Ciao ragazzi e bentrovati a tutti i soci del club..
Mi sembrava interessante riportare la mia personale esperienza nella lotta contro le "alghe farabutte".. ed allora eccovi il resoconto di quanto accadutomi.
La vasca: askoll stilus da 84 lt lordi, lunga 60cm, larga 35 ed alta 45, chiusa e "dotata" di due neon T8 da 15w cadauno, un termoregolatore da 100w e un filtro Pratiko caricato con spugne e materiale filtrante della AquaClay al posto dei classici cannolicchi. A questo ho affiancato un secondo filtro esterno (Eden 501) esclusivamente "biologico".. con "in" e "out" contrapposti al Pratiko per avere più movimento e nessun punto morto. Allestita a fine Gennaio 2008 non ho mai fertilizzato se escludiamo la CO2 che somministro tramite erogatore e bombola usa e getta sempre della askoll tarato ad una bolla al secondo. Il substrato è composto quasi integralmente da ADA Aqua Soil Amazzonia II, le rocce sono OFIOLITI, le radici ADA Reedmor Root Wood (poco meno di 2 kg). Cambi regolari e copiosi nell'ordine del 30% ogni tre-quattro giorni. Fotoperiodo 8 ore.
I valori: a 6 settimane dall'allestimento (tester JBL) : temp 25°C - ph 6,5 - kh 4,0 - No2 0,02 - No3 non rilevabili - Po4 0,5 (tester Salifert)
Gli ospiti in vasca: 5 otocinclus e 5 neritine (var. fasciata e corona)
Le piante: anubias nane, acicularis, microsorum windelow e narrow (arrivato successivamente), vescicularia, flame moss e weeping moss, pogostemon, blixia japonica, crypto balansae, vallisneria..
I problemi: lotto perennemente con i cianobatteri, presenti soprattutto sui muschi e sulle le zone più vicine alla luce; filamentose, alghe a pennello, alghe marroni. Sifono ad ogni cambio d'acqua cercando di aspirarne il più possibile (soprattutto i ciano) grazie ad uno speciale sifone auto-costruito dall'eccezionale "portanza" che mi ciuccia anche la ghiaia, le rocce.. e a volte pure gli otocinclus).
La soluzione: soluzione di "sponda" direi.. in quanto non puntavo ad ottenere questi risultati con il trattamento che ho adottato, che però con mia grande sorpresa ha funzionato. Dunque.. avendo notato una fastidiosa "invasione" di lumachine che si stavano riproducendo a ritmo vertiginoso, ho pensato di spostare le neritine e di utilizzare un antilumache. Allora.. ecco cosa ho fatto: (1) spostate le neritine; (2) aumentato gradualmente la temperatura portandola a 28-29 °C; (3) utilizzato per 3 gg l'ANTILUMACHE ESHA GASTROPEX; (4) contemporaneamente - ma con qualche gg di anticipo - avevo iniziato a dosare 3 gocce di Planta 24 Cheiron® activ della AQUARISTICA in quanto le piante avevano perso di colore e brillantezza a causa probabilmente della mancanza di micronutrienti.
Risultati a distanza di 5 gg: ciano scomparsi.. filamentose e alghe marroni "sbiancate e sfilacciate" e in netta regressione. Piante finalmente in ripresa e di un bel verde luminoso ed intenso, con tutte le varianti cromatiche ben definite. Resiste solo qualche ciuffetto di alghe su poche foglioline di anubias, ma quelle le tiro via al prossimo cambio d'acqua. Adesso aspetto qualche giorno e poi riprendo il trattamento con un secondo ciclo di GASTROPEX.. come da protocollo. Sembra incredibile, ma l'insieme di tutti questi fattori è stato sicuramente determinate.
PS: le lumachine ci sono ancora.. stranamente qualche esemplare è riuscito a resistere alla strage

.. ma le alghe CAPUT.. hehe
Appena riesco vi posto le foto del "prima" e del "dopo"
Saluti, Pjo