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Ciao Pietro,
grazie ancora per le dritte..
ho qualche dubbio che vorrei chiarire, il primo è di tipo tecnico..
Ho due reattori per 4 neon, nella seconda coppia posso semplicemente staccare un tubo o devo rifare l'impianto e mettere un reattore adatto ad un solo t5?
La seconda è: mi dici di dimezzare la fertilizzazione, ma se già la piante tendono ad emettere radici aeree e visto che già integro la fertilizzazione quando il Fe scende sotto lo 01, non rischio un po' di andare in carenza?
Ultima domandona.. giustamente mi dici che le alghe non sono altro che il risultato di qualche errore di gestione.. a livello di nutrienti non credi ci siano carenze visti i sintomi delle piante?
Ultimissimo.. azz.. è possibile integrare il potassio senza influenzare gli altri valori?
Ciao devi dimezzare i MICROELEMENTI, NO I MACROELEMENTI perchè se hai un blocco vegetattivo il fertilizante chè dosi va tutto a discapito delle ALGHE. tieni questi valori NO3 PO4 FE nella norna, cerca di non eccedere nelle dosi meglio bassi chè in eccesso. affinche il problema ALGHE non rientra, il potassio lo puoi dosare tranqulamente sempre in dosi consigliate. a riguardo dell'impianto elettrico, non me neintendo molto e probabile chè possa funzionare lostesso prova.
Ti confermo che un reattore che pilota due neon, può tranquillamente pilotarne uno solo. Il punto è che rimuovendo il secondo neon, rimarranno i cappucci stagni esposti (non essendoci più il tubo in vetro a sigillare gli o-ring, per cui ti consiglio di applicare dei tappi o comunque una protezione che impedisca a schizzi d'acqua di raggiungere i collegamenti elettrici in cui innesti il neon T5.
Non è una cosa da trascurare, perché quei collegamenti sono in tensione e posti a pochi centimetri dall'acqua.
Grazie Shawn.. provvederò a creare dei tappi per evitare problemi, non ci avevo pensato..
Per Pietro, purtroppo fertilizzando con Ferropol non posso diminuire i Microelementi senza diminiure anche il Ferro.. :(
Strano però che con un prodotto abbastanza equilibrato come Ferropol tenendo il ferro a 0.1 abbia un surplus di micro tanto da provocare tutte quelle alghe..
Grazie Ancora
Metterò in pratica le vostre dritte e se non vi dispiace vi terrò aggiornati.
Marco
In realtà capita piuttosto frequentemente che il ferro abbia bisogno di dosaggi indipendenti rispetto ai micro-elementi e agli elementi traccia, infatti tutti i protocolli tipicamente usati per acquari riccamente piantumati prevedono prodotti separati. La ragione è che ogni pianta ha "consumi" di macro e micro elementi molto diversi.
Ci sono piante che divorano fosfati, altre che soffrono carenza di ferro, altre ancora ti portano a zero il potassio. Se ci pensi, anche per le piante terrestri è lo stesso, tant'è che trovi concimi per orchidee, altri adatte alle azalee, ecc...
Pratini e piante rosse, ad esempio, hanno alte esigenze di ferro.
Se vuoi dosare il ferro in modo da non interferire con altri elementi, puoi
a) acquistare prodotto commerciale specifico
b) acquistare prodotto per piante da giardino contenente esclusivamente ferro chelato, stabile in un intervallo di pH adatto al tuo acquario (tipicamente 4.5 - 7.5). In questo secondo caso trovi in etichetta le concentrazioni, ed in base a queste, conoscendo la concentrazione che vuoi ottenere in vasca ed il litraggio netto, è abbastanza semplice ricavare la dose ottimale. Ad esempio, supponendo un volume netto di 100 litri, ed un prodotto al 2% di ferro (valori tipici in commercio), una dose di 1ml ti porterà un incremento della concentrazione pari a 0.2mg/l o 0.2ppm.
Quale che sia la tua scelta, solitamente non conviene usare il ferro a burst, ossia con l'intero dosaggio prescritto in unica soluzione, piuttosto è molto utile dividere il dosaggio per 7 e distribuirlo quotidianamente, in modo da consentire che la frazione a disposizione delle alghe sia minima.
La ragione è che le piante non se ne fanno nulla, ad esempio, di 0.5ppm di ferro, gliene basterebbe molto meno, ma la dose unica ti porta un picco immediato, che poi si attenua fino ad azzerarsi poco prima della successiva somministrazione, in questo modo avrai un eccesso nei primi giorni, una fase intermedia ottimale, e una carenza nei giorni precedenti al reintegro. La prima fase porta un esubero che verrà metabolizzato dalle alghe, la terza una carenza che ridurrà il metabolismo della vegetazione, nuovamente favorendo le alghe, mentre una dose ridotta ma costante, riduce notevolmente i picchi mantenendo la concentrazione ideale.