Cerca nel forum:
Acquaportal - Forum e Community

  





Benvenuti sul Forum di AcquaPortal, la più grande community italiana di acquariofilia!
Sul Forum di AcquaPortal puoi discutere con altri appassionati di acquariofilia, tenere un tuo Blog personale, inserire foto e video, chattare, ed aiutarci a creare un grande database con schede di pesci, invertebrati e prodotti di acquariofilia.


Per entrar a far parte della comunità occorre registrarsi.
Per farlo premi su

Registrazione


Al momento della registrazione ti verrà richiesto di accettare il Regolamento che ti consigliamo di leggere attentamente.
Ti consigliamo inoltre di leggere le FAQ per apprendere le funzionalità principali del forum.
Se invece sei un utente registrato e hai dimenticato i tuoi dati di accesso devi effettuare il Recupero dati.




Pubblica un tuo articolo (Marino) Hai costruito il tuo acquario o un accessorio? Hai avuto esperienze di allevamento o riproduzione? Stai pensando di scrivere un articolo sull’acquariofilia dolce per renderlo disponibile a tutti? Questa è la sezione adatta (per ulteriori info leggi il messaggio “ In evidenza” all’interno).

Rispondi
Condividi Opzioni Visualizzazione
 
Vecchio 10-11-2008, 11:40   #1
Rinecanthus
Guppy
 
L'avatar di Rinecanthus
 
Registrato: Jul 2008
Città: Ventimiglia
Acquariofilo: Marino
Età : 59
Messaggi: 495
Foto: 0 Albums: 1
Post "Grazie" / "Mi Piace"
Grazie (Dati): 0
Grazie (Ricev.): 0
Mi piace (Dati): 0
Mi piace (Ricev.): 0
Mentioned: 0 Post(s)
Feedback 0/0%

Annunci Mercatino: 0
Visita particolare al Museo Oceanografico di Monaco

Ciao a tutti.
Questo mio articolo non riguarda una normale gita turistica al famoso Museo del Principato ma una visita esclusiva nella parte chiusa al pubblico.
Avevo due Monodactilus Argenteus che nella mia vasca da 250 litri mi davano diversi problemi e non rientravano nei miei futuri programmi. Litigavano spesso ed il loro modo di nuotare metteva in serio pericolo le mie ancora piccole Acropore che solo da poco ho iniziato ad allevare. Per questo motivo ho deciso di regalarli al citato acquario che fra l'altro si trova a pochi Km da casa mia. Come da precedenti accordi con il responsabile del laboratorio del museo, venerdì scorso mi sono recato nel Principato con i due pesci e la moglie (che però ho riportato indietro ). Il citato responsabile ed un tecnico incaricato di ritirare i pesci hanno così invitato me e mia moglie e visitare il laboratorio. Ragazzi che roba!!! C'erano enormi vasche in plastica utilizzate per la riproduzione di Acropore e Montipore. Curioso il fatto che le Acropore erano allevate sospese "a mezz'acqua". Infatti erano legate con della lenza ai tubi posti sopra la superficie dell'acqua da cui fuoriusciva a piccoli getti l'acqua filtrata. Sul fondo delle stesse vasche invece c'erano le Montipore. Mi ha colpito soprattutto una vasca in cui un angolo era ormai diventato una enorme Montipora la cui “crosta” quasi fuoriusciva dall'acqua. Le dimensioni di queste talee erano orami grandi come i coralli "adulti” che ospitano le nostre vasche ed erano singolarmente catalogate per genere e data di inizio allevamento. I loro colori erano veramente vivi e dei più vari. Molto belle le Montipore color arancione/mattone con bordi giallo canarino. In un angolo un tecnico stava preparando delle nuove talee molto piccole. Impressionante quindi il livello di crescita se rapportato a quelle viste nelle citate vasche.
Passando ai pesci ho visto diverse vasche in cui nuotavano avanotti di Pterapogon Kauderni, Amphiprion Ocellaris e Bicintus, Gramma Loreto ed un Cromis di cui non ricordo il nome, per forma molto uguale al Viridis ma di colore meno appariscente, di cui andavano molto orgogliosi in quanto mi hanno riferito di essere stati i primi a riuscire nella loro riproduzione data la grossa difficoltà. Per conto Kauderni e Ocellaris li considerano molto semplici, quasi spontanei nel riprodursi!!!. In una vasca dedicata all'allevamento degli Amphiprion una coppia aveva spontaneamente deposto le uova. Chiaramente c'era differenza fra vasche di allevamento e di riproduzione. Quelle di allevamento sono strapiene di avanotti (penso oltre 100 su circa 200 litri) mentre quelle di riproduzione contengono solo la coppia a cui è stato assegnato il compito. Se le uova sono deposte in quelle di allevamento vengono in genere lasciate mangiare agli altri ospiti. Particolari erano le vasche dedicate alla riproduzione degli Amphiprion, volutamente invase da anemoni e con una fortissima corrente, ben oltre quella utilizzata in genere da noi. Infine in un angolo ho notato due vasche dedite all'allevamento di Artemia in grosse quantità. Mi sembra di aver notato anche del planctoon ma non ne sono sicuro, ero troppo esaltato dal resto. Questo è quello che ho visto.
Mi sono anche intrattenuto anche a parlare con un tecnico che fortunatamente per me parlava bene l’italiano e quindi compensava la mia conoscenza scolastica del francese. Ora riferisco quello che si è detto. Per esperienza diretta mi è sembrato che l'Hobby dell'acquariofilia in Francia sia meno evoluto che da noi (almeno da quel che ho potuto vedere nei negozi della Costa Azzurra che ho visitato ) e quindi mi sono messo a discutere sulle tecniche utilizzate nelle nostre case , in particolare il Berlinese “puro” e il DSB.
Per quanto riguarda il metodo berlinese "puro" ho notato un certo interesse verso tale sistema ma si sono trovati d'accordo con la mia critica/dubbio nei suoi confronti circa l'inutilità di sforzarsi per avere nitrati e fosfati su valori prossimi allo zero assoluto nonché la facilità di “crollo” del sistema (opinione personalissima!! Sono pronto a subire la pubblica gogna pur riconoscendo a priori la validità del sistema, anche alla luce dei risultati ottenuti, documentati fra l’altro dalle foto dei reef “domestici” postate in rete).
Loro in via generale prendono l'acqua dal mare, la portano alla giusta salinità e temperatura e la utilizzano controllandone solo il PH che mantengono su valori di 7,9/8,1 senza preoccuparsi troppo di altri valori. In effetti ho potuto notare come nelle vasche dedite all’allevamento dei coralli vi si trovassero anche ciuffi d’alga filamentosa che fra l’altro non intaccavano i delicati invertebrati. Addirittura le vasche di allevamento e riproduzione funzionavano con normali filtri biologici caricati con cannolicchi. In generale la luce era quella naturale in quanto il laboratorio si affaccia sul mare ed è quasi tutto in vetro come fosse una serra. Sulle vasche dei coralli vi erano delle grosse lampade ma al momento erano spente. Enormi le lampadine ma non ho dati da fornire.
Riguardo il DSB mi hanno fatto notare che loro utilizzano un sistema analogo in alcune vasche di riproduzione e allevamento. Premetto che io personalmente in vasca non ho un DSB ma solo un fondo spesso circa 3 cm. di sabbia corallina media e quindi lascio a voi di carpire le differenze. Il loro metodo consiste in una griglia con fori molto piccoli staccata 2/3 cm. da fondo vasca che ha il compito di tenere sollevata la sabbia (le vasche non sono esteticamente rifinite e quindi il tutto e facilmente osservabile). Lo spessore della sabbia complessivo è di circa 15/20 cm ed ogni 5/8 cm viene posta una ulteriore griglia che mi sembra divida diverse granulometrie di sabbia. Non è un filtro sottosabbia perché non ci sono pompe di ricircolo, o almeno non ne ho notate Sul vetro si poteva notare una forte colonizzazione di batteri anaerobi negli strati più profondi della sabbia.
Dopo circa un’ora ho lasciato i laboratori e sono stato invitato a visitare la parte aperta al pubblico, contento di aver trovato una signora casa….pardon casa ai Monodactilus (di cui fra l’altro il Museo non era fornito).
Ho voluto dividere con voi questa mia incredibile esperienza e spero che in questo mio lungo resoconto, per quanto non tecnicamente approfondito, possiate trovare qualche utile spunto di riflessione. Mi spiace solo di non aver avuto con me la macchina fotografica. Da parte mia tale esperienza mi ha stimolato a continuare per una mia personalissima strada che ho appena intrapreso, alla ricerca di un sistema per una gestione della vasca di barriera più naturale e soprattutto più affidabile. Fra un po’ di tempo se i risultati saranno soddisfacenti cercherò di postarli per aprire così una discussione costruttiva con tutti voi.
Se avete dubbi o commenti scrivete.
Ciao.
Rinecanthus non è in linea   Rispondi quotando
Vecchio 10-11-2008, 12:59   #2
ikarj
Avannotto
 
Registrato: May 2007
Città: Palermo
Acquariofilo: Marino
Messaggi: 54
Foto: 0 Albums: 0
Post "Grazie" / "Mi Piace"
Grazie (Dati): 0
Grazie (Ricev.): 0
Mi piace (Dati): 0
Mi piace (Ricev.): 0
Mentioned: 0 Post(s)
Feedback 1/100%

Annunci Mercatino: 0
ottimo articolo... dici che facciamo tanti sforzi a tenere i valori prossimi allo zero... e forse inutilmente??? ehhehehe... chissà.. io comunque ho unito un sistema berlinese a un dbs alto 13 cm... per ora i risultati sono buoni.. ma ancora è presto per trarne dati... ciao ciao
ikarj non è in linea   Rispondi quotando
Vecchio 10-11-2008, 14:34   #3
Wurdy
Stella marina
 
L'avatar di Wurdy
 
Registrato: Feb 2003
Città: Bologna
Acquariofilo: Marino
N° Acquari: 1
Età : 56
Messaggi: 19.616
Foto: 0 Albums: 0
Post "Grazie" / "Mi Piace"
Grazie (Dati): 18
Grazie (Ricev.): 28
Mi piace (Dati): 143
Mi piace (Ricev.): 351
Mentioned: 306 Post(s)
Feedback 36/100%
Invia un messaggio tramite MSN a Wurdy Invia un messaggio tramite Skype a Wurdy
Riproduzione Kauderni

Annunci Mercatino: 0
Rinecanthus, ottimo rendiconto di una visita che senz'altro è stata interessante.
Ci sono diversi spunti che possono offrire occasione di approfondimento.
Il fatto che noi tutti cerchaimo di avere nitrati e fosfati prossimi allo zero è perchè in natura è così...e forse loro se ne preoccupano poco in quanto avendo un ricambio continuo con l'acqua di mare, già sanno di essere in condizioni simili.

Mi chiedevo il come mai delle acropore appese?...forse per farle stare + in alto vicino alla luce senza doverle incollare a delle rocce rialzate?
Wurdy non è in linea   Rispondi quotando
Vecchio 10-11-2008, 16:02   #4
Rinecanthus
Guppy
 
L'avatar di Rinecanthus
 
Registrato: Jul 2008
Città: Ventimiglia
Acquariofilo: Marino
Età : 59
Messaggi: 495
Foto: 0 Albums: 1
Post "Grazie" / "Mi Piace"
Grazie (Dati): 0
Grazie (Ricev.): 0
Mi piace (Dati): 0
Mi piace (Ricev.): 0
Mentioned: 0 Post(s)
Feedback 0/0%

Annunci Mercatino: 0
1) Attenzione. L'intenzione di valori prossimi allo zero è sempre auspicabile ma quella di dannarsi per avere lo zero assoluto mi sembra un'esagerazione. Inoltre il metodo al momento più diffuso per ottenere tale risultato (solo schiumatoio molto potente) lo ritengo pericoloso. Non avere alcun filtro oltre allo schiumatoio fa si che in caso di mancato funzionamento dello stesso gli animali si trovino in acqua ricca di sostanze inquinanti che prima di diventare NO3 o PO4 diventano ammoniaca e nitriti, molto più pericolosi già a basse concentrazioni e che restano in tale stato per molto tempo, non trovando quantità sufficienti di idonei batteri in grado di trasformarli. Solo poche ore fa sono venuto a conoscenza di una vasca da 1700 litri lasciata sola un paio di giorni e trovata completamente morta. In pratica preferisco avere un poco di Nitrati e Fosfati ma sapere di avere una vasca autosufficiente per alcuni giorni. Infatti la presenza di un biologico trasformerebbe tutto in nitrati ma eliminerebbe l'ammoniaca. Un paio di buoni cambi d'acqua rimetterebbero le cose a posto. Come descritto nel mio resoconto nelle vasche dedite all'allevamento di coralli erano presenti anche un poco di alghe filamentose e le vasche dedite alla riproduzione ed allevamento di pesci erano funzionanti con filtro biologico ed il particolare DSB (sottosabbia?).

2) Il DSB ritengo sia un'ottima soluzione finale come può esserlo un filtro ad alghe ma entrambe si occumano solo del risultato finale dell'ossidanzione, ovvero i nitrati. Resta sempre in piedi la problematica riguardante la trasformazione delle sostanze di rifiuto iniziali da ammoniaca e nitriti in nitrati. Gli schiumatoi potenti nascondono tale problematica in quanto la loro velocità di eliminazione delle sostanze fa si che tale aspetto rimanga latente, facendolo poi esplodere nel momento in cui lo schiumatoio interrompa il suo corretto funzionanemto.

2) Non ho chiesto perchè i coralli fossero appesi ma non penso per la luce. Le lampade sopra le vasche, anche se al momento spente, erano veramente enormi. Forse questo metodo permette di avere grossi coralli non ancorati a grosse rocce e quindi facili da trasferire nelle vasche in mostra, dove possono essere direttamente incollati alle rocce presenti. La pietra su cui si sono formati era poco più grossa del tronco del corallo.
Rinecanthus non è in linea   Rispondi quotando
Vecchio 10-11-2008, 16:42   #5
Wurdy
Stella marina
 
L'avatar di Wurdy
 
Registrato: Feb 2003
Città: Bologna
Acquariofilo: Marino
N° Acquari: 1
Età : 56
Messaggi: 19.616
Foto: 0 Albums: 0
Post "Grazie" / "Mi Piace"
Grazie (Dati): 18
Grazie (Ricev.): 28
Mi piace (Dati): 143
Mi piace (Ricev.): 351
Mentioned: 306 Post(s)
Feedback 36/100%
Invia un messaggio tramite MSN a Wurdy Invia un messaggio tramite Skype a Wurdy
Riproduzione Kauderni

Annunci Mercatino: 0
Rinecanthus, Bhè il berlinese non prevede come unico sistema di mantenimento basso degli inquinanti in vasca la presenza di uno schiumatoio performante, ma anche una bella quantità di rocce vive , che svolgono buona parte del lavoro e non credo che una vasca correttamente dimensionata (su 1700 lt avrebbe dovuto avere oltre 300kg di rocce) possa collassare x 2 giorni senza schiumatoio. IMHO
Wurdy non è in linea   Rispondi quotando
Vecchio 10-11-2008, 17:31   #6
Abra
Pesce pagliaccio
 
L'avatar di Abra
 
Registrato: Jan 2006
Città: Ferrara
Acquariofilo: Marino
Età : 50
Messaggi: 36.750
Foto: 0 Albums: 0
Post "Grazie" / "Mi Piace"
Grazie (Dati): 1
Grazie (Ricev.): 7
Mi piace (Dati): 23
Mi piace (Ricev.): 127
Mentioned: 110 Post(s)
Feedback 0/0%
Invia un messaggio tramite MSN a Abra

Annunci Mercatino: 0
wurdy, ti ringrazio
2 cosine e chiudo quello che hai visto è un fondo Jaubert e non un DSB.....le vasche muiono non perchè si alzano nitrati e fosfati ma per carenza di ossigeno.....e le acropore appese come mi ha insegnato un GRANDE saggio....Calfo consiglia di legare con filo da pesca le talee delle arborescenti a testa in giù in modo che si formino polipi guida tutt'intorno allo stelo della talea madre e si formi cosi la colonia....
__________________


Tu num me rompe' er ca', no, no, tuà... a muà... non m'hai da rompe' er ca'!
Abra non è in linea   Rispondi quotando
Vecchio 11-11-2008, 11:31   #7
Rinecanthus
Guppy
 
L'avatar di Rinecanthus
 
Registrato: Jul 2008
Città: Ventimiglia
Acquariofilo: Marino
Età : 59
Messaggi: 495
Foto: 0 Albums: 1
Post "Grazie" / "Mi Piace"
Grazie (Dati): 0
Grazie (Ricev.): 0
Mi piace (Dati): 0
Mi piace (Ricev.): 0
Mentioned: 0 Post(s)
Feedback 0/0%

Annunci Mercatino: 0
Grazie Anbra delle informazioni sul filtro che ho visto. Mi informerò in merito. Per quanto riguarda i coralli erano appesi mi metti il dubbio se fossero appesi come dici tu o al contrario. Comunque grazie della spiegazione. Qualche "taleatore folle" magari trova in questo metodo una nuova fonte di ispirazione. Per il resto penso che la morte delle vasche sia dovuta ad un insieme complesso di fattori. E' vero quello che dici Abra ma è anche vero che l'esigenza di ossigeno da parte degli invertebrati è minore che nei pesci. Inotre le zooxantelle, fra l'altro producono ossigeno in cambio di anidride carbonica che quindi dovrebbe assicurare un certo periodo di autonomia ai loro ospitanti. Comunque mettiamola così: Lo schiumatoio, filtro principale e fondamentale di una data vasca si blocca. Le sostanze di rifiuto iniziano ad acculularsi e, dato che in questi casi un pizzico di sfiga non fa mai male, anche un vecchio pesce muore. Le sostanze inquinanti prodotte iniziano a raggiungere livelli tali che i batteri presenti in vasca non riescono a ossidare velocemente e/o completamente. Quindi restano in buona parte sotto forma di nitriti ed ammoniaca che vanno ad avvelenare sempre più il sistema. Più aumentano e più ospiti muoiono. Questo processo crea un vortice sempre più veloce che ha come risultato finale il collasso della vasca.
Il fatto della vasca da 1700 litri l'ho appreso da terzi quindi non so se la vasca fosse sovrapopolata sia come coralli che pesci. Poi come detto c'è sempre la sfiga! Ho saputo dal mio negoziante di fiducia di un tipo che aveva una vasca di 1000 litri super gestita da computer che regolavano rabbocchi di acqua direttamente dall'impianto idrico di casa. Ha fatto l'errore di andare via un paio di giorni. Si è trovato la vasca piena di acqua dolce!!! Inutile proseguire.

Wurdy, so bene che sei un maestro ma secondo me più che guardare il peso delle rocce bisognerebbe trovare un rapporto con la vasca basato sulla loro superficie in quanto le rocce al loro interno lavorano anaerobicamente. Indirettamente la cosa è conosciuta. Infatti le rocce vive forate sono apprezzate per il fatto di avere una maggiore ricchezza di animali ed alghe. 300 Kg di rocce forate avranno una maggiore superficie di rocce vice piene aventi pari peso. Se la corrente della vasca sarà corretta l'acqua passerà anche nei fori ed il lavoro sarà per lo più aerobico. Non dimentichiamo poi che le rocce vive sono sempre state utilizzate e preferite anche con filtri biologici. A proposito Pterapogon ancora vivi e artemia trovata!!
Rinecanthus non è in linea   Rispondi quotando
Vecchio 11-11-2008, 11:55   #8
Pfft
Stella marina
 
L'avatar di Pfft
 
Registrato: Nov 2003
Città: San Benedetto del Tronto
Acquariofilo: Marino
Età : 49
Messaggi: 12.936
Foto: 0 Albums: 0
Post "Grazie" / "Mi Piace"
Grazie (Dati): 0
Grazie (Ricev.): 1
Mi piace (Dati): 0
Mi piace (Ricev.): 2
Mentioned: 0 Post(s)
Feedback 0/0%
Invia un messaggio tramite MSN a Pfft

Annunci Mercatino: 0
Ci tengo a precisare 2 cosine , una perchè fuorviante completamente l'altra per pura questione informativa.
Parto con la seconda.. le talee appese alla "Calfo" si mettono così in modo da far prendere corrente in maniera ottimale ai pezzi piccoli che aiuta sia la crescita che la rigenerazione dei tessuti taleati , è un ottimo metodo e sicuro .

La prima è sul filtraggio.. in un berlinese impostato correttamente (luce , rocce in giusta proporzione e corrente adeguata) se si spegne lo skimmer anche per un paio di settimane non succede niente o poco più di niente.
Lo schiumatoio è un sistema di rimozione di determinate cose , se lo togli gli accumuli sono lenti e praticamente ininfluenti per pochi giorni (a meno di ERRORI da altre parti , tipo eccesso di pesci e poca corrente e magari poche rocce) .
Il ciclo dell'azoto (i vari passaggi da nh3-nh4 a no2 a no3 a n) sono completati dai batteri presenti nelle rocce vive , se quelli non lavorano il problema non è dello skimmer.
Il biologico invece lavora in concorrenza alla rocce vive (oltretutto di solito scarsine in questi sistemi) e sono limitati nella trasformazione da nitrato ad azoto .
Se si blocca il biologico (dato che funziona con una pompa , esattamente come lo skimmer, quindi ha le stesse probabilità di bloccarsi) allora veramente i casini possono essere rapidi .
Cerchiamo di non perdere di vista i progressi dell'acquariofilia fatti oltre 30 anni fa.. all'epoca dei biologici le vasche si perdevano e i coralli morivano , stessa cosa per i pesci..

A Monaco utilizzano il sistema Jaubert , ideato dal curatore del Museo stesso da cui prende il nome.
Si basa sui processi riduttivi dei fondi sabbiosi alti che lavorano sugli stessi principi delle rocce vive.
__________________
http://acasalboni.blogspot.com/
Pfft non è in linea   Rispondi quotando
Vecchio 11-11-2008, 12:01   #9
Wurdy
Stella marina
 
L'avatar di Wurdy
 
Registrato: Feb 2003
Città: Bologna
Acquariofilo: Marino
N° Acquari: 1
Età : 56
Messaggi: 19.616
Foto: 0 Albums: 0
Post "Grazie" / "Mi Piace"
Grazie (Dati): 18
Grazie (Ricev.): 28
Mi piace (Dati): 143
Mi piace (Ricev.): 351
Mentioned: 306 Post(s)
Feedback 36/100%
Invia un messaggio tramite MSN a Wurdy Invia un messaggio tramite Skype a Wurdy
Riproduzione Kauderni

Annunci Mercatino: 0
Rinecanthus, Ti ringrazio della fiducia, ma non sono affatto un maestro...in nessun campo..tantomeno nell'aquariofilia dove sono un semplice appassionato con tanto da imparare ogni giorno...

...tornando al topic , ho indicato in 300kg per semplicità la quantità di rocce necessarie in una vasca da 1700 ...sappiamo bene tutti che, come giustamente dici , l'importente il volume delle rocce e ancor più la superficie a contatto con l'acqua che fa da supporto per i batteri...
Wurdy non è in linea   Rispondi quotando
Vecchio 11-11-2008, 12:05   #10
Wurdy
Stella marina
 
L'avatar di Wurdy
 
Registrato: Feb 2003
Città: Bologna
Acquariofilo: Marino
N° Acquari: 1
Età : 56
Messaggi: 19.616
Foto: 0 Albums: 0
Post "Grazie" / "Mi Piace"
Grazie (Dati): 18
Grazie (Ricev.): 28
Mi piace (Dati): 143
Mi piace (Ricev.): 351
Mentioned: 306 Post(s)
Feedback 36/100%
Invia un messaggio tramite MSN a Wurdy Invia un messaggio tramite Skype a Wurdy
Riproduzione Kauderni

Annunci Mercatino: 0
Pfft, hai detto esattamente quello che intendevo !! chiaro e preciso !!
Wurdy non è in linea   Rispondi quotando
Rispondi

Tag
monaco , museo , oceanografico , particolare , visita

Regole d'invio
Non puoi inserire discussioni
Non puoi inserire repliche
Non puoi inserire allegati
Non puoi modificare i tuoi messaggi

BB code è attivo
Le smile sono attive
Il codice IMG è attivo
il codice HTML è disattivato

Vai a



















Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 07:09. Powered by vBulletin versione 3.8.9
Copyright ©: 2000 - 2024, Jelsoft Enterprises Ltd.
Traduzione italiana Team: AcquaPortal Feedback Buttons provided by Advanced Post Thanks / Like v3.5.0 (Lite) - vBulletin Mods & Addons Copyright © 2024 DragonByte Technologies Ltd.
User Alert System provided by Advanced User Tagging v3.2.5 Patch Level 2 (Lite) - vBulletin Mods & Addons Copyright © 2024 DragonByte Technologies Ltd.
Copyright Zero Pixel Srl
Page generated in 0,33402 seconds with 15 queries