goberjak, nessuno sta mettendo in dubbio il punto in cui sei arrivato tu.
Ma non ho ancora capito il motivo per il quale ti ostini a promuovere il tenere pesci a valori non ideali.
Per quanto riguarda i valori che hai visto delle mie vasche, come puoi vedere non sono una che "parla parla" e poi non applica quello che sostiene. Per me è fortemente sbagliato tenere i pesci a valori non adatti a loro, non riscontrabili in natura.. e non sono solita fare cose che considero sbagliate.
Per l'altezza della vasca, nella zona di nuoto ho un altezza netta di 42 cm, gli Scalari raggiungono al massimo i 20 cm ( se hai fonti dove si parla di 25 cm, ti sarei grata se mi indirizzassi per leggere questa informazione perchè mi interessa molto ); quindi hanno al netto circa 22 cm per "salire e scendere".
Ma in parte ti do ragione: avvolte quelle due "bistecche" le vedo davvero ristrette in quella vasca, anche se la dimensioni minima di vasca per una coppia di Scalari è generalmente attestata in una misura che va dai 100/120 litri ai 150.. Se potessi scegliere in questo momento probabilmente prenderei qualcosa di più grande..
Per quanto riguarda invece il nesso tra sopravvivenza e riproduzione, non sono affatto d'accordo: alcuni pesci, come appunto i Pioecelidi, hanno un'alta resistenza a condizioni del tutto inadeguate a loro, continuando anche a riprodursi.
Ma io mi chiedo: è vero, hanno un'alta resistenza, ma per quale assurdo motivo li si deve mettere in condizioni non adeguate a loro?
Patrick Egger, potresti spiegare il tuo intervento, non mi è chiaro..
MarcoAIK72, eh si come ti ho detto l'altra volta in sezione killi si respira un'aria decisamente più "professional" e meno hobbistica.. E la cosa, come ti ho detto, mi aggrada davvero.. E poi non c'è bisogno che mi chiami "di là" come sai la mia storai killiofila inizierà a (relativamente) breve.. Giusto giusto il tempo necessario a far svolgere correttamente la diapausa!
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L'acquario non è un bel quadro da osservare, è il mezzo attraverso cui poter osservare e studiare la natura acquatica.
Non deve rispondere al desiderio di appagare il proprio egoistico gusto estetico, ma alle esigenze della specie allevata.
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