Mi permetto di suggerirti la maturazione standard: misura il picco di NO2 e aspetta che passi, evitando gli attivatori (non servono e rendono il picco meno misurabile).
Te lo dico per il semplice fatto che alcuni, usando gli attivatori, hanno inserito i pesci da subito senza apparenti problemi, ma la maggior parte se li ritrova invece a galla intossicati (la sezione "malattie" e "primo acquario" offrono un esempio lampante).
Altra opzione: aspetta un mesetto e vai sul sicuro (in pochi lt il picco tende spesso ad essere più intenso). Se l'attesa è troppo lunga vai di test NO2, misura e aspetta il picco (tipicamente tra la seconda e terza settimana, ma è molto variabile: può essere alla prima, può essere alla quarta). Appena gli NO2 tornano a 0 sei tranquillo (aumenta lentamente il carico organico di volta in volta, a maggior ragione in litraggi così piccoli).
Un pizzico di mangime in acqua velocizza la maturazione e rende il picco intenso (e facilmente misurabile).
Ti sconsiglio caldamente la maturazione "breve" consigliata (purtroppo) dall'etichetta dell'attivatore e da molti negozianti.
L'anubias marcisce se il rizoma è interrato: assicurati che sia fuori.
I led: puoi fornire altre informazioni? (spettro di emissione, potenza, ecc.). Tienici informati sulla comparsa di alghe e sulla crescita delle piante (aggiungerei qualche pianta a crescita rapida per evitare concentrazioni elevate di nitrati e fosfati, l'anubias da sola fa pochino, al limite delle piante galleggianti).
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Originariamente inviata da ROCCO988
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il filtro dell'askoll fluval chi è davvero piccolo, contiene poco materiale filtrante...che ne dite? il tempo di maturazione può dipendere da questo?
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Non credo, non in maniera preponderante almeno. La colonia batterica crescerà con i suoi tempi in funzione delle sostanze azotate disponibili (ammoniaca prima e nitriti poi). La velocità di maturazione è, in genere, il parametro meno importante in un filtro (dopo max un mese il problema non si pone più). Molto meglio considerare la portata oraria della pompa, la superficie filtrante, la facilità di "intasamento", la tendenza ad ospitare, col tempo, batteri riducenti (che chiudono il ciclo dell'azoto generando azoto gassoso dai nitrati), ecc.
Personalmente non conosco il filtro in questione, per cui non saprei darti un parere più specifico.