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Tecnica e allestimento NanoreefPer parlare della tecnica, dell’allestimento, della chimica e di quanto non contemplato nelle altre sezioni inerente ai Nanoreef.
Sto per arrivare a 4 settimane di maturazione, e ora mi si pone il grande dilemma: quando la sabbia?
Premetto che:
1. intendo inserire un fondo di aragonite sugar di 1-2 cm
2. ho già fosfati a 1, e devo pensare a come toglierli
3. non posso accedere a sabbia già avviata
4. intendo inserire la sabbia perchè secondo molti autori è un substrato indispensabile alla formazione della microfauna, e in caso di aragonite aiuta a stabilizzare il ph, e che
5. è molto bella
a che punto della vita del nano è opportuno inserire il fondo?
Riassumendo quello che ho letto sui precedenti post (per dimostrare che ho già cercato, e per verificare cosa ho capito...), e limitando l'indagine ai fondi non DSB, sembra che opinione diffusa sia di inserire la sabbia (se proprio non se ne riesce a fare a meno...), in uno strato di pochi millimetri, con sola funzione decorativa, e di fare questo solamente dopo 3-4 mesi dall'avviamento.
Tuttavia, sia Knop (ma nel suo metodo del pilastro di barriera il fondo ha anche una funzione di filtraggio meccanico) che Rovero (parlando però di acquari in generale, e in presenza di skimmer) sottolineano la necessità del fondo, e il valore biologico di un fondo di anche soli 5-6 cm, sia come capitale di esercizio biologico che come substrato per lo sviluppo della microfauna. Knop, che parla di sabbia già rodata, lo inserisce subito, prima delle rocce, mentre Rovero consiglia di inserirlo durante la maturazione, suggerendo di effettuare un cambio compioso (anche il 50%) qualora siano presenti notevoli concentrazioni di nitrati e fosfati.
Assunto che il consiglio di inserirlo tra qualche mese è scontato, e di non farlo di 2 cm come vorrei (lo avete detto a molti, in altri post...) mi sapreste spiegare le ragioni per le quali avete maturato questa opinione, in palese contrasto con quanto riportato da altri autori?
Scusate il dubbio, ma consigliate sempre di leggere, e io più leggo più trovo opinioni diverse, e vorrei confrontare le vostre esperienze (io, non ne ho) per capire cosa fare.
Ribadisco che, avendo scelto di non inserirla subito, ti conviene aspettare almeno 3 mesi prima di mettere la sabbia in vasca.
Per rispondere a quanto da te detto:
Tutti concordiamo che la sabbia sia un substrato essenziale per l'insediamento di numerosi organismi importanti all'interno dell'ecosistema marino.
Strati di sabbia troppo sottili per essere un DSB e troppo alti per essere un BB portano tuttavia numerosi problemi. Sotto i 4/5 cm il fondo perde qualunque funzione denitrificante e, se più alto di 1 cm, mantiene, al contrario, la sua piena funzione nitrificante. Partendo da questo presupposto risulta, dunque, chiaro come fondi "ibridi" risultino pericolosi dal punto di vista dell'accumulo di nitrati in vasca. Sia i fondi DSB che quelli da 4/5 cm, inoltre, rilasciano con il tempo notevoli quantitativi di fosfati (per i primi si parla di anni per i secondi bisogna fare un po' più di attenzione...) capaci di mettere a rempentaglio la salute della vasca.
Detto tutto questo passo a raccontarti la mia esperienza diretta.
Al momento dell'allestimento della vasca decisi di provare ad inserire un fondo di aragonite di circa 4 cm. Se ai fini del filtraggio questo non si rivela né utilissimo né, tantomeno, dannoso, per quanto riguarda la manutenzione il tutto comincia a diventare un vero e proprio sbattimento. Persino posizionare le pompe è una specie di impresa visto che, con vasche basse come le nostre, tendono inevitabilmente a spostare gli strati superiori del fondo. L'impossibilità, inoltre, di sifonare il particolato al termine della maturazione rappresenta un altro grosso problema. Io, da questo punto di vista, sono stato molto aiutato dalla sump che aspira quasi tutto lo sporco e mi permette di sifonarlo con più comodità ma in vasche non attrezzate tutto ciò diviene estremamente complicato.
Tirando le somme, dunque, la sabbia è bellissima ed utilissima dal punto di vista della quantità enorme di esseri viventi che si insediano in essa ma rende molto più complessa la gestione della vasca e rischia di diventare un distributore di fosfati. Per goderci tutto il bello della sabbia senza, però, subirne le conseguenze preferiamo aggiungere un sottile strato di aragonite a maturazione terminata così che esso non abbia la possibilità di manifestare i suoi aspetti negativi e possa, al contempo, riempirsi di tutti quegli esseri viventi a cui tanto teniamo.
Come sempre in questo campo, tuttavia, ci sono moltissimi pareri discordanti. Se l'esempio di Knop, in questo caso, non calza moltissimo (hai detto tu stesso che la questione si basa più sul filtraggio meccanico nel caso del nanoreef con pialastro corallino)
Per quanto riguarda quello che scrive Rovero, invece, ho ribadito totalmente il concetto. anche 4/5 centimetri sono ottimi sia dal punto di vista del filtraggio sia da quello della microfauna che si insedia nel fondo ma il tutto rende la gestione terribilmente più complicata.
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Sto continuando a riflettere sul concetto di fondo... e stavo pensando una cosa; in molti nano, per esigenze di spazio (almeno nel mio è così), molte volte le rocce vengono appoggiate e persino "puntellate" verso i vetri dell'acquario, in particolare il vetro posteriore. In questa situazione, vi sono diversi punti della rocciata "vuoti", poichè spesso non è possibile effettuare degli incastri perfetti: cosa che peraltro non è del tutto auspicabile perchè ostacolerebbe troppo la circolazione dell'acqua.
Ora, considerando che si stanno diffondendo le cosiddette Pod Pile, perchè non riempire gli angoli e le parti posteriori, insomma, tutte quelle non a vista dell'acquario, con pezzetti di roccia viva e/o sabbia corallina di granulometria mooolto grossa (tipo jumbo)? Una tale struttura permetterebbe comunque la circolazione dell'acqua, evitando situazioni indesiderate, ma creando un habitat aggiuntivo, adatto alla microfauna.
Secondo voi vale la pena di provare?
Allego foto esplicativa:
in rosso i frammenti di roccia
in marrone la jumbo
in viola la corallina fine
in nocciola le rocce
rocce troppo piccole non vanno bene... finirebbero per comportarsi da biologico secondo me!
Per la corallina sinceramente non so... forse è meglio aspettare qualche mese e poi inserire lo strato di sabbia da 1cm! Tanto si popola nel giro di un mese!
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Secondo me non è una cattiva idea e vale la pena provare.
Non capisco il concetto per il quale la jumbo diventerebbe un "filtro bilogico" o meglio...che ci sarebbe di male? A meno che non intendessi con "biologico" che crea nitrati, ma così non può essere, perchè la jumbo è corallo, come se fossero piccole roccette vive. Piccole o grandi non cambia nulla, ci si insediano i batteri...tutti i tipi di batteri, aerobici e anaerobici, e tanti organismi di tutte le dimensioni.
Proprio oggi mi è arrivata l'attrezzatura per allestire il mio pico da 6 litri, che metterò in funzione nel week-end. Affiancherà il marino cicciottello, sarà praticamente il suo figlioccio!
2-3 roccette le prendo da lì, così come la jumbo che metterò sul fondo.
Ora l'idea di metterla anche negli "spazi morti" la stò considerando, ma solo perchè sarebbe utile per aumentare la superficie "colonizzabile", visto che in 6 litri anche solo 2 kg di roccia potrebbero occupare fisicamente troppo spazio.
La mia idea, più che per la colonizzazione batterica, sulla quale non mi esprimo, era piuttosto legata alle pod pile, overo a zone riparate per la microfauna; per cui, alla sabbia grossa penso che rinuncerò, ma a cumuli di frammenti di roccia forse no... ma sto ancora decidendo sulla sabbia... mamma che confusione...
la jumbo gli anaerobici li vede solo col cannocchiale secondo me...
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