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 Così giunsi ai giorni della Resistenzasenza saperne nulla se non lo stile:
 fu stile tutta luce, memorabile coscienza
 di sole. Non poté mai sfiorire,
 neanche per un istante, neanche quando
 l' Europa tremò nella più morta vigilia.
 Fuggimmo con le masserizie su un carro
 da Casarsa a un villaggio perduto
 tra rogge e viti: ed era pura luce.
 Mio fratello partì, in un mattino muto
 di marzo, su un treno, clandestino,
 la pistola in un libro: ed era pura luce.
 Visse a lungo sui monti, che albeggiavano
 quasi paradisiaci nel tetro azzurrino
 del piano friulano: ed era pura luce.
 Nella soffitta del casolare mia madre
 guardava sempre perdutamente quei monti,
 già conscia del destino: ed era pura luce.
 Coi pochi contadini intorno
 vivevo una gloriosa vita di perseguitato
 dagli atroci editti: ed era pura luce.
 Venne il giorno della morte
 e della libertà, il mondo martoriato
 si riconobbe nuovo nella luce......
 
 Quella luce era speranza di giustizia:
 non sapevo quale: la Giustizia.
 La luce è sempre uguale ad altra luce.
 Poi variò: da luce diventò incerta alba,
 un'alba che cresceva, si allargava
 sopra i campi friulani, sulle rogge.
 Illuminava i braccianti che lottavano.
 Così l'alba nascente fu una luce
 fuori dall'eternità dello stile....
 Nella storia la giustizia fu coscienza
 d'una umana divisione di ricchezza,
 e la speranza ebbe nuova luce.
 
 Pier Paolo Pasolini
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