L'importanza dell'attivatore batterico
Ciao a tutti.
E' un po' che non scrivo su questo forum a causa dei molti impegni che tra l'altro mi hanno portato a smontare la mia meravigliosa vasca da 200 litri.
Ora che (dopo una pausa di "disintossicazione" dall'acquario di circa 6 mesi) mi sto cimentando con un nanetto da 40 lt vorrei scrivere una cosa su un argomento che a mio parere non riceve abbastanza importanza: l'attivatore batterico.
Ho notato che qui c'è parecchia gente che pur rispettando alla lettera i vari consigli (vasca al buio per un mese, rocce ben spurgate, forte movimento dell'acqua, resine antifosfati, ecc...) non riese a raggiungere valori accettabili degli inquinanti in vasca.
Se uno dopo un mese di buio totale non ha nitriti e nitrati a zero figuriamoci quando inizia a illuminare e popolare la vasca... Alghe a manetta e moria incontrollata dei poveri esserini che ospitiamo!
Purtroppo anche se ci vuole "l'occhio clinico" per capire se le roccie sono buone o meno, c'è da considerare che l'ambiente dal quale sono prelevate non assomiglia nemmeno lontanamente ai nosrti acquari, quindi la flora batterica va in qualche modo modificata e sostentata altrimenti non uscirà mai niente di buono. Vogliamo considerare quanti metri cubi d'acqua ha a disposizione ogni pesce che sta nel mar rosso e quanti pochi litri d'acqua uno che sta nei nostri acquari?
A questo punto vorrei lanciare una specie di "sondaggio" e scambio informazioni per aiutare tutti gli utenti del forum a capire quale sia il prodotto migliore da usare per far partire correttamente una vasca che magari dovrà funzionare con il metodo naturale e sentire anche chi ha pareri diversi dal mio...
Spero che la cosa susciti l'interesse di molti e possa aiutare tutti.
Ciao a tutti!
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