A questo punto devo iniziare a pensare alle modifiche da apportare sul dosaggio della prossima bottiglia, perchè vorrei ottenere:
1 che la bottiglia non andasse troppo sotto pressione.
2 che comunque eroghi co2 ma non in maniera incontrollata da far salire le concentrazioni alle stelle.
3 che possa erogare la co2 senza dover tenere la rotellina quasi tutta chiusa.
Però mi sta sorgendo un dubbio!
Fino a ieri erogavo pressocchè la stessa quantità di co2 dalla bombola e me ne accorgo semplicemente guardando la massa di microbolle in uscita dal diffusore (non stranitevi chi usa un micronizzatore riesce a vedere ad occhio nudo quando stai abbassando o alzando la mandata di co2) eppure mi mantenevo sempre con un PH a 7.2
Quando appena gli cambio la fonte (bombola con bottiglia fai da te) e nonostante la massa di microbolle in uscita dal diffusore sia pressochè identica, ma mi ritrovo con un PH al di sotto del 7 sicuramente.
Ma non è che la qualità di co2 prodotta dai lieviti abbia un potere acidificante superiore nonchè un assimililabilità in acqua superiore a quella delle comunissime bombole?
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Se Dovessi rinascere sotto forma di vita diversada quella umana, mi piacerebbe essere un pesce in una vasca di T.Amano.
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