Benvenuti sul Forum di AcquaPortal, la più grande community italiana di acquariofilia!
Sul Forum di AcquaPortal puoi discutere con altri appassionati di acquariofilia, tenere un tuo Blog personale, inserire foto e video, chattare, ed aiutarci a creare un grande database con schede di pesci, invertebrati e prodotti di acquariofilia.
Per entrar a far parte della comunità occorre registrarsi.
Per farlo premi su
Al momento della registrazione ti verrà richiesto di accettare il Regolamento che ti consigliamo di leggere attentamente.
Ti consigliamo inoltre di leggere le FAQ per apprendere le funzionalità principali del forum.
Se invece sei un utente registrato e hai dimenticato i tuoi dati di accesso devi effettuare il Recupero dati.
... aggiorno la mia situazione
Dopo un certo periodo di scomparsa o stasi a seguito ciclo con il protalon 707, i ciano si ristanno nuovamente facendo vedere. Iniziano a comparire come al solito dal fondo (li vedo dal vetro frontale) per invadere il substarto.
A questo punto se la cosa dovrebbe ritornare ai livelli di qualche mese fà sperimenterò l'utilizzo del General Tonic (con tutti i contro che esso prevede -04
Ho scoperto l'acqua calda!!! I cianobatteri muoiono con le temperature basse.
Ho messo sul balcone una piantina infestata in una vaschetta con acqua prelevata dalla vasca contaminata, l'indomani i cianobatteri non c'erano più, e in questi giorni fa molto freddo, la paintina non s'è surgelata, ma i ciano sonoo spariti .
Adesso bisognerà studiare un modo per abbassare tanto la temperatura in vasca senza uccidere i batteri del filtro...e qui viene il difficile.
Che ne pensate? non sarà stato un caso, credo.
__________________
Se i pesci potessero parlare, forse starebbero zitti...
anche se fosse una probabile "cura" non mi sembra proponibile abbassare la temperatura delle nostre vasche oltre certi limiti, per ovvi motivi rispetto sia alle piante ma soprattutto a batteri e ospiti.
Ci deve essere un'altra strada per sterminare questi ciano. -04
Ve la do io una ricetta naturale per sterminare questi "simpatici" ospiti, i quali sono spuntati nel mio acquario a seguito di un periodo di "quasi" abbandono dovuto agli esami universitari. Innanzitutto ho iniziato con l'aspirare tutti i ciano dal fondo, aspirando con essi anche parte della ghiaia, la quale messa in un secchio andrà ricoperta d'acqua addizionata con candeggina, per disinfettare il tutto. La vasca a questo punto dovrà rimanere completamente al buio (leggasi: evitare spiragli di luce che possano pur minimamente illuminare l'ambiente, meglio quindi ricoprire la vasca con sacchetti della monnezza ad esempio) per almeno una settimana (non di più in caso di piante), in modo da distruggere i cianobatteri rimasti. Durante questo periodo ho cambiato 30 litri di acqua su 150 netti ogni giorno per ovvi motivi. A questo punto, e qui secondo me sta il vero inghippo, il giorno precedente al ripristino totale dell'illuminazione (un giorno sì e uno no meglio accendere la luce per 10 minuti per alimentare i pesci e fargli "sgranchire" la vista), ho dato una bella ripulita al filtro, e con questo non intendo la solita strizzata delle spugne nell'acqua dell'acquario, ma il lavaggio completo di tutti i materiali filtranti e della testata motore sotto all'acqua corrente, in modo da spazzar via tutto il carico organico accumulatosi, che probabilmente è il vero untore della situazione, che va a scatenare l'invasione. Nel mio caso una vasca da 150 netti avviata da più di 1 anno non ha avuto problemi di sbalzi nitriti, per precauzione magari meglio ridurre l'alimentazione dei pesci durante le prime 2 settimane. A questo punto possiamo reintrodurre la ghiaia preventivamente sciacquata e riaccendere le luci (gradualmente). Morale della favola, ad oggi non sono ancora rispuntati i cianobatteri (tocchiamo paxxe), a differenza dei precedenti tentativi in cui aspiravo solo e mantenevo la vasca al buio. Se qualcuno che ha questo problema vuole provare, il tentativo sarà bene accetto, se non altro per avvalorare o meno la teoria del carico organico accumulato soprattutto nel filtro. Quindi in modo da risolvere il problema alla base e non la conseguenza tramite Protalon, Excel o altro. Fatemi sapere.
Ernesto F., a questo proposito posso aggiungere che i materiali filtranti dell'eheim li sciacquo ad ogni pulizia... un cestello alla volta, a rotazione... in tal modo un cestello viene ripulito ogni 9 mesi
Come ho avuto modo di spiegare in un vecchio topic aperto in chimica, ritengo che la carica batterica sarà uno dei parametri più importanti nell'acquariofilia del futuro... appena sarà disponibile un modo efficace ed economico per misurarla
__________________ Cerco talea di Acropora palmata a scopo scientifico - pago a peso d'oro
Paolo, ti dirò, ho avuto i cianobatteri nella mia vasca da settembre fino a quasi fine dicembre per i motivi di cui sopra. Non penso sia una coincidenza l'improvvisa scomparsa, dato che con altri metodi durante questo lasso di tempo come ho scritto i cianobatteri continuavano a ripresentarsi subito. Per quanto riguarda la pulizia del filtro, beh, tu hai un 2028, quindi dotato di 3 cestelli. In questo caso il risciacquo di un unico cestello ogni 9 mesi non è paragonabile a quello che ho fatto io. Inoltre non penso che tu metta il cestello direttamente sotto l'acqua corrente, ma più probabilmente gli dai una sciacquata nell'acqua del cambio. Io per pulire i soli cannolicchi del prefiltraggio meccanico ho dovuto sciacquarli vigorosamente in una tinozza per 3 volte. Ovviamente il mio discorso era riferito al probabile eccessivo carico organico, e non alla concentrazione della carica batterica. Secondo me a chi ha questo problema provare non costa nulla.
Non penso sia una coincidenza l'improvvisa scomparsa
Certo che no, pulire i materiali filtranti ha il duplice vantaggio di aumentare la circolazione d'acqua e diminuire le sostanze in decadimento... quindi la correlazione c'è, eccome!!!
Quote:
non penso che tu metta il cestello direttamente sotto l'acqua corrente
Tanto i cannolicchi rimasti sono più che sufficienti, visto che la mia vasca è fortemente sottopopolata
Il cestello sottoposto a pulizia (getto di acqua calda a manetta) torna come nuovo... se a questo munisci la pulizia sommaria della spugna blu e la sostituzione della lana, la diminuzione di carica batterica risultante è consistente
__________________ Cerco talea di Acropora palmata a scopo scientifico - pago a peso d'oro
Capit, quindi senza giri di parole tu cosa ne pensi? Nel mio caso la scomparsa (per ora) dei ciano è dovuta alla riduzione del carico organico o all'aumento del flusso, anche se non penso sia dovuto a quest'ultimo, dato che non è che sia aumentato chissà di quanto. Leggendo sul sito di Giuseppe mi pare di aver capito che anche nel suo caso i ciano siano comparsi in un periodo di semi-abbandono, quindi presumo per aumento della carica organica (non batterica) in vasca.
comunque mi piacerebbe iniziare a tirare le fila del discorso ciano:
Cose che fanno male ai ciano:
- forte movimento d'acqua
- buio
- excell
- protalon
- ambiente acido
- basso carico organico
...
Cose che fanno proliferare i ciano:
- fosfati alti
- acqua stagnante
- flora nitrificante insufficiente
- ph neutro
- accumulo di sotanza organica sul fondo
...
Aggiungete tutte le voci che ritenete alle due liste e integrate pure quelle che ho accennato... poi butto tutto nel frullatore (il mio cervello 1.0 ) e vediamo di trarne qualcosa di utile
__________________ Cerco talea di Acropora palmata a scopo scientifico - pago a peso d'oro
Beh, sicuramente l'ambiente acido ed il buio, le altre, escludento metodi non proprio "naturali" che a me personalmente non piacciono, rimangono supposizioni.