Mi interesso dal 1956 di acquari a Torino, ma non ho mai usato sabbia
nel filtro (lasciamo perdere i sottosabbia), si usava invece carbone non attivo, e/o rocce laviche frantumate per la loro elevata porosità e, come sezione meccanica, lana di vetro (non c'era il perlon). Poi sono arrivati i composti ceramici, come i canolicchi, ma di diverse fogge, con superficie colonizzabile superiore ai carboni.
Visto che se ne è parlato, i filtri sottosabbia si usavano anche al contrario, con una pompa di bassa portata che spingeva l'acqua nel fondo della vasca dando un leggero flusso ascensionale dal fondo verso l'acquario. Mi par di ricordare si chiamassero "rifluitori di fondo" ed impedivano la formazione di zone anossiche ed erano ritenuti benefici per le piante. Ho adesso trovato che se ne parla qui:
http://acquariofilia.sbinternet.it/v...6ae0873ef043a2