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Per il discorso circa il mio "ecosistema" magari se ti incuriosisce puoi cercare il thread, riguardo al metodo da te prospettato vorrei, rispettosamente, farti notare che tu postuli che le sostanze nutritizie per gli organismi maggiori vengano fornite dalla crescita delle alghe. Queste, come tutti i vegetali, possono (grazie al ciclo di Calvin) produrre "dal nulla" ( in realtà da co2, h2o e luce solare) solo carboidrati ma per il resto necessitano di un apporto netto di sostanze azotate, potassio, ferro ed oligoelementi. Oddio magari riesci anche ad introdurre nel sistema anche vegetali azoto fissatori che utilizzano anche l'azoto molecolare atmosferico. Le piante non necessitano degli animali come "trasformatori" di macro e microelementi per poterli assimilare. Che io utilizzi l'acqua di scarto dell'acquario per le orchidee o che in agricoltura si usi il letame animale è dovuto al fatto che è uno scarto "a disposizione" ma le piante crescino ugualmente bene con il nitrato ed il fosfato di potassio. Aggiungere delle lumache ad una coltura idroponica che ha come scopo quello di produrre crescita vegetale è ridondante. L'uso di "refugium" di alghe o piante (fino all'uso di mangrovie) in acquari sia dolci che di mare invece ha un senso se mirato alla rimozione di sostanze di scarto in eccesso. Almeno secondo la mia logica da "biologo". Non entro nel discorso dell'automazione e delle schede arduino, raspberry-py e quant'altro perché mi sembra un non sequitur voler evitare "attrezzature" come piccole pompe ad aria od acqua ma prospettare l'uso della robotica (anche se low cost).
Per il discorso circa il mio "ecosistema" magari se ti incuriosisce puoi cercare il thread, riguardo al metodo da te prospettato vorrei, rispettosamente, farti notare che tu postuli che le sostanze nutritizie per gli organismi maggiori vengano fornite dalla crescita delle alghe. Queste, come tutti i vegetali, possono (grazie al ciclo di Calvin) produrre "dal nulla" ( in realtà da co2, h2o e luce solare) solo carboidrati ma per il resto necessitano di un apporto netto di sostanze azotate, potassio, ferro ed oligoelementi. Oddio magari riesci anche ad introdurre nel sistema anche vegetali azoto fissatori che utilizzano anche l'azoto molecolare atmosferico. Le piante non necessitano degli animali come "trasformatori" di macro e microelementi per poterli assimilare. Che io utilizzi l'acqua di scarto dell'acquario per le orchidee o che in agricoltura si usi il letame animale è dovuto al fatto che è uno scarto "a disposizione" ma le piante crescino ugualmente bene con il nitrato ed il fosfato di potassio. Aggiungere delle lumache ad una coltura idroponica che ha come scopo quello di produrre crescita vegetale è ridondante. L'uso di "refugium" di alghe o piante (fino all'uso di mangrovie) in acquari sia dolci che di mare invece ha un senso se mirato alla rimozione di sostanze di scarto in eccesso. Almeno secondo la mia logica da "biologo". Non entro nel discorso dell'automazione e delle schede arduino, raspberry-py e quant'altro perché mi sembra un non sequitur voler evitare "attrezzature" come piccole pompe ad aria od acqua ma prospettare l'uso della robotica (anche se low cost).
Ma no, forse non mi sono spiegato bene, ma è chiaro che le alghe non forniscono nutrienti alle piante, e assolutamente non l'ho scritto. Mie testuali parole "La lumaca mi trasformerà queste alghe in sostanze assorbibili dal potos". l nitrato e il fosfato di potassio devo inserirli nel mio sistema come fertilizzanti se non ho animali, no?
Ma li devi introdurre comunque anche se hai animali, nessun organismo vivente "crea" sali inorganici. Le sostanze nutritizie utiluzzate dalle aghe che poi nutrono le lumache sono le stesse utilizzabili direttamente dalle piante "superiori", non è che un'alga riesca a metabolizzare sostanze che una pianta di basilico non può assorbire. Per crescere la pianta in idroponico fai prima e meglio a mettere solo la puanta ed un po di concime liquido completo. Se invece dici: ho piacere di tenere un animaletto in condizioni decorose in una vaschetta che vorrei fosse parte di un sistema idroponico allora i presupposti cambiano
Ma li devi introdurre comunque anche se hai animali, nessun organismo vivente "crea" sali inorganici. Le sostanze nutritizie utiluzzate dalle aghe che poi nutrono le lumache sono le stesse utilizzabili direttamente dalle piante "superiori", non è che un'alga riesca a metabolizzare sostanze che una pianta di basilico non può assorbire. Per crescere la pianta in idroponico fai prima e meglio a mettere solo la puanta ed un po di concime liquido completo. Se invece dici: ho piacere di tenere un animaletto in condizioni decorose in una vaschetta che vorrei fosse parte di un sistema idroponico allora i presupposti cambiano
Come ho scritto nel primo post, quello che voglio fare è un ecosistema funzionante, non sono un produttore di piante idroponiche.
Partiamo da un vaso d'acqua
Da quello che mi risulta, da un punto di vista elementare, ho l'alga che usa i pochi nutrienti che già ci sono nell'acqua di rubinetto, quando muore torna com'era prima e così via. Se metto il vaso alla luce mi si riempie di alghe.
Se aggiungo una lumaca, questa lumaca si mangia queste alghe e le trasforma in nitrati. Devo assorbire in modo efficiente i nitrati perché altrimenti la lumaca mi muore dopo poco.
Qui entra in gioco il potos, o il papiro, o il bambù, o la lattuga, una qualunque, che crescendo fuori dall'acqua assorbe più di quello che fa un'alga.
L'alga unicellulare o quello che capita, permette il sostentamento della lumaca che mi ricombina azoto e ossigeno in nitrati, e questi vengono dall'atmosfera, si inseriscono nel sistema tramite l'alga. Se non ci fossero animali, ci penserebbero i batteri a decompormi le alghe morte. io faccio competere la lumaca con le alghe unicellulari che così in teoria sono più efficiente nel produrre sostanza organica per le piante. Dalle mie reminescenze di chimica dovrò, immagino dopo un po', introdurre i micronutrienti tipo ferro e magnesio se ho squilibri, ma l'idea è che i macro, che sono più semplici siano soddisfatti.
Cosa sbaglio?
Che per crescere una pianta così ci vorrebbero anni. Ma serve fare il conto, che (mi rendo conto) è difficile per un matematico.
E infatti nelle colture idroponiche si usano nutrienti IN QUANTITA'. In un acquario, il meno possibile compatibilmente con le esigenze delle piante.
Per questo ti consigliano:
- l'autovasca (che ancora non hai letto, scommetto) se ti piacciono gli ecosistemi chiusi,
- l'acqua dei cambi per bagnare il basilico in un vaso sul davanzale.
Oltretutto alcune piante aromatiche risultano tossiche per la vita acquatica (per esempio il prezzemolo e piante resinose in genere sono sconsigliate).
Dopodiché la vasca è tua (e noi i pecoroni, ecc. ecc.).
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Scambio endler e piante varie con ampullarie e caridine. Scambio a mano a FI e prov.
permette il sostentamento della lumaca che mi ricombina azoto e ossigeno in nitrati, e questi vengono dall'atmosfera
Cosa sbaglio?
Forse la tua frase può essere fraintesa ma così sembri asserire e comunque come ti stavo dicendo la stragrande maggioranza sia delle alghe che delle piante superiori non sono in grado di utilizzare l'azoto molecolare presente nell'atmosfera ma utilizzano (abbastanza indistintamente) NO3, NO2 ed NH3/NH4+ (che gli animali eliminano direttamente o tramite trasformazioni batteriche solo perché hanno degradato gli aminoacidi che -anche se di origine algale- derivano i loro aminogruppi non dal'azoto atmosferico ma dai macroelementi nell'acqua ) . Credo sia molto difficile semplificare quanto accade in natura sino ad un "nano-ecosistema" con pochissimi elementi. Non voglio apparirti contrario per punto preso, anzi secondo me è utile mettere in discussione la prassi corrente, però la biologia come la matematica ha le sue regole che non si possono eludere. Ciao
permette il sostentamento della lumaca che mi ricombina azoto e ossigeno in nitrati, e questi vengono dall'atmosfera
Cosa sbaglio?
Forse la tua frase può essere fraintesa ma così sembri asserire e comunque come ti stavo dicendo la stragrande maggioranza sia delle alghe che delle piante superiori non sono in grado di utilizzare l'azoto molecolare presente nell'atmosfera ma utilizzano (abbastanza indistintamente) NO3, NO2 ed NH3/NH4+ (che gli animali eliminano direttamente o tramite trasformazioni batteriche solo perché hanno degradato gli aminoacidi che -anche se di origine algale- derivano i loro aminogruppi non dal'azoto atmosferico ma dai macroelementi nell'acqua ) . Credo sia molto difficile semplificare quanto accade in natura sino ad un "nano-ecosistema" con pochissimi elementi. Non voglio apparirti contrario per punto preso, anzi secondo me è utile mettere in discussione la prassi corrente, però la biologia come la matematica ha le sue regole che non si possono eludere. Ciao
Non dicevo quello, mi sono spiegato male saltando i passaggi. Di mezzo c'è il cibo che mangia. La lumaca mi ricombina quello fissato dalle alghe e me lo ributta fuori per alghe e pianta. Prima e dopo ho i batteri che fanno da soli. Se io non tolgo materiale organico, in teoria mi rimane tutto lì.
Ultima modifica di dgero; 11-05-2017 alle ore 06:26.
Dopo poco tempo i macro finiranno,non si creano dal nulla,e di conseguenza dovrai aggiungerli comunque
cioè, cosa intendi, finiscono ossigeno, idrogeno e carbonio? non è possibile sulla terra. le piante prendono ossigeno carbonio e idrogeno e li trasformano in zuccheri, gli animali prendono gli zuccheri e li trasformano in proteine, i batteri prendono le proteine e le trasformano di nuovo in elementi di base, il ciclo macro si chiude.