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Vecchio 22-03-2014, 18:28   #1
daniele68
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Wild= selvatico
selvatico, o selvaggio, da selva
selva= ambiente naturale.

un pesce definito wild è già una incoerenza e io sarei per cambiare terminologia.
Una volta messo tra i 5 vetri il wild ha perso la sua etimologia..è un simile wild..ha gli stessi colori..stessi comportamenti? probabilmente una buona parte.
Perché dico una buona parte..perché la sua natura l'ha stampata nel DNA, lui esegue un programma vecchio migliaia di anni..un programma che gli ha permesso di evolversi, di sconfiggere tutte quelle avversità che la natura gli ha voluto o potuto mettere contro.
Andiamo a prelevarlo questo pesce chiamato wild..e lo abbiamo addomesticato.
lui non si procura più il cibo cacciando o razzolando in una melma naturale che noi cerchiamo di rendergli il più simile possibile al letto naturale di un fiume, di un lago.
Il cibo glielo diamo noi.
L'acquariofilo attento cerca di stare dentro a quei parametri e accorgimenti che il pesce wild avrebbe a a una distanza di 160000km da noi...
Ma aspetta...io non ho wild eppure cerco di dare le stesse cose sopra elencate al pesce comprato in serra, simile al suo parente wild che sta pensando a come procacciarsi la cena nella corrente del fiume tropicale.
Non ci sono pesci di serie A e di serie B secondo me.
Ci sono i pesci..punto.
Ciò che bisogna evitare è lo scempio che si procura alla natura andando a prelevare specie dalla natura e non in natura..
Allora anche il discorso di qualche pagina fa potrebbe essere non condiviso da una certa morale. Lascio la coppia e prendo le uova...ma la coppia ha deposto mille uova perché la natura ha scritto che di quelle mille uova cento si schiuderanno, le altre saranno cena per un altro pesce che magari vive grazie a quelle uova, cento muoiono per cause naturali altre, quelle destinate diventano altri pesci.
Mi rifaccio al discorso cibo...quelli che se ne stanno beatamente o maledettamente in natura, dipende da che vita conducono, cacciano, razzolano, ciucciano e via dicendo..
l'acquariofilo che ha il bel pesciazzo che deve cacciare vuole vedere questo istinto naturale e predatorio, istinto o comportamento stampato nel suo DNA e che mettendolo in 5 vetri , soffochiamo ma non spegniamo. Allora gli mette il pesce preda e mette a posto la coscienza...lo faccio per cultura, lo faccio per studiare il pesce..la preda muore dopo cento morsi?, dopo aver tirato capocciate al vetro? muore subito?

Ecco cosa andiamo a predicare sul forum..
Predichiamo..non imponiamo.
Uno è libero di fare ciò che vuole e sentirsi a posto con la sua coscienza in base alla sua moralità, conoscenza della materia. Ma rispettiamo la vita del pesce...qualsiasi esso sia, wild, ibrido, magari non prodotto da noi, di generazione fx...

Avere un pesce prelevato dalla natura non ci deve far sentire dei super acquariofili ma ci deve mettere nella condizione mentale che abbiamo a che fare con un pesce che in vasca potrebbe rivelarsi più delicato di altri, proprio perché levato dalla natura e dalla sua natura.
Io ho dato dei killi locati, regalato, a una ragazza del forum di cui mi fido ciecamente..non li darei al primo che arriva.

Deve essere l'acquariofilo tramite lo scambio a mantenere una genetica pulita del pesce? si..forse si. Ma questo esula dal discorso iniziale di wild. Qua si sfora nei discorsi di non ibridare, vasche monotematiche.
Il prelievo dalla natura fosse per me lo autorizzerei solo a enti , persone competenti per determinati studi. Prelevare il pesce dalla natura per farlo arrivare nelle vasche di chicchessia a Milano dalla Amazzonia, sinceramente lo trovo un capriccio.
Si potrebbe organizzare poi una vendita di pesci in esubero prese dalle associazioni o scienziati, biologi, università e mettere le progenie di questi pesci sul mercato piuttosto che deturpare la natura.
Utopia..certo...solo perché dovrebbero muoversi i potenti del mondo...organizzare un giro del genere è utopia ma si salverebbero pezzi importanti di natura.
Vero anche il contrario che grazie agli acquariofili si sono salvati pesci in via di estinzione..bene..quanti acquariofili si prodigano per questo rispetto alla massa che si vanta di avere il wild in vasca? Allora è , secondo voi, utopia autorizzare queste persone , che poi i nomi negli ambienti si conoscono, a prelevare uova in natura e farli rivivere nelle loro vasche?

La mia è una opinione, non condivisibile.

Bella discussione come da tempo non se ne vedeva.
Bravi tutti.
Ma ricordate ciò che diceva Voltaire:
" non condivido ciò che sostieni ma mi batterò fino alla morte perché tu possa esprimerla"!
__________________
La grandezza dell'uomo non consiste nell'essere felice, ma nell'essere consapevole, lucido.
Georges Minois, Storia del mal di vivere, 2003
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Vecchio 22-03-2014, 20:09   #2
T_M
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Originariamente inviata da daniele68 Visualizza il messaggio
Wild= selvatico
selvatico, o selvaggio, da selva
selva= ambiente naturale.

un pesce definito wild è già una incoerenza e io sarei per cambiare terminologia.
Una volta messo tra i 5 vetri il wild ha perso la sua etimologia..è un simile wild..ha gli stessi colori..stessi comportamenti? probabilmente una buona parte.
Perché dico una buona parte..perché la sua natura l'ha stampata nel DNA, lui esegue un programma vecchio migliaia di anni..un programma che gli ha permesso di evolversi, di sconfiggere tutte quelle avversità che la natura gli ha voluto o potuto mettere contro.
Andiamo a prelevarlo questo pesce chiamato wild..e lo abbiamo addomesticato.
lui non si procura più il cibo cacciando o razzolando in una melma naturale che noi cerchiamo di rendergli il più simile possibile al letto naturale di un fiume, di un lago.
Il cibo glielo diamo noi.
L'acquariofilo attento cerca di stare dentro a quei parametri e accorgimenti che il pesce wild avrebbe a a una distanza di 160000km da noi...
Ma aspetta...io non ho wild eppure cerco di dare le stesse cose sopra elencate al pesce comprato in serra, simile al suo parente wild che sta pensando a come procacciarsi la cena nella corrente del fiume tropicale.
Non ci sono pesci di serie A e di serie B secondo me.
Ci sono i pesci..punto.
Ciò che bisogna evitare è lo scempio che si procura alla natura andando a prelevare specie dalla natura e non in natura..
Allora anche il discorso di qualche pagina fa potrebbe essere non condiviso da una certa morale. Lascio la coppia e prendo le uova...ma la coppia ha deposto mille uova perché la natura ha scritto che di quelle mille uova cento si schiuderanno, le altre saranno cena per un altro pesce che magari vive grazie a quelle uova, cento muoiono per cause naturali altre, quelle destinate diventano altri pesci.
Mi rifaccio al discorso cibo...quelli che se ne stanno beatamente o maledettamente in natura, dipende da che vita conducono, cacciano, razzolano, ciucciano e via dicendo..
l'acquariofilo che ha il bel pesciazzo che deve cacciare vuole vedere questo istinto naturale e predatorio, istinto o comportamento stampato nel suo DNA e che mettendolo in 5 vetri , soffochiamo ma non spegniamo. Allora gli mette il pesce preda e mette a posto la coscienza...lo faccio per cultura, lo faccio per studiare il pesce..la preda muore dopo cento morsi?, dopo aver tirato capocciate al vetro? muore subito?

Ecco cosa andiamo a predicare sul forum..
Predichiamo..non imponiamo.
Uno è libero di fare ciò che vuole e sentirsi a posto con la sua coscienza in base alla sua moralità, conoscenza della materia. Ma rispettiamo la vita del pesce...qualsiasi esso sia, wild, ibrido, magari non prodotto da noi, di generazione fx...

Avere un pesce prelevato dalla natura non ci deve far sentire dei super acquariofili ma ci deve mettere nella condizione mentale che abbiamo a che fare con un pesce che in vasca potrebbe rivelarsi più delicato di altri, proprio perché levato dalla natura e dalla sua natura.
Io ho dato dei killi locati, regalato, a una ragazza del forum di cui mi fido ciecamente..non li darei al primo che arriva.

Deve essere l'acquariofilo tramite lo scambio a mantenere una genetica pulita del pesce? si..forse si. Ma questo esula dal discorso iniziale di wild. Qua si sfora nei discorsi di non ibridare, vasche monotematiche.
Il prelievo dalla natura fosse per me lo autorizzerei solo a enti , persone competenti per determinati studi. Prelevare il pesce dalla natura per farlo arrivare nelle vasche di chicchessia a Milano dalla Amazzonia, sinceramente lo trovo un capriccio.
Si potrebbe organizzare poi una vendita di pesci in esubero prese dalle associazioni o scienziati, biologi, università e mettere le progenie di questi pesci sul mercato piuttosto che deturpare la natura.
Utopia..certo...solo perché dovrebbero muoversi i potenti del mondo...organizzare un giro del genere è utopia ma si salverebbero pezzi importanti di natura.
Vero anche il contrario che grazie agli acquariofili si sono salvati pesci in via di estinzione..bene..quanti acquariofili si prodigano per questo rispetto alla massa che si vanta di avere il wild in vasca? Allora è , secondo voi, utopia autorizzare queste persone , che poi i nomi negli ambienti si conoscono, a prelevare uova in natura e farli rivivere nelle loro vasche?

La mia è una opinione, non condivisibile.

Bella discussione come da tempo non se ne vedeva.
Bravi tutti.
Ma ricordate ciò che diceva Voltaire:
" non condivido ciò che sostieni ma mi batterò fino alla morte perché tu possa esprimerla"!
Tutto vero.

Talmente vero che utopia per utopia, se tutte le specie prelevate la prima volta in natura, fossero poi state mantenute nel rispetto della specie stessa, mantenendole in purezza, al seguito del primo prelievo avremmo potuto dall'alba dei tempi avere solo pesci locati e zero selezioni.
Ma così non è .

Sarei entusiasta di veder prelevati pesci in natura solo da enti o associazioni, e magari poter avere acceso ai pesci riprodotti in eccesso tramite Cites o altro, con documentazione ecc..
Ma così non è.

Quindi?
Dobbiamo continuare a dirci che tanto la massa con i soldi comprerà e farà pescare pesci wild mentre la massa alle prime armi comprerà pesci di farm nelle serre ? (pesci che nel 90% dei casi si portano dietro problematiche)
Già lo sappiamo, lo scrivevo post fa.. siamo il nulla.
Ma perché non provare a far leva su quella goccia d'oceano che essendo cosciente di non voler alimentare indistintamente il prelievo in natura e di non voler pesci spesso ibridi o con problemi vari, vorrebbero una alternativa, ma non essendo in grado di procurarsela per inesperienza, mancanza di tempo, timidezza nel chiedere, ecc ad oggi non hanno vere alternative?

giustamente scrivi:

"Deve essere l'acquariofilo tramite lo scambio a mantenere una genetica pulita del pesce? si..forse si. Ma questo esula dal discorso iniziale di wild. Qua si sfora nei discorsi di non ibridare, vasche monotematiche."

NI

Sicuramente per mantenere una genetica pulita si parla di non ibridare, di vasche monotematiche e spesso di gestioni naturali e consapevoli; il wild non è direttamente chiamato in causa ma.. se devo mantenere la genetica pulita, da dove inizio?
Da un pesce di Farm?
La testa mi va al wild come partenza per semplicità e sicurezza, ma ben vengano altre soluzioni se danno minime garanzie.
Inoltre ... e questo è un po il centro della questione ... quanti utenti in questo portale hanno già nelle proprie vasche coppie wild\pure\Fn che potrebbero dare lo start a questo tipo di iniziativa?
Credo che in ogni sezione non si faccia fatica a reperirle.

Ed in fondo... si tratta di iniziare ...
Per iniziare, bastano anche solo gli endler de ilVAnni (scusa ancora... )

Ma chi ben inizia ...

Grazie a tutti per le chiacchierate.

(sarebbe anche bello farle dal vivo.. per chi può.)

Massimo

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