Dopo aver ampiamente discusso , sul post precedente , il tema potenza/resa perché non fare anche qualche considerazione anche sul discorso colore?
Propongo una discussione sul tema della temperatura di colore per sfatare il mito, puramente commerciale, di chi ci vende luci a 15/20000 kelvin, partendo da qualche doverosa premessa sulle basi della fisica.
Che cosa è un kelvin :
E’ un’unità di misura della temperatura (calore non colore!), in uso da poco (1954), definita come 1/273,16 della temperatura termodinamica del punto triplo dell'acqua. In pratica corrisponde a

3,15 gradi Celsius, universalmente adottato come “zero assoluto”.
Ritornando a noi, visto le grandezze di decine di migliaia di cui parliamo (15/20 k) mi permetto di considerare come equivalenti i keilvin ai gradi centigradi.
Che cosa è la temperatura di colore:
E’ il colore emesso da un corpo nero a una determinata temperatura.
Alcuni esempi:
Sotto i mille gradi = nero (non sono incandescenti)
La fiamma di una lampadina = circa 1800/2000 gradi == colore giallastro
Un arco Xeon = 5/6000 gradi == colore bianco
……
Tornando alle nostre taniche:
Si fa un gran parlare delle differenza tra 10/14/20 kelvin ……. Ragazzi, ma di che cosa stiamo parlando?
1) Oltre gli 8/9000 kelvin l’occhio umano non distingue più nulla e ammesso di trovare sulla terra un corpo a decine di miglia di gradi le cellule dell’occhio verrebbe immediatamente distrutto dai vari raggi UV, X, gamma, ecc….
2) Sulla terra non è facilissimo trovare un corpo a 20000 gradi centigradi, guardarlo e confrontarlo con la luce delle nostre taniche per dire “secondo me non sono 20 ma 15000 gradi”
3) Ammesso che ci sia qualcuno che stato a guardare una scissione nucleare per confrontare il colore generato con quelle delle nostre luci, il kelvin NON è una unità di misura di un colore ma della “temperatura” dei colore ….. e non è la stessa cosa!
4) Quello che interessa a noi è lo spettro di colore irradiato (che si deve avvicinare a quello del sole per il benessere degli animali) e la dominante che è quanto il nostro cervello interpreta come risultante dei tre colori base RGB:
a. Nel primo caso lo spettro emesso deve essere rappresentato da un grafico con la lunghezza d’onda e l’intensità, alcuni produttori seri di lampade per acuariologia lo fanno …tipo questo http://www.goreef.com/images/D/ATI_T...pectrum-02.jpg
b. Nel secondo caso si riporta la dominante sullo spazio colore CIE 1931 , tipo questo http://it.wikipedia.org/wiki/File:Cie.gif piuttosto che altri standard registrati
Conclusione
Non voglio mettere in dubbio che ci siano delle luci più o meno tendenti all’azzurro, sia chiaro, ma quando i nostri fornitori di LED e luci varie indicano un emissione a 20000 kelvin, non dico che sia un eresia della fisica, ma certamente non sono stati in grado di misurarli.
L’utilizzo dei kelvin come indicatore del colore delle lambade è nato dalle aziende che producono lampadine per rappresentare in modo semplice e alla portata di tutti metriche molto complesse. In pratica in commercio ti dicono che sono a 6000 o a 3000 tanto per far capire che una è bianca (vicina al solo) e l’altra è giallina (vicina a fuoco). Nessuno al di fuori dell’acquafilia usa i kelvin per rappresentare valori superiori a 8/9000.
Personalmente non credo agli oroscopi

…. e di conseguenza non credo nemmeno a chi mi vorrebbe vendere LED da 20000 o da 14000 kelvin senza darmi nemmeno uno straccio di elementi scientifici a supporto.
Non voglio con questo post fare il saputello presuntuoso (mi occupo di tutt’altro nella vita) , ma ragazzi !…… non vi viene il dubbio che questi qui ci stanno a pigliare per il c…. ? Che ci dicano semplicemente quello che ci piace sentirci dire?
…nella migliore delle ipotesi (buona fede) usano un metro per misurare un peso
“Last but not least” : con un adeguato mix di led bianchi (anche non binchissimi) e blu vi fate la dominante azzurra che il vostro occhio preferisce (non tutti gli occhi percepiscono il colore nello stesso modo…..ve lo dice un daltonico)