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Vorrei chiarire una volta per tutte se la pressione dell'acqua in ingresso nell'impianto d'osmosi influenza o no la qualità (non la quantità) dell'acqua prodotta in uscita. Cioè mettiamo che io abbia una pressione in ingresso di 2 bar e l'impianto sia fatto per andare minimo a 3 bar, avrò una qualità peggiore? Secondo me, pensando com'è fatto un impianto d'osmosi, diminuisce solo la quantità.
Chi mi spiega perchè dovrebbe diminuire anche la qualità come sento dire da alcuni?
Vorrei chiarire una volta per tutte se la pressione dell'acqua in ingresso nell'impianto d'osmosi influenza o no la qualità (non la quantità) dell'acqua prodotta in uscita. Cioè mettiamo che io abbia una pressione in ingresso di 2 bar e l'impianto sia fatto per andare minimo a 3 bar, avrò una qualità peggiore? Secondo me, pensando com'è fatto un impianto d'osmosi, diminuisce solo la quantità.
Chi mi spiega perchè dovrebbe diminuire anche la qualità come sento dire da alcuni?
Ciao bella domanda, l'osmosi inversa non é un processo spontaneo affinché avvenga c'è bisogno di un determinato valore di pressione....ora però non so qual'è questo valore ne se cambia da membrana a membrana....aspetto anche io chiarimenti
Esiste una pressione minima, sotto la quale, non si produce acqua in uscita, ed una massima, oltre la quale si danneggia la membrana. A 2 bar, produci comunque acqua di qualita', ma in quantita' inferiori rispetto i dati dichiarati.
Esiste una pressione minima, sotto la quale, non si produce acqua in uscita, ed una massima, oltre la quale si danneggia la membrana. A 2 bar, produci comunque acqua di qualita', ma in quantita' inferiori rispetto i dati dichiarati.
Quindi la pressione con la qualità non c'entra nulla? Ne produco di meno se ho pressione bassa, ma comunque della stessa qualità di quella che produrrei con pressione più alta?
Io ogni volta che cambio membrana chiedo al venditore la pressione corretta di esercizio o la cerco sul data sheet, normalmente sono progrpettate per lavorare correttamente in un determinato tante di pressione
Dallo schema si capisce che tutta l'acqua che riesce ad entrare nel tubo forato, attraversando i vari strati di membrana, è purificata. Se la pressione è bassa l'acqua non passa o ne passa poca, ma non capisco perchè dovrebbe essere di qualità peggiore. Anzi, se la pressione è troppo alta potrebbero passare anche altre molecole o ioni insieme all'acqua.
Io ho capito così.
E chi te l'ha detto che e' peggiore?
Ovviamente se la membrana non lavora nel range minimo di pressione, se e' una 75 galloni, magari ne produce 50,ma della stessa qualita'. Se invece la pressione e' davvero troppo poca, corri il rischio di non avere affatto acqua in uscita. Il problema sorge con pressioni elevate, li puoi avere acqua di pessima qualita' e danneggiamento della membrana. Le pompe booster ad esempio, vengono utilizzate in casi di bassa pressione o quando si vuole tirare al limite la produzione di acqua, ma tieni presente, che come ti ho gia' detto, la vita della membrana si abbassa drasticamente. Nella vecchia casa, facevo lavorare membrane d 100 galloni a 4,5 bar, vita media 2 anni, contro i 7 di media.
In primis il TDS, indipendentemente da tutto, in secondo luogo, non e' possibile ottenere un risultato peggiore a pressioni inferiori, in quanto, se si riesce a superare la "pressione osmotica", ed ottenere quindi, acqua in uscita, vuol dire che la pressione e' sufficiente a far permeabilizzare l'acqua demineralizzata, lungo tutti gli stadi. Il risultato sara' quindi identico, ma "lento". Cosa che non avviene con pressioni superiori, in quanto gli ultimi stadi di permeabilizzazione, oltre a danneggiarsi, lascierebbero passare alcuni sali. Piu' acqua si produce velocemente, minore sara' l'efficienza della membrana. Non a caso, le migliori membrane sono quelle da 50 galloni e le peggiori da 100.
Detto questo, per ragioni di resa, sicurezza e durata nel tempo, bisogna sempre rispettare i range di pressione dichiarati dai produttori.