allora... la vite era meglio se non la toccavi, in quanto ci poteva essere la remota possibilità che il rifra fosse già tarato.
ora ti occorre una goccia di acqua d'osmosi, la metti sul vetrino (pulito e senza residui dalla misurazione che hai fatto prima), aspetti qualche secondo e regoli la vite finchè non ti dà la lettura sullo zero. a volerla fare difficile, la stessa operazione andrebbe fatta anche con una soluzione a salinità nota (idealmente il 35%°) e con acqua bidistillata, ma quasi nessuno lo fa e il risultato non cambia di molto. il tutto andrebbe fatto, nel possibile, con una temperatura ambiente molto vicina a 20°. il rifrattometro ha un suo meccanismo di compensazione della temperatura, ma almeno per la taratura converrebbe cercare di stare il più vicino possibile a quello che vedi indicato, cioè 20°
dopodichè, quando lo usi, metti una goccia di acqua della vasca, lasci passare qualche secondo e leggi, dimenticandoti del tutto della scala con i valori espressi in migliaia (che poi sarebbe 1 virgola). la salinità si misura in permille quindi 33 - 34 - 35 ecc. ecc. %°
ricordati di pulirlo dopo l'utilizzo e di tenerlo lontano da fonti di calore (termosifone, sole, ecc.)
