Ci sarà sempre chi metterà 2 pagliacci e 1 anemone in 25Lt con filtro a canolicchi, chi metterà una tridacna sotto T8 da 11W, 3 acanturidi in 180Lt ecc...
Per noi che siamo, chi più chi meno, passati tutti da certi errori viene naturale dire informati prima, leggi libri, leggi internet: è una questione di sete di cultura, nulla più.
Gli errori commessi da molti acquariofili all'inizio non sono il frutto di sadismo o di onniscenza, ma semplicemente di ignoranza e superficialità; ma questo è un male del nostro tempo.
Sperimentare è nella natura umana, e senza non saremmo dove siamo ora.
Certo, la sperimentazione di alcuni come rovero, alexalbe, aster, gilberto è un po' diversa da quella di un neofita, ma sempre sperimentazione è.
Quello che infastidisce è l'arroganza (intellettuale) con cui un neofita alle prime armi pretende di contraddire ciò che è già consolidato da tempo: ma anche qui forse è un bene, se Copernico non avesse dissacrato Tolomeo, staremmo ancora a pensare che la terra è piatta.
Quando si ha a che fare con delle vite animali, sarebbe auspicabile approcciare con umiltà e non con onniscenza.
Vogliamo un'acquariofilia migliore: i guru dovrebbero cerca di avvicinare il più possibile i neofiti e questi ultimi dovrebbero cercare di ascoltare chi gli errori li ha già commessi.
Siringare un aiptasia è come giocare a essere Dio? Non credo, è semplicemente una selezione di ciò che vogliamo e ciò che non vogliamo nelle nostre vasche, dove, essendo biotopi chiusi, non esiste quella naturale e la competizione fra le specie è limitata.
FIAT
