La palitossina non è particolarmente volatile, anzi. Il problema è la sua termoresistenza e inerzia chimica, in genere.
Gli essere umani entrano in contatto con la palitossina respirando gli aerosol e i vapori che si sprigionano in seguito a forti movimenti dell'acqua o con intensa aerazione tramite pietrine o ebollizione di acque in cui sono presenti concentrazioni relativamente alte di tossina. Queste alte concentrazioni possono essere dovute per esempio alla morte/lisi di Palytoa in acquari o, come è successo sporadicamente anche in Mediterraneo, alle fioriture di alghe tossiche del genere Ostreopsis.
In realtà esistono numerose molecole simili alla palitossina per cui si parla in genere di "palitossine"... alcune delle quali sono state trovate anche in Zoanthus (ma queli specie?)
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/8744992