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Paolo, il problema del far chiamare tua moglie è che non ne tirerai fuori un ragno dal buco come non l'hanno tirato fuori tutti quelli che negli anni hanno provato a regolarizzarsi, negozianti compresi.
il problema è che nessuno sà realmente come è la legge dato che nessuno ha idea di cosa stiamo parlando.
gli stessi negozianti e grossisti di Coralli e pesci, con cui parlo spesso, hanno le idee chiare al 100% ma sopratutto la legge italiana è fatta apposta per essere ingannata perchè da una parte è troppo restrittiva e dall'altra perchè chi legifera non sà manco di cosa si stà parlando.
Matteo, occhio però a dire così. La legge non è chiara per quanto riguarda le talee... per gli esemplari che ti vengono venduti dal negoziante è chiarissima: ti deve rilasciare un "documento di cessione ai fini cites". Qui http://www.foi.it/CITES/PDF/documento_cessione.pdf trovi un esempio riferito agli uccelli, ma è la stessa identica cosa per qualsiasi altro animale tutelato dal cites in appendice I o II e quindi anche tutti i coralli duri, cavallucci e tridacne.
Questa cosa non è facoltativa, è obbligatoria! Ed è obbligatorio possedere questo documento se acquisti un corallo da chiunque sia! Se te lo regalano, invece, non serve niente.
Cmq non è vero che nessuno rilascia il cites. In molti lo rilasciano, almeno da chi ho contattato io personalmente.
Ciao
Sempre per egabriele, ma vale anche per tutti.
Se avete chiesto alla forestale come fare e la forestale vi ha detto di muovermi in tal modo, fatevi mettere tutto per iscritto e firmare, protocollare, vidimare o quello che volete, tale foglio! Così, se un domani avete un controllo, cacciate fuori il foglio e nessuno vi potrà dire niente. Se invece non avete niente in mano, la multa va da un minimo di 7.500 euro ad un massimo di 75.000, il che non mi sembra poco!
Loro alla fine classificano la talea come "nascita/propagazione" e cioè come ho dedotto io e come è giusto che sia.
Resta però il fatto che questa cosa non è chiara, ma al contempo si ha un coltello con due manici e senza punte... Cioè io, che spaccio talee (è un esempio, non ho nemmeno un acquario marino), posso dire che ci sono lacune e fare degli esempi come ho fatto prima io, mentre il legislatore può dire che non c'è niente da interpretare perchè in un circolare si recita chiaramente:
“quando la acquisizione di esemplari vivi di animali o piante avviene a seguito di nascita in cattività o propagazione artificiale, alle colonne 3 e 5 del carico andrà segnato il codice "F" e "E" (altro) ed andranno compilate le colonne relative alla nascita o all’impianto (semina, propagazione da talea etc);”.
quindi... vagli un po' poi a spiegare che loro per propagazione da talea intendevano solo piante? Loro ti possono dire che non c'è scritto specificatamente "piante" e che c'è un bel "etc" a fine frase nel quale rientra anche la talea di corallo...
Le vie di scampo quindi sono poche a mio avviso e probabilmente abbiamo chiarito anche il discorso delle talee, le quali vanno denunciate come nuove nascite.
Ciao
Ragazzi io allevo pappagalli da diversi anni e sono in contatto spesso con il Corpo Forestale in quanto i Pappagalli come ben sapete sono tutti (eccetto 3 specie) inclusi in appendice I e II della CITES.
Ho letto il post, forse qualcosa mi è sfuggito, provo a dire la mia sperando di chiarvi qualche dubbio. La regolamentazione sembra complicata ma in realtà è abbastanza semplice.
Ora, posso dirvi, dato che mi sono informato anche per i coralli che NON occorre regsitro di carico/scarico se non si commerciano i propri coralli. Ma bisogna comunque avere i documenti CITES dei coralli che si ha in vasca, CITES che sarebbero dovuti essere consegnati dai negozianti al momento dell'acquisto.
Quando acquisto un corallo: dal negoziante devo farmi dare il CITES del corallo, andare a casa, registrarlo sul registro se ce l'ho (perchè magari commercio a mia volta) oppure riporlo in un cassetto e tenerlo da parte da far vedere se c'è qualche controllo. Se acquisto da un privato come me mi devo far fare comunque il CITES (vedi qualche riga sotto) e comportami come sopra (se ho il registro lo carico, se no tengo il foglio e basta).
Se non vendo ma regalo un corallo a qualcuno: allora se vendo devo annotare il registro (scarico), se invece lo regalo NON devo annotare il registro ma COMUNQUE devo consegnare un foglio all'acquirente dove c'è scritto che regalo (o vendo) l'animale in questione, specie, numero, numero di protocollo originale (da riprendere sul CITES che abbiamo noi per quell'animale).
Quindi la cessione (gratuita o a titolo di vendita) comporta COMUNQUE la consegna di un documento valido come CITES all'acquirente, ciò che cambia è la registrazione sul registro. Da fare se vendo, da non fare se regalo (perchè non ho il registro).
Le talee sono considerate figli del corallo madre, quindi: devo fare una denuncia di nascita di ogni singola specie, indicando quante talee ho fatto, in che data, nome scientifico e inviarla al CFS. Loro manderanno un numero di protocollo. Tale numero sarà la nuova "carta d'identità" del nuovo corallo. Il numero di protocollo può essere lo stesso per più coralli. Coincide con la denuncia di nascita.
I moduli pre-stampati per le denunce di nascita, le vendite a titolo gratuito o come vendita (sono diverse perchè) si possono reperire dalla forestale.
Solo le nascite vanno comunicate direttamente tramite modulo. Per acquisti, vendite o morti basta aggiornare il registro se se ne è in possesso.
e' buona idea tenersi sempre una copia nel caso si venda o regala un animale.
davy, grazie mille per le delucidazioni. Quindi hai confermato quanto detto da me e da Federico, ma hai aggiunto un partcolare importante e cioè che se io regalo un corallo è scontato che con esso consegno anche il suo cites. Idem se regalo una talea, anche con essa devo consegnare il cites che devo per forza avere perchè devo obbligatoriamente segnalarne la "nascita" una volta che l'ho taleata.
Quindi un altro punto fermo è che ogni animale ha con se una sua "carta di identità" che è appunto il numero di cites che ci viene rilasciato dal negoziante o dal privato dal quale compro un corallo, lo ricevo in regalo o lo baratto con altro.
Direi che i dubbi al riguardo sono sempre di meno.
Quindi hai confermato quanto detto da me e da Federico, ma hai aggiunto un partcolare importante e cioè che se io regalo un corallo è scontato che con esso consegno anche il suo cites.
Esatto. Che lo si regali o lo si venda è necessario compilare un documento all'acquirente.
Esempio: ho una Tridacna crocea da me acquistata e voglio dartela. Sul mio cites (fattomi dal negoziante ho scritto: Davy 180 - Tridacna crocea numero cites/protocollo/permoesso di import-export nr. 1234. Luogo e data.
Devo compilarti un documento in cui attesto che ti vendo o ti regalo: Nr. 01 Tridacna crocea. Numero di cites/protocollo, bla bla bla... 1234. acquistata da me presso X in data Y.
Destinatario. Marco AP.
Quote:
Idem se regalo una talea, anche con essa devo consegnare il cites che devo per forza avere perchè devo obbligatoriamente segnalarne la "nascita" una volta che l'ho taleata.
Esatto. Prima farai la denuncia.
esempio: Marco AP , Residente in XXXXXX denuncia la nascita di nr. 04 Acropora tenuis, Appendice II, Allegato B, nascita effettuata il giorno X. Animale nato (luogo).
E spedisci il tutto all'ufficio CITES più vicino.
Dopo qualche giorno riceverai una busta con dentro la copia della tua denuncia di nascita e un documento del CFS con un numero di Protocollo e la data. Nr. 04 Acropora tenuis, numero protocollo 4567, data XXX. CFS Roma per esempio.
Poi puoi regalare o vendere una talea a chi vuoi comportandoti come sopra.
Come identificativo CITES per quelle 4 talee avrai come detto sopra 4567, data XXX CFS Roma.
Quote:
Quindi un altro punto fermo è che ogni animale ha con se una sua "carta di identità" che è appunto il numero di cites che ci viene rilasciato dal negoziante o dal privato dal quale compro un corallo, lo ricevo in regalo o lo baratto con altro.
Giustissimo. Oppure in caso di nascita in cattività è il numero che ricevi dal CFS dopo aver effettuato la denuncia di nascita.
dopo questa stupenda discussione....io rimango della mia idea.......come al solito si fa di tutto per complicare la situazione.
Marco, il 90 % dei coralli che girano non sono selvatiche ma coralli fatti da taleazione da un corallo madre e poi piantati su basette nei paesi d'origine.