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Tecnica e allestimento Nanoreef Per parlare della tecnica, dell’allestimento, della chimica e di quanto non contemplato nelle altre sezioni inerente ai Nanoreef.

 
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Vecchio 25-11-2005, 17:04   #11
edvitto
Ciclide
 
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In chimica, nulla si crea, e nulla si distrugge; tutto si trasforma...
Ergo, se inizialmente in vasca ci sono 10mg di Azoto (N), elemento fondamentale nella sintesi del DNA, dell'RNA e delle proteine, vuol dire che, ad ambiente chiuso (escludendo per ora il problema dell'azoto gassoso), ci saranno sempre composti azotati, sotto forma di cellule viventi, di proteine libere in vasca, di ammoniaca, di ammonio, di nitriti, e di nitrati.
Durante il periodo di maturazione, lo scopo è:
1. di sviluppare una adeguata popolazione batterica in grado di trasformare rapidamente i composti azotati tossici, residuo del metabolismo degli esseri viventi,(NH3, NO2) in composti non tossici (NO3, meglio, meno tossici...)
2. di sviluppare un ecosistema sostenibile, nel quale le alghe svolgono un ruolo fondamentale perchè: generano ossigeno e trasformazioni di base tramite la fotosintesi, assorbono composti azotati, sono il primo e fondamentale tassello della catena alimentare
Detto questo, non tutte le vasche evolvono in maniera uguale; certo è che il ruolo delle alghe è esattamente questo, tant'è che esistono, e per certi periodi sono andati di moda, i filtri ad alghe, e noi coltiviamo alghe nei refugi, e se ci pensi, è esattamente il ruolo che svolgono le piante negli acquari dolci, dei quali costituiscono il primo e fondamentale filtro.
Cioè, se hai alghe in vasca e nitrati a 0, significa che non sono presenti nitrati in vasca, ma l'azoto è però presente nei composti azotati di cui sono costituite le alghe stesse e tutti gli esseri viventi...
In ogni caso, alghe in vasca ce ne devono essere sempre, siano esse microalghe, macroalghe, alghe calcaree, zooantexelle, fitoplancotn... una vasca che ne sia del tutto priva, non è certamente un ambiente biologicamente sostenibile...
Il problema è che da un punto di vista acquariofilo preferiamo un tipo di alghe ad un altro... tutto qua.
Nella maturazione, facciamo in modo che l'acquario si adatti alle sue proprie condizioni iniziali, sviluppando tutta la flora e la fauna necessaria al corretto compimento dei cicli biologici fondamentali, in maniera tale che le piccole, nota, piccole, variazioni indotte dai cambi d'acqua, del metabilosmo degli animali, dalle variazioni ambientali, siano assorbite senza sconvolgere il piccolo ecosistema riprodotto; ed in questo le alghe, quali che siano svolgono un ruolo essenziale.
Esistono vasce che maturano senza alghe infestanti, mostrando da subito lo sviluppo di alghe calcaree... esistono, però in esse ci sono le calcaree... dubiterei di acquari del tutto privi di alghe...
Il ciclo del fosforo è molto simile, solo che per il fosforo non esiste una fase gassosa, per cui tutto il fosforo introdotto in vasca vi resta, sia libero in forma di PO4, o imprigionato nelle molecole degli esseri viventi, o depositato sul fondo di sabbia; l'unico modo per estrarlo, come è noto a tutti, è l'uso delle resine, o la coltivazione di caulerpa, con la sua relativa potatura; quando potiamo un'alga, infatti, asportiamo i nutrienti di cui essa è composta. Si noti anche qua, comunque, che una vasca totalmente (e intendo proprio totalmente...) priva di fosfati, non avrebbe i composti necessari per permettere la crescita delle zooantexelle, e dunque dei coralli; il problema è qui nella concentrazione, ma la cosa si fa moooltlo più complessa.

Voglio però specificare che non sono un biologo, e gradirei, qualora abbia commesso degli errori, o fornito informazioni inesatte, di essere corretto... così che possa anche io correggermi...
edvitto non è in linea   Rispondi quotando
 

Tag
alghe , maturazione , nano

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