Hai indovinato con il bellissimo titolo, Yangadou.. i Megastore della tristezza......
Le tua riflessione è davvero indovinata, e adatta al clima prenatalizio
I megastore, non faccio nomi, ma sono più o meno tutti uguali, secondo me sono il simbolo di tutto quello che è stata l'acquariofilia dagli anni 80 ad adesso... (qualcosa sta cambiando, ma mooolto lentamente) il tentativo delle aziende di fare dell'hobby degli acquari una passione di massa... Così l'acquario è diventato "facile"... (ogni citazione è puramente voluta) basta solo accendere una spina e tutto funziona.. esistono prodotti che rendono l'acqua "pronta" ad accogliere i pesci dopo 24 ore.. biocondizionatori miracolosi che rendono in pochi secondi una tremenda acqua di rubinetto in acqua del Kalimantan... mangimi che "basta un pizzico" una volta al giorno e che non inquinano l'acqua...
Insomma, qualsiasi famiglia con il carrello che affolla i centri commerciali, può passare nel settore acquari (ogni centro commerciale che si rispetti ne ha uno) e tornare a casa con una vasca e tutto quello che serve per farla funzionare...
Questo è anche giusto, volendo.. ognuno ha il diritto di iniziare a coltivare il proprio Hobby... collezionare pipe, bottiglie di birra, dedicarsi all'equitazione.. e anche allestirsi un acquario... ma, secondo me allevare animali vivi comporta notevoli differenze che farsi una collezione di Dvd...
..voi direte... ma che scoperta!... certo..... ma sembra che l'"acquariofilia da centro commerciale" sia proprio questo.. In questi decenni si è voluto trasformare l'acquariofilia in un hobby "nazional-popolare", quindi non bisogna stupirsi più di tanto quando si vedono i pesci trattati come le noccioline sulle bancarelle.. d'altronde anche su AcquaPortal fioccano (termine oggi appropriato..

) post con scalari messi in 25 litri.. acquari da 60 litri "biotopo sudamericano" con una coppia di ramirezi e 25 cardinali.... oppure il "biotopo asiatico" con dentro una collezione di labirintidi (che ti fa rimpiangere la collezione di pipe) e qualche pangio buttato lì... oppure "l'acquario layout della domenica" tutto perfettino, con fondo in Akadama, un po' di piante... qualche caridina (oggi le caridine vanno come il pane..) e il bel gruppetto di rasbore per far colore "o per far risaltare la grandiosità delle rocce della vasca che così sembrano le montagne sacre di Kyoto".....
E' il "cerchio magico".... fin quando esisteranno acquariofili che non si informano, che non hanno la consapevolezza di acquistare esseri viventi dalle esigenze davvero molto diverse una con l'altra, che sono attratti dalle mode del momento, che non studiano le esigenze di una determinata specie (ma che poi leggono attentamente fino all'ultima parola le caratteristiche del proprio piano telefonico)... che vogliono un'acquariofilia "pulita, senza cibi surgelati o, vade retro, vivi.... che cercano l'accessorio più "fico" più utile, o meno costoso.... che cercano l'acquario dalla sabbia di un certo colore perchè più il ghiaino è chiaro più è bello..... che riprodurre pesci tropicali, mai e poi mai, perchè poi non so cosa cacchio farmene di avannotti..... che sono abbagliati dalle americanate tipo "Monsterfishkeepers" e si comprano un astronotus da mettere in un Mirabello che tanto mi hanno detto, ho letto sui libri che se lo prendo a 5 cm diventa al massimo 7cm....
....l'"acquariofilia da centro commerciale italiano" esisterà sempre.... ho detto italiano perchè mi è capitato di andare in grandi centri in Germania, come ad esempio "KolleZoo" a Stoccarda e lì è davvero diverso.... pesci in salute, di specie anche non facilmente reperibili (i soliti guppy, platy, ram, cory betta e xypho...) con personale qualificato e davvero competente..
io stesso avevo acquistato una coppia di betta pugnax e mi sono stati imbustati in sacchetti separati, con un biocondizionatore, ossigeno (!!!) e confezionati in sacchetti speciali, imbottiti e chiusi al buio per affrontare il viaggio... e il commesso che, capito che ero straniero, mi spiega IN INGLESE..le caratterisitiche di questa specie di betta....
...un altro pianeta.....
ciao a tutti!
Marco