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Paolo, ma come avrai letto, io continuo a sostenere che la mia vasca stia girando per altri mille motivi che non c'entrano nulla col nopox, quanto piuttosto prevalentemente con la potenza e durata della luce.
Per quanto riguarda il carbonio, ci sono persone oltreoceano che sostengono che etanolo-metanolo provochino un aumento dei nitriti per blocco a metà della nitrificazione, problema scongiurabile con l'uso di acetato.
Io, come sai, sono acquariofilo marino da poco e quindi l'idea che ho della stabilità della vasca deriva più da letture che da esperienza.
Quindi ci sta che dica *******.
Per me la stabilità di una vasca deriva dall'instaurarsi di una rete alimentare stabile, ovvero di un sistema di riciclaggio della materia organica che riesca ad equilibrare quello che immettiamo (mangime, calore e luce) con quello che togliamo (schiumato, acqua vecchia, detrito, macroalghe del refugium, etc.).
Mantenere una vasca con nutrienti bassi, nella fattispecie nitrati e fosfati vicini a zero, non è impossibile nè così difficile... cazzarola, ci riesco pure io!
Quello che ritengo veramente difficile è riuscire ad avere nutrienti particolati elevati (quindi pappa per i coralli e gli altri organismi filtratori) pur avendo DOM vicino allo zero e, sempre IMHO, dosare fonti di carbonio non è il metodo giusto per riuscirci.
Concordo assolutamente con il discorso di zucchen sul consumo di organico da parte dei fotosintetici, in effetti è il meccanismo che fa muovere gli oceani e che regola il clima del pianeta... ma non mi fermerei lì e soprattutto non "drogherei" il fenomeno con aggiunte artificiali.
Mi piaceva molto di più il tuo approccio con il pappone, e infatti appena la mia vasca avrà raggiunto uno stato tale da consentirmelo voglio provare anche io qualcosa di simile (senza ormoni).
Il mio obiettivo è di moltiplicare le "bocche da sfamare" in modo da aggiungere nodi alla rete alimentare dell'acquario.
Ogni passaggio che la materia organica attraversa in vasca la lascia più povera, più inerte... quindi se riusciamo a farle attraversare molti passaggi dovremo dare meno pappa da fuori per ottenere il medesimo risultato... non so se mi sto spiegando
Ho aggiunto criptica e 400 Kg di sabbia per provarci... e presto aggiungerò anche un'altra cosetta (ma ne parleremo altrove... dai un'occhiata al prossimo aggiornamento del portale ).
__________________ Cerco talea di Acropora palmata a scopo scientifico - pago a peso d'oro
Paolo, come dicevi, io ci ho provato convinto anche io dei valori bassi con organico alto, ma non c'è verso di avere dei colori decenti e tantomeno una vasca a mio avviso stabile. Come dicevo, è un cane che si morde la coda. E' molto più facile e gestibile avere un metabolismo basso con una modica quantità di cibo. Tanto minore sarà questo cibo e maggiore l'esportazione con i metodi che hai elencato, più sarà tirata la vasca ed a rischio di perderla per poco. Questa è una scelta personale. Ma tanto cibo con inorganici bassi, che è perfettamente fattibile, non ti da i coralli colorati. In maturazione può avere un senso, ma una volta che hai fatto nascere le "tante bocche" il cibo non manca più. In natura i pesci mangiano e cagano e da li riparte la catena alimentare. In vasca per me non è molto diverso. Io ora ho la vasca più viva che mai, con spugne ovunque e che ricoprono tutto, per non parlare di altri organismi superiori.
Sulle fonti di carbonio, sinceramente non so dirti, ho cambiato parere varie volte, sia per esperienza personale, sia per le riferite esperienze altrui. Sono ora del parere di utiizzarle per accelerare la situazione a cui voglio arrivare e poi cercare di sospenderle.
Gli zeovittiani parlano di tre fasi: una per abbassare ed arrivare bassi, una per tenere bassi e continuare a consumare quello che si è accumulato in giro e la terza in cui non serve più carbonio in cui il sistema gira come un orologio. Io non so se sia vero... ma cerco di capirlo sulla pelle della mia vasca.
utiizzarle per accelerare la situazione a cui voglio arrivare e poi cercare di sospenderle.
così vai scientemente contro il concetto di stabilità e gradualità, che è l'obiettivo a cui punto.
Preferisco avere qualche sfumatura pastello in meno e una vasca intrinsecamente stabile e resiliente.
Preferisco una taglia 44 nostrana con cui divertirmi piuttosto che una modella anoressica alta 1, 85 taglia 38 da far vedere agli amici!!!
Quote:
Gli zeovittiani parlano di tre fasi: una per abbassare ed arrivare bassi, una per tenere bassi e continuare a consumare quello che si è accumulato in giro e la terza in cui non serve più carbonio in cui il sistema gira come un orologio.
boh, io vedo tanti che ci si arrabattano con queste boccettine, che ci spendono una sbrega di soldi che potrebbero essere spesi per vasche più grandi e animali più belli... e pochi, pochissimi che raggiungono risultati eccellenti e stabili
La maggior parte degli zeovittiani rimangono senza vasca dopo meno di due anni.
Sbagliano loro, oppure è sbagliato l'approccio... io non lo so, e non voglio nemmeno saperlo per ora
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vedremo se sarai in grado di divertirti e soprattutto di avere stabilità gestendo la vasca come dici... io ci ho provato e lo sai... ma la mia vasca, dopo essere partita (ma credo sia stato solo merito dell 400w), è stata più ballerina ed altalenante che mai per finire in un'invasione di turbellarie, dimostrazione del fatto che non è vero, come ho sempre pensato, che vengono prevenute dall'abbondanza di cibo...
Per quanto rigurda la miriade di boccette: è vero, ne ho un'infinità, ma non sono il tipo che le usa tutte inisieme. Ora sto dando il NOPOX ed un tipo di secco ai pesci. Punto. Cambi settimanali del 10%. Tecnica tenuta linda come nuova dalle pompe in vasca alla pompa dello skimmer e le risalite.
Quando riterrò che i colori saranno chiari, darò un po' di oligo, ma pochi e solo quando i colori saranno davvero chiari, prima credo non servano.
Mi sembra abbastanza minimale come gestione, francamente.
Dici che gli zeovittiani rimangono senza vasca dopo un paio di anni, ma l'impressione è che non riguardi esclusivamente solo gli zeovittiani, ma di chi ha solo SPS in generale... io ho rischiato di brutto con le turbe e la vasca aveva appunto due anni esatti... e veniva da una gestione di alimentazione pesante... e la cura è stata abbassare i valori e non dare alcun cibo. Lascio a te tirare le conclusioni sulla base di quanto hai creduto fin'ora. Io in dieci anni di marino ho cambiato le mie idee e miei fondamenti tanti volte, come ti ho detto sia sulla base delle mie esperienze personali, sia grazie al fondamentale confronto diretto con acquariofili di persona e sul forum. Persone che ritenevo sbagliassero, ora le vedo con occhi diversi e seguo i loro consigli, convinto che fossi io a sbagliare in precedenza.
In ogni caso non c'è miglior modo di provare e giudicare sulla propria vasca. E' difficile capire senza aver provato. E non tutti capiscono pur essendoci passati, naturalmente non mi riferisco a nessuno specificamente dicendo ciò.
Dici che gli zeovittiani rimangono senza vasca dopo un paio di anni, ma l'impressione è che non riguardi esclusivamente solo gli zeovittiani, ma di chi ha solo SPS in generale.
Infatti.
Perchè vesche fatte così sono unidirezionali, povere di biodiversità.
Fondi nudi, solo rocce, vasca tiratissima... BUM.
Come la modella anoressica di cui sopra.
Invece io voglio una taglia 44 con un bel seno procace, che mangia pane e salame invece che i crackers di riso dietetici.
La vasca di stefano66, per esempio, dura da diversi anni e continuerà almeno per altrettanti... per me è un esempi da seguire, anche se non ha i colori di Cono (tanto per fare un nome noto)
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PS non mi parlare di turbellarie... giusto la settimana scorsa ho buttato 5-6 acropore devastate ed altrettante sono smaronate per i bagni col praziquantel.
Però, e mi tocco scrivendolo, dovrei avercela fatta a respingerle.
Ora ho la vasca a 24 gradi, sinchropus e halichoeres che pattugliano le rocce e vaschetta di quarantena sempre pronta sperando di usarla solo per i nuovi inserimenti.
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