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Bravo,hai messo la sacra famiglia in una tridacna il che secondo il mio punto di vista è illuminante.
Osservando la composizione nella sua interezza possiamo notare come l'artista abbia voluto rafforzare l'idea del mare come "culla della vita",osservando la splendida metafora che ci ha mostrato associando la conchiglia alla mangiatoia in cui,secondo la leggenda,era adagiato il figlio di Dio.
Possiamo notare come S.Giuseppe tenga in mano una lanterna, che sta a rappresentare il "contenitore" che riesce a confinare la potenza e la dirompenza del fuoco, come il mare contiene l'essenza dell'esistenza stessa, e ne cura le necessità per poi far si che esploda negli ambienti emersi (tale ultima idea è rappresentata dalla presenza degli animali alle spalle del Bambino).
La Vergine accovacciata invece, come ci mostra l'autore dell'opera, è la rappresentazione della madre terra accasciata dall'incuria dell'uomo avido ed egoista, ed il volto coperto della donna determina l'idea che l'uomo non vi presti attenzione e non voglia "conoscere" e "riconoscere" la natura che ci ha generato.
Nella parte anteriore,prima del cuore dell'opera, sono stati posizionati sette elementi, che simboleggiano i vizi capitali,i cinque centrali (accidia, ira, gola, invidia e lussuria) ed i due ai lati, il granchio e la conchiglia scolpiti dall'artista stesso su pietre preziose,(avarizia e superbia) sono di fronte all'opera principale, e ciò simboleggia un muro ideale innalzato da colui che osserva e che vive l'opera, muro edificato dall'ignoranza dell'uomo, che presta più attenzioni alle cose materiali e futili che a quelle realmente importanti,quali ad esempio il rispetto per il pianeta e la cura per la complessa catena che tiene in equilibrio tutte le forme di vita,compresa quella umana.
Infine i due coralli ai lati dell'opera sono la raffigurazione della morte prossima della natura che contorna l'essere umano, che continua a prolificare su un pianeta morente e che sarà presto privo di frutti per sfamare il Bambino dell'uomo,quindi le generazioni future.
Con la presentazione di quest'opera geniale e di spessore, l'artista si accinge ad aprire un proficuo anno di mostre che lo porteranno ad un inevitabile successo nel settore dell'arte.
Potete trovare l'opera alla galleria d'arte Forni in Milano dal 13 gennaio al 19 marzo.
In vendita per 1'000'000 euro.
Bravo,hai messo la sacra famiglia in una tridacna il che secondo il mio punto di vista è illuminante.
Osservando la composizione nella sua interezza possiamo notare come l'artista abbia voluto rafforzare l'idea del mare come "culla della vita",osservando la splendida metafora che ci ha mostrato associando la conchiglia alla mangiatoia in cui,secondo la leggenda,era adagiato il figlio di Dio.
Possiamo notare come S.Giuseppe tenga in mano una lanterna, che sta a rappresentare il "contenitore" che riesce a confinare la potenza e la dirompenza del fuoco, come il mare contiene l'essenza dell'esistenza stessa, e ne cura le necessità per poi far si che esploda negli ambienti emersi (tale ultima idea è rappresentata dalla presenza degli animali alle spalle del Bambino).
La Vergine accovacciata invece, come ci mostra l'autore dell'opera, è la rappresentazione della madre terra accasciata dall'incuria dell'uomo avido ed egoista, ed il volto coperto della donna determina l'idea che l'uomo non vi presti attenzione e non voglia "conoscere" e "riconoscere" la natura che ci ha generato.
Nella parte anteriore,prima del cuore dell'opera, sono stati posizionati sette elementi, che simboleggiano i vizi capitali,i cinque centrali (accidia, ira, gola, invidia e lussuria) ed i due ai lati, il granchio e la conchiglia scolpiti dall'artista stesso su pietre preziose,(avarizia e superbia) sono di fronte all'opera principale, e ciò simboleggia un muro ideale innalzato da colui che osserva e che vive l'opera, muro edificato dall'ignoranza dell'uomo, che presta più attenzioni alle cose materiali e futili che a quelle realmente importanti,quali ad esempio il rispetto per il pianeta e la cura per la complessa catena che tiene in equilibrio tutte le forme di vita,compresa quella umana.
Infine i due coralli ai lati dell'opera sono la raffigurazione della morte prossima della natura che contorna l'essere umano, che continua a prolificare su un pianeta morente e che sarà presto privo di frutti per sfamare il Bambino dell'uomo,quindi le generazioni future.
Con la presentazione di quest'opera geniale e di spessore, l'artista si accinge ad aprire un proficuo anno di mostre che lo porteranno ad un inevitabile successo nel settore dell'arte.
Potete trovare l'opera alla galleria d'arte Forni in Milano dal 13 gennaio al 19 marzo.
In vendita per 1'000'000 euro.
ammazza Hypa! i miei complimenti, l'ho letto e riletto con molto piacere, hai un modo di scrivere molto naturale e anche senza foto crei nella fantasia del lettore un'immagine a mio avviso molto realistica di ciò che commenti!
troppo bravo!
Ragazzi ora a parte gli scherzi, che certi critici inventino palesemente significati da attribuire a certe opere non c'è dubbio, in particolar modo a quelle d'arte moderna..(che personalmente non amo e non comprendo,e che reputo alla portata di tutti, a parte qualche caso.)
Per quanto riguarda il fatto che non ho un caxxo da fare..in realtà ho da fare un casino di cose, ma dopo le 21 mi fermo.. e poi devo distrarmi altrimenti divento un automa.
E in effetti se mi dedicassi ad altre cose invece che all'acquariofilia sarebbe sicuramente più redditizio,ma è più forte di me.
Comunque ora a parte tutte le caxxate che ho scritto inquinando il post di liferrari con cui mi scuso, il presepe fatto così è carino ed originale, bravo Luigi! Immagino quanto siano state contente le bimbe, di solito ai piccolini piace inventare, impiastre, costruire, ed in particolar modo giocare col papà e la mamma.