtroppo la materia sui cianobatteri è molto ampia e molto controversa. Questo perchè di Ciano ne esistono svariate centinaia di ceppi ed ognuno di loro con caratteristiche chimico/fisiche diverse. Io oserei paragonare i Cianobatteri ad un tumore per le nostre vasche.... solo che per noi acquariofili alcune armi di contrasto contro i ciano li abbiamo
Giuseppe per carica organica intendo in questo caso la materia (organica appunto) che deriva da esseri viventi (sostanze di scarto, ma anche la stessa materia di cui sono costituiti). Ad esempio nei nostri filtri, ma anche nella vasca in generale ciò che va ad aumentare la carica organica sono le foglie morte, il surplus di mangime e gli stessi batteri "buoni", morti anch'essi ovviamente. I fanghi di sedimentazione secondo me contribuiscono ad aumentare questa carica.
Ad esempio nei nostri filtri, ... ciò che va ad aumentare la carica organica sono le foglie morte, il surplus di mangime
Ernesto so bene cosa si intende per carica organica, non capisco invece come le foglie morte e il surplus di mangime possano essere contenuti nel tuo filtro. Se ciò è avvenuto l'unica cosa plausibile e che i materiali di filtraggio meccanico non fanno il loro dovere.
I fanghi di sedimentazione sono si sempre materiale organico, tra l'altro tutti quei composti contenenti azoto sono considerati organici, ma a parer mio non andrebbero mai toccati se non in situazioni particolari, in quanto sono l'habitat privilegiato da batteri anaerobici che in situazioni di scarso ossigeno come ben sai espletano una funzione denitrante.
Giuseppe, tutto vero, ma quando è in corso una infestazione da ciano preferisco tentare tutto, anche a costo di combinare guai. Nel caso del mio filtro (Eheim 2026), i residui di foglie morte ad esempio si accumulano nell'intercapedine posta al di sotto del primo cestello che incontra l'acqua.