Come detto, da un punto di vista puramente contabile al negoziante cambia praticamente nulla.
A voler essere proprio pignoli (ma proprio tanto) si dovrebbero analizzare i flussi di cassa ed il tempo di giacenza a magazzino per valutare l'impatto degli interessi a credito o debito generati dal flusso di cassa dei versamenti IVA. Ma andremmo dritti OT.
In prima battuta saranno i clienti a pagare l'aumento del prezzo.
Ma subito dopo anche i negozianti che si troveranno ad operare in un mercato più caro, e quindi ancora più elitario, leggasi più piccolo.
Abbiamo una speranza, se al Berluscaomeravigliao piacessero gli acquari allora al suo ritorno porterebbe l'IVA al 2%
la famosa "IVA ad personam"
buona fortuna, ne abbiamo bisogno
TENKAN