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Altri Ciclidi delle americhe Per parlare di tutto quanto concerne i Ciclidi delle americhe. Le esigenze, la riproduzione, la compatibilità, l’habitat, ecc.

 
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Vecchio 01-03-2012, 12:45   #1
davide.lupini
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Guianacara sp. ed esperienza di riproduzione di Guianacara Owroewefi

Vorrei partire con una piccola critica: sto notando sempre di più un’ attenzione da parte di molti acquariofili, neofiti e non, all’aspetto estetico di un determinato pesce favorendo gli esemplari “show”, i colori sgargianti/elettrici, i gold, i pinne velo, i baloon, gli ibridi e quant’altro, perdendo così di vista gli aspetti, che a mio parere, sono più importanti in questo hobby, come i comportamenti sociali, la riproduzione, le cure parentali ecc… Molto spesso il pesce più sbiadito risulta avere comportamenti sociali/riproduttivi che il più colorato pesce di selezione nemmeno ha o sa di aver avuto.
Il mio consiglio è quello di non limitare le vostre scelte al solo aspetto estetico (o perché ha un colore che fa pandant con la tappezzeria di casa vostra), informatevi sempre su cosa state acquistando: magari è proprio il pesce più insignificante quello che vi darà le maggiori soddisfazioni come acquariofili.
E’ questo il caso dei guianacara, una specie (ahimé) non troppo commercializzata (in Italia) che è a pieno diritto nella mia personale top-ten di pesci “sbiaditi”.
Mi sono appassionato a questa specie all’incirca un anno fa, cercando informazioni sulla fauna della Guyana, rimanendo colpito dalle entusiastiche descrizioni di diversi siti esteri sul loro comportamento e sull’indomita cura della prole e devo dire che non ne sono rimasto per nulla deluso.

Regno: Animalia
Phylum: Chordata
Classe: Actinopterygii
Ordine: Perciformes
Famiglia: Cichlidae
Sottofamiglia: Geophaginae
Genere: Guianacara
Kullander & Nijssen, 1989

Attualmente ci sono sette specie descritte di Guianacara:

Guianacara cuyunii (López-Fernández, Baechle & Kullander, 2006)
Guianacara dacrya (Arbour & López-Fernández, 2011)
Guianacara geayi (Pellegrin, 1902)
Guianacara oelemariensis (Kullander & Nijssen, 1989)
Guianacara owroewefi (Kullander & Nijssen, 1989)
Guianacara sphenozona (Kullander & Nijssen, 1989)
Guianacara stergiosi (López-Fernández, Baechle & Kullander, 2006)



In Italia le specie più facili da reperire sul mercato sono Guianacara owroewefi, precisamente la popolazione del “Crique Grand Loussat” nella regione della Cayenna (capoluogo della Guyana francese) e Guianacara geayi “Oyapock”, provenienti dalla regione di Saint-Georges-de-l'Oyapock.

Distribuzione

Il genere guianacara è endemico del sud america in particolare del venezuela, guyana, suriname e guyana francese.

Habitat

Acque con corrente medio debole con fondi sabbiosi o sassosi (a seconda delle specie) con rami e foglie sommerse, ne deriva un acqua fortemente ambrata per la presenza di tannini e acidi umici disciolti.

Foto habitat



foto di Fabien Naneix (tutti i diritti riservati)



foto di Fabien Naneix (tutti i diritti riservati)



foto di Fabien Naneix (tutti i diritti riservati)



foto di Fabien Naneix (tutti i diritti riservati)

Video habitat

http://www.youtube.com/watch?v=teYjF...eature=related

http://www.youtube.com/watch?v=XDLByjoxmGk

http://www.youtube.com/watch?v=IJ9LIFWFHAs


Dimensione massima raggiunta

Guianacara cuyunii 7/8cm
Guianacara dacrya 12cm
Guianacara geayi 8/8,5cm
Guianacara oelemariensis 7/8cm
Guianacara owroewefi 9/10cm
Guianacara sphenozona 8,5cm
Guianacara stergiosi 7,5/8cm

le dimensioni sono tratte da fishbase e relative ad esemplari di cattura, in acquario le dimensioni possono essere maggiori.

Dimensione minima vasca

Una coppia può essere ospitata in una vasca di 180/200lt di dimensione 100/90x40x50cm, per la convivenza con altri ciclidi oppure di due coppie è consigliato un litraggio superiore.

Arredamento vasca

Il substrato ideale è sabbia sugar size che garantisce loro di scavare senza procurarsi ferite alla bocca e alle branchie, come arredamento possono essere inseriti sassi e pietre che saranno utilizzate come tane, riparo e substrato di deposizione, in alternativa vanno bene anche dei vasi di coccio.
I Guianacara in natura vivono in colonie e sono dei cave spawner monogami che depongono in tane scavate nel substrato. Nel periodo della riproduzione l’attività di scavo aumenta notevolmente, per questo molte piante con apparato radicale poco sviluppato sono da escludere (scordatevi i “pratini”), ottime sono le grosse echinodorus, nymphaea sp. epifite da legare a sassi e tronchi come anubias, microsorum sp. bolbitis.
Sono pesci abbastanza timidi è quindi buona regola avere un illuminazione smorzata, magari mediante l’uso di torba oppure tramite piante galleggianti, tronchi e radici che creino zone d’ombra.

Temperatura

24/28°.

Valori di ph

6/7.0.

Valori di kh

<8.

Alimentazione

Sono piuttosto rustici e per nulla schizzinosi è importante però alimentarli con una buona varietà di mangimi secchi (granulare e scaglie), surgelato (artemia, mysis, chironomus, krill ecc…) vivo (vermi, dafnie, artemie ecc…), gradiscono anche vegetali quali zucchine e spinaci.

Compatibilità

Il livello di aggressività extraspecifico non è dei più elevati questo si accentua nel periodo riproduttivo poiché diventando territoriali e aggressivi, riescono a difendere agevolmente la zona di cova e la prole anche in presenza di pesci di taglia maggiori come ad es. heros e geophagus .
Il livello di aggressività intraspecifico è invece piuttosto elevato, per mantenere due coppie sono necessarie vasche di minimo 300lt e 120cm di lunghezza. Possono convivere agevolmente con ciclidi pacifici di grosse dimensioni , ciclidi nani, loricaridi e caracidi a patto di garantire un adeguato spazio di manovra per le varie specie.

Dimorfismo sessuale

Risulta poco evidente, i maschi sono leggermente più grossi con pinne più sviluppate e con una colorazione più accentuata, nelle femmine nel periodo riproduttivo si intensifica la maschera nera attorno alla bocca, nel sottogola così come la bande che attraversa il corpo e l’occhio.

Allevamento e riproduzione

L’allevamento è piuttosto semplice, così come la riproduzione, l’ideale è partire da un gruppo di giovani esemplari (5/6) da cui isolare la coppia.
Questa ben presto si isolerà dal gruppo iniziando a scavare attorno a sassi, legni o quant’altro con buche di 20/30cm di diametro. Il corteggiamento si svolge con rapidi inseguimenti, danze amorose fianco a fianco con sussulti e scatti.
La deposizione avverrà poco tempo dopo, le uova vengono deposte in luoghi scuri di solito circa 50/80 (il numero dipende dalla dimensione della femmina) in file ordinate, il maschio segue immediatamente la deposizione della femmina fecondandole.
Particolare di questa specie è che le uova, a differenza di molti altri ciclidi, non hanno il classico colore ambra/marrone ma sono di colore verde.
Dopo circa 72h le uova si schiuderanno e le larve rimarranno protette all’interno della tana, i piccoli dopo 5/6gg finiranno il sacco vitellino e saranno pronti per essere portati fuori dalla tana dai genitori e potranno essere alimentati con naupli di artemia.
Non è raro che i genitori spostino le uova in luoghi più riparati in caso che queste siano a rischio predazione.
La cura della prole durerà per diverse settimane fino a che i piccoli non saranno autosufficienti, durante questo periodo la madre sosta sopra la nuvola di avannotti mentre il padre difende il territorio da eventuali predatori.

Alcuni video sulle cure parentali:

http://www.youtube.com/watch?v=b33FBEaUDhU

http://www.youtube.com/watch?v=JWeWDn2OQdQ

http://www.youtube.com/watch?v=liSfi...watch_response

http://www.youtube.com/watch?v=KKRgF35UxRY

http://www.youtube.com/watch?v=zntl1...eature=related


La mia esperienza con i Guianacara owroewefi “Grand Loussat”

Attualmente ho in vasca un trio di Guianacara owroewefi f1 acquistati lo scorso ottobre dal buon Alessandro (AlessandroBo) 1m di circa 10cm e 2f di circa 9 e 11cm.
La loro l’attuale dimora è la mia vasca principale (197x59x61h) che dividono con 2 coppie di heros efasciatus f1 (una è in attesa di una nuova casa) e da un gruppetto di geophagus sp. aff. Altifrons “alenquer” f1 di 10/11cm.
Ho potuto constatare come il trio non sia la configurazione ideale, meglio avere una o due coppie, infatti il maschio, nonostante la specie sia monogama, tende a ragionare con il 2° cervello (quello che sta in basso ;)) abbandonando prole e consorte per correre dietro la 2° femmina.
La madre si ritrova quindi impegnata su più fronti: difendere da sola la figliolanza, far tornare la ragione al padre fedifrago e scacciare la rovinafamiglie a suon di mazzate.



La vasca com’era al 07/01/12 (ora è un po’ diversa a breve posterò foto aggiornate)

La convivenza in questi mesi è risultata pacifica fino al periodo riproduttivo e nascita delle larve, quando la coppia di guianacara ha preso possesso del lato sx della vasca difendendo un’area di circa 60/70cmq. Come detto poc’anzi la riproduzione è piuttosto semplice, in vasca ho valori per nulla estremi ph 6.6/6.7 t°27/28 kh3/4 gh6/8 cond 280/300µS, con questi valori da 70/80 uova deposte c’è stata una schiusa del 60%. Durante il giorno i genitori stazionano sopra la nuvola di avannotti che è libera di pascolare attorno alla tana scacciando eventuali predatori e muovendo a scatti le pinne pelviche in segno di minaccia.
Prima che le luci si spengano i genitori (di solito è la madre) li riaccompagnano all’interno della tana per passare li la notte.
I piccoli sono alimentati con naupli di artemia 3 volte al giorno per quanto mi è possibile.


Alcune foto dei genitori a difesa delle uova







Foto genitori e piccoli al 1° giorno di nuoto









Foto genitori e piccoli al 7° giorno di nuoto









in serata posto le immagini dei piccoli al 10° giorno di nuoto -28

Ultima modifica di davide.lupini; 01-03-2012 alle ore 13:01.
davide.lupini non è in linea   Rispondi quotando
 

Tag
esperienza , guianacara , owroewefi , riproduzione

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