Come hanno giustamente riportato ik2vov e dacasei la relazione non è lineare e dipende dalla composizione di sali/metalli disciolti e quindi forse non è neanche il caso di intestardirci troppo su questo aspetto.
L'obiettivo (almeno il mio) è di capire quale sia lo strumento giusto e come interpretare i dati che fornisce. Quindi con riferimento al conduttivimetro (mi riferisco a strumenti portatili e accessibili nel prezzo non a sonde professionali):
° parliamo di scala bassa o alta ma quali sono i limiti di riferimento utili e quali i vantaggi/svantaggi concreti, ossia se devo valutare la qualità dell'acqua di osmosi andrò a fare delle valutazioni su una scala tendenzialmente bassa (pochi µs) se voglio valutare la conducibilità in vasca avrò bisogno di una scala alta (50-55 ms). Fra gli strumenti tester portatili non ho trovato articoli con una scala così vasta (0µs - 100ms) per cui credo che ci si debba limitare a una delle due funzioni: prendiamo la purezza dell'acqua d'osmosi, fra uno strumento che ha scala fino a 99,9µs con risoluzione 0,1 e uno che arriva a 1999 o 3999µs con risoluzione pari a 1 quale può dirsi più idoneo?Ci interessa fare valutazioni sopra i 100µs? O ci dice solo di quanto è "impura" la ns. acqua quando il ns. obiettivo è quello di avere valori sotto, ipotesi, i 20µs?
° Quali debbono essere i parametri corretti di utilizzo, ossia quale valore di conducibilità rappresenta il limite superiore per definire un'acqua d'osmosi "pura" per un acquario di barriera? Quanti µs? E a quale livello bisogna considerare la manutenzione dell'impianto in quanto l'acqua prodotta non è più OK?
Scusate ma non ho conoscenze di base in questo campo e sto cercando di avere delle conferme anche banali ma che mi permettano di fare la giusta scelta dello strumento e il corretto utilizzo, perchè non conoscendo i parametri di valutazione di un valore non vale nulla.
Ciao Luca
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