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ilVanni,
non intendo che il KH influenza la sulubilità della CO2.
la solubilità in acqua è 1,45 g/l a 293 K ... 293 K equivalgono a circa 20°C
quella è la quantità che si scioglie in acqua e si trasforma in acido carbonico a circa 20°C...
in acquario abbiamo di solito attorno ai 24°C quindi contiamo un poco di più.
questa è la reazione che porta all' acido carbonico:
CO2 + H2O → H2CO3
se la CO2 reagisce con il carbonato di calcio ad esempio:
CaCO3 + CO2 + H2O → Ca2+ + 2 HCO3-
per questo il legame della CO2 con i carbonati è così forte.
Siccome le piante acquatiche assumono la CO2 principalmente come acido carbonico perchè come gas non disciolto hanno maggiori difficoltà a captarlo a differenza delle terrestri bisogna contare solo quella che passa in soluzione.
cmq alla fine dei conti gli strumenti a disposizione per essere sicuri non li possiamo avere, ci vorrebbero degli studi appositi, basterebbe monitorare in modo preciso il pH di una vasca e provare con le varie strategie.
io personalmente come ho già detto penso che se le piante che abbiamo in vasca sono piante C4 o CAM il rpoblema è sempre ridotto perchè queste sono in grado di concentrare la CO2 nelle cellule ed evitare la fotorespirazione, con le C3 la cosa è più complicata.
Ad ogni modo in vasche molto semplici con poche piante la cosa della cascatella può essere giustificata perchè essendoci poche piante la CO2 che può essere introdotta dallo scambio potrebbe bastare e cmq nel caso compensiamo l' ossigeno che sicuramente non è molto.
ma è una cosa che può valere sono nei suddetti casi a mio parere.
ciao!
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