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Originariamente inviata da Grafic
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condormannaro, ti dico, sicuramente sei piu ferrato di me per quanto riguarda le specifiche legali ma ti assicuro che non ho mai comprato un iguana senza che il negoziante mi rilasciasse il relativo cites, stesso discorso per phyton regius, boa e compagnia bella.
altri rettili invece come la pogona vitticeps vengono tranquillamente venduti senza documento perche la legge non lo prevede.
ora, non so dirti ne che articolo dichiari questo ne tantomeno saprei dove controllare...
quello che so è che tra negozi e fiere in questi 5 anni questa è la mia esperienza...
tutto qua
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Quanto ci scrivi è normale.
Cercherò di spiegarlo, riportando i dati legali e fornendo una mia interpretazione.
Come ho scritto più volte, la normativa che rende operativa la Convenzione di Washinghton in Italia, sembra avere in mente solo il mondo dei rettili e dei mammiferi, e non delle altre classi.
La disciplina sui registri, emanata nel 2001 e 2002 con appositi decreti ministeriali, sembra ampiamente dimostrarlo.
I coralli sono animali che mal si adeguano ai rigidi schematismi applicabili ai rettili o ai mammiferi. I rettili ed i mammiferi non si possono taleare, e si possono riprodurre solo sessualmente.
I coralli sono altra cosa, e la differenza non viene quasi affrontata dalla normativa.
Il fatto che per un iguana o un boa, il venditore ti fornisse un documento, è normale e per fortuna molto diffuso nel settore rettili. In realtà tu in mano non hai mai avuto un Cites. Tu al massimo avrai avuto una dichiarazione del venditore ai fini Cites, cioè un pezzo di carta, da lui firmato, che riportava un numero di riferimento Cites, che è il numero del documento con cui quell'animale era stato regolarmente importato.
Nel campo dei coralli, giusto o sbagliato che sia, i negozianti sono meno attenti alla questione. Questo è un fatto.
Raramente ti forniscono tale dichiarazione. Che lo facciano perchè il settore si presta meno ai rigidi schematismi di cui sopra, o che lo facciano per altre ragioni, non è mio compito chiarirlo.
Per fortuna, dal punto di vista di noi appassionati, non mi risulta alcuna norma che imponga l'obbligo, quando compro un'acropora in un negozio, di farmi rilasciare una specifica dichiarazione.
Sono certamente tenuto a dimostrare la provenienza dell'animale, cosa che posso fare, con ogni probabilità, anche attraverso un documento fiscale o di altra natura, o addirittura, in un ipotetico procedimento, attraverso la testimonianza.
L'importante è dimostrare di aver acquistato presso un rivenditore autorizzato, e che è l'Amministrazione a dover controllare, non io.
Purtroppo la normativa è quello che è: mal scritta e probabilmente mal pensata.
Però è questa.
Siccome si presta ai piccoli abusi dell'autorità, e alle piccole furbate della gente, io suggerisco di tutelarsi da eventuali problemi, dai quali si uscirebbe comunque vittoriosi, attraverso una condotta scrupolosa.
Questa consiste nel richiedere ai negozianti una dichiarazione ai fini Cites che, seppur non dovuta, è comunque molto comodo avere, a fronte di eventuali controlli. In caso sia impossibile, è buona cosa tenere gli scontrini con sopra riportato il nome del genere o della specie dell'animale acquistato.
A presto