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Originariamente inviata da Ciscus
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Devi considerare che ogni cosa nasce con un suo scopo.
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Ad esempio l'aceto. Io credevo servisse a condire l'insalata, ma un certo Ciscus ci fa l'Anidride Carbonica per l'acquario...
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Soluzioni alternative piantate in aria dal niente, per me, sono solo un rischio per l'integrità fisica. Dico dal niente perchè NON basta il test che fa l'amico in giardino.
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Si, invece.
In qualsiasi campo, il rischio viene calcolato con una semplice moltiplicazione.
[Probabilità che l'evento accada] x [Gravità del danno prodotto,
se accade]
Per questo motivo, i coefficenti di sicurezza di una diga sono molto più alti di quelli di un condominio: data la maggiore gravità dell'eventuale danno, bisogna ridurne la probabilità, per tenere in equilibrio la formula.
Se cede un contenitore con tre o quattro litri di acqua zuccherata, il danno prodotto è insignificante: una pozzanghera sul pavimento, ovvero un secchio, uno straccio e un quarto d'ora di lavoro.
Quindi è più che sufficiente "il test che fa l'amico in giardino".
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Quote:
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Quando un contenitore viene certificato come IDONEO al riempimento con gas a derminate pressioni, significa che si è analizzato diversi aspetti quali caratteristiche chimiche/meccaniche, l'ambiente in cui può lavorare il contenitore, gli urti che esso può sopportare senza raggiungere uno stato di crisi.
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Stai parlando di Metano? Di GPL? Di Nitroglicerina? Di scorie radioattive?
Non certo di acqua e zucchero...
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Quote:
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NON ultimo una serie di TESTS ai quali viene sottoposto il contenitore con un valore di X volte superiore a quello per il quale è stato approvato (Si chiama "fattore di sicurezza").
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Le normali bombole, per impianti commerciali, contengono CO2 in forma liquida, 80 atmosfere di pressione.
E' vero che sono di Ferro, ma siamo su valori 10 volte superiori a quelli dei lieviti, e soprattutto ci dobbiamo aggiungere quanto già detto sul calcolo del rischio: in caso di cedimento, il danno sarebbe ben più grave.
Se applicassimo i tuoi criteri all'Aquili e all'Askoll, ci vorrebbe un bunker della linea Maginot per alloggiare l'impianto.
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Non adottando un contenitore STUDIATO APPOSITAMENTE per sostenere pressioni elevate riponete al CASO ogni risultato. E fino a quando giocate con la plastica.. vi va anche bene.
Quando co mettete di mezzo il vetro è un'altra cosa.
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Quel vetro non può cedere da solo, perché la gabbietta del tappo è molto più cedevole.
Un eccesso di pressione farebbe semplicemente sfiatare la guarnizione.
Oltre ad averlo già scritto
qui, mi è successo di nuovo proprio ieri, con l'altra damigiana, in seguito ad un intasamento del contabolle.
Per quanto riguarda gli urti accidentali, ti invito a leggere l'appendice in fondo all'articolo.
Vengono proposte diverse soluzioni, ognuna delle quali sarebbe sufficiente anche da sola a proteggere il vetro. Tuttavia, sottolineo come si possano usare in sovrapposizione.
Gli accorgimenti descritti sono adatti anche a proteggere da un cedimento spontaneo, nel caso avessimo comprato una damigiana difettosa.
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Lo scotch ed il nylon/chellophan/millebolle ci mettono meno di 1/10 di secondo a sventrarsi in due quando partono le schegge.
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Ma ci metti il lievito o il tritolo? No, aspetta... non rispondere...
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Mettereste una mina inesplosa della seconda guerra mondiale in salotto.. a fianco al cavalluccio a dondolo del vostro pupo?
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Ok, la domanda precedente era superflua...
Dài, Ciscus...
stai esagerando un pochino...
