Fondamentalmente in entrambi gli ambienti esistono vasche che necessitano di una manutenzione costante e altre che possono,diciamo, essere lasciate al loro destino.
Nel dolce abbiamo vasche minimaliste condotte con metodi prettamente naturalii(vedi walstad),altre condotte al loro estremo, per offrire la loro massima espressione nell'arco di breve tempo.Quest'ultime normalmente sono quelle che richiedono il maggior impegno sia dal punto di vista del tempo che economico.Ovviamente quest'ultmi 2 fattori sono direttamente proporzionali alla grandezza della vasca.
Detto ciò il creatore del prestigioso marchio ADA ha scritto un bel libro(Acquari Zen).Su questo(lorenzo sicuramente in negozio ne hai qualche copia,puoi controllare se dico cose non vere) ce la cronostoria di parecchie vasche create da lui,sin dall'inizio della sua passione.Se andate a leggere la descrizione tecnica e la gestione,si vedrà che alcune era assenti di erogazione di co2 e fertilizzanti.Questo per dire che spesso si commette l'errore di identificare Amno come uno scaper incallito,mentre in realtà lo sono i sui "adepti".Però va anche detto che le vasche dolci condotte in maniera spinta difficilmente(praticamente quasi mai) hanno una vita lunga.La maggior parte di loro viene riallestita dopo un annetto,oppure si riduce notevolmente la spinta.
Questo per dire che, entrambi gli ambienti(dolce e Marino) offrono opzioni di approccio differenti,poi in funzione del tempo che abbiamo(e dei soldi da dedicargli) si fanno le dovute scelte.Esistono vasche da 5 min. al giorno e altre da 1 ora,a voi la scelta.
Scusate la lungaggine dell'intervento,ma penso che in tema come questo sia quanto meno dovuta.
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