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Tornando un momento sul discorso "spurgata da troppa luce", mi viene in mentte quando in una vasca sostituii una plafo a T5 con una con Hqi da 250 e per errore, anzichè ridurre il foroperiodo dalle 10 ore che era, lo portai a 14......per questioni di lavoro, me ne accorsi solo quando notai che una Pocillopora Damicornis che stava proprio sotto il cono di luce, era divenuta totalmente bianca con le punte di un rosa appena accennato. A quel punto mi resi conto che le luci si accendevano ben 4 ore prima e le riportai subito giù....pian piano il corallo riprese il suo pessimo colore naturale!
Ad ogni modo allora, al proposito mi feci una lettura interessante, non ricordo se uno dei volumi di Fossà in cui parlava di quanto i coralli molli e corallimorphari, in condizioni di luce troppo forte o prolungata e quindi caso che si verifica solo con luce artificiale, provvedano ad espellere il gas prodotto dall'attività fotosintetica delle zooxanthelle per non morire a causa della troppa attività di queste che lavorando in "overdrive" porterebbero ad un'accumulo di gas all'interno dei tessuti tale da portare l'animale ad avere delle vere e proprie embolie.
Quindi si potrebbe mettere per ipotesi che i coralli duri, in particolare gli sps, possano non essere in grado di eliminare l'eccesso di gas (che dovrebbe essere perossido di idrogeno - H2O2 ma qualche chimico mi corregga se sbaglio) e per questo debbano liberarsi delle zooxanthelle per non perire o quanto meno subirne danni......potrebbe essere?
__________________ Solo due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana e non sono sicuro della prima! A. Einstein Il problema dell'umanità è che gli stupidi sono pieni di certezze, mentre gli intelligenti sono pieni di dubbi!! B.Russel
Guarda, purtroppo non sono a casa e quindi non posso cercare dove ho letto quella cosa....ma come ho detto, passami che possa aver sbagliato, sicuramente ricordo chiaramente che parlava di perossido, ma nello specifico non ricordo il processo...
Se domani rientro ci guardo subito!
__________________ Solo due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana e non sono sicuro della prima! A. Einstein Il problema dell'umanità è che gli stupidi sono pieni di certezze, mentre gli intelligenti sono pieni di dubbi!! B.Russel
secondo alcuni ricercatori che studaino il fenomeno di "sbiancamento" dei coralli in relazione all'aumento delle temperature ,il perossido di idrogeno generato nelle zooxantelle puo' essere un indicatore dei meccanismi che provocano l'espulsione delle zooxantelle da parte dei coralli, ma le dinamiche non sembrano essere molto chiare, o meglio la temperatura influenzerebbe i processi metabolici nel zooxantelle e / o loro cellule ospiti, si parla di fotoinibizione di trasporto degli elettroni e fotodanneggiamento . Ma ripeto, tutto questo viene letto in funzione dell' aumento della temperatura, e non credo che sia propriamente il caso che stiamo discutendo noi, magari ci riavvicineremo piu' avanti se scoprendo nuovi tasselli la strada dovesse riportarci verso questa direzione .
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vasca grande ........e pesci piccoli !!!!!
cercasi bravo traduttore che confermi che Zucchen c'aveva preso !!!
His study investigated the process of zooxanthellae degradation in hermatypic corals. The number of degraded zooxanthellae in corals taken fmm rllfferent light conditions amounted to 1 to 6% a day, which was similar to the number of dividing amxanthellae. Zooxanthellae degradation takes place only at night in the connecting sheet and tentacle but both at night and during the day in the gastroderm of the mesenteries. Zooxanthellae degradation continues for about 6 h. DNA staining with DAPI (4'6-diamidino-2-phenylindole) and light, UV and electron microscopic examinations showed that zooxanthellae under degradation lost DNA, protein of pyrenoids and lipid drops. The degraded zooxanthellae particles contained 'accumulat~on bodies', unpacked thylakoids, starch grains and a pyrenoid starch envelope. Under starvation experirnenls the number of degraded zooxanthellae in Stylophora pistillata increased in the tissue, as did thefi ~elease. It is concluded that hermatypic corals are capable of regulating their zooxanthellae populatia by digestion and extrusion of zooxanthellae remnants
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vasca grande ........e pesci piccoli !!!!!
per tornare al discorso originario su mia esperienza posso dirvi che lo schiumatoio e la base dei colori sono passato circa un mese fa da un deltec tc 2560 a un 3070 e facendolo schiumare molto liquido i coralli anno preso un brillantezza spettacolare che a mio avviso si intensifica ancora di piu con il boro
una settimana fa ho spurgato pochissimo come al solito per curiosita e sorpresa i coralli sono rimasti identici mentre prima cambiavano dal giorno alla notte in termini di colori e brillantezza
E logico poi che luce, corrente ,valori e temperatura devono essere corrette pero secondo me lo schiumatoio e quella marcia in piu che non ci si aspetta !!!!!!!!!!!IMHO
cercasi bravo traduttore che confermi che Zucchen c'aveva preso !!!
His study investigated the process of zooxanthellae degradation in hermatypic corals. The number of degraded zooxanthellae in corals taken fmm rllfferent light conditions amounted to 1 to 6% a day, which was similar to the number of dividing amxanthellae. Zooxanthellae degradation takes place only at night in the connecting sheet and tentacle but both at night and during the day in the gastroderm of the mesenteries. Zooxanthellae degradation continues for about 6 h. DNA staining with DAPI (4'6-diamidino-2-phenylindole) and light, UV and electron microscopic examinations showed that zooxanthellae under degradation lost DNA, protein of pyrenoids and lipid drops. The degraded zooxanthellae particles contained 'accumulat~on bodies', unpacked thylakoids, starch grains and a pyrenoid starch envelope. Under starvation experirnenls the number of degraded zooxanthellae in Stylophora pistillata increased in the tissue, as did thefi ~elease. It is concluded that hermatypic corals are capable of regulating their zooxanthellae populatia by digestion and extrusion of zooxanthellae remnants
Il suo studio ha esaminato il processo di degradazione zooxantelle nei coralli duri. Il numero di zooxantelle degradate in coralli presi da condizioni di luce differenti è risultata pari a 1-6% del totale al giorno, che era simile al numero di zooxantelle in divisione. La degradazione delle zooxantelle ha luogo solo di notte nello strato connettivo e nei tentacoli, e sia di notte che durante il giorno nel gastroderma del mesenterio. La degradazione delle zooxantellae prosegue per circa 6 h. La colorazione del DNA con DAPI (4,6-diamidino-2-fenilindolo), l'esposizione a luce UV e gli esami al microscopio elettronico hanno mostrato che le zooxantelle in stato di degradazione hanno perso DNA, le proteine &03;&03;e i lipidi. Le zooxantelle degradate contengono particelle come tilacoidi aperti, granuli di amido e amido pirenoide. Sottoposta a condizioni di fame, il numero di zooxantelle degradate in Stylophora pistillata aumentata nel tessuto. Si è concluso quindi che i coralli duri sono in grado di regolare la loro popolazione di zooxantelle sia digerendo che espellendo zooxantelle.
i coralli duri sono in grado di regolare la loro popolazione di zooxantelle sia digerendo che espellendo zooxantelle.
l'avevo azzeccata
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quello che scrivo è tutto IMHO (In My Humble Opinion) - a mio modesto parere
"meno tecnologia, più biologia" E. Borneman
"meno chimica, più biologia" Stefano G.
La degradazione delle zooxantelle ha luogo solo di notte .
Sottoposta a condizioni di fame, il numero di zooxantelle degradate in Stylophora pistillata aumentata nel tessuto. .
nei sacchetti credo che si formi ammoniaca , ogni volta che il corallo tocca il sacchetto produce muco ,se cosi fosse ,vista la condizione di buio e di composti velenosi che si formano non gli rimane altro che le zooxantelle ,essendo intracellulari fungono da riserva energetica