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Filtro
Il filtro è fondamentale. Seppure infatti l’Astronotus sopporti bene condizioni dell’acqua anche molto difficili con presenza massiccia di nitriti e nitrati è bene considerare che il volume di rifiuti che si crea in vasca è notevole, soprattutto in età adulta. Per questo il filtro è sottoposto a carichi notevoli, sia dal punto di vista meccanico che biologico. Va dunque manutenuto con attenzione, curando l’emissione della pompa che deve essere molto decisa (per restare nei parametri di efficienza del filtro biologico deve pompare dal doppio al triplo del volume dell’acqua della vasca all’ora). La pulizia del filtro per la parte meccanica deve essere effettuata a seconda delle necessità, in media ogni tre-quattro settimane, possibilmente non in concomitanza con i cambi dell’acqua, che vanno effettuati in ragione del 30% con cadenza trisettimanale/mensile.
Allestimento
L’Oscar viene da molti soprannominato “Architetto” per la sua abitudine, tipica dei ciclidi, di modificare l’arredamento della vasca a proprio piacimento. Questa pratica rende difficile piantumare con decisione il fondo, se non con accorgimenti quali mantenere la pianta nel vasetto originale (ovviamente svuotato e riempito con il fondo della vasca) o “chiuderla” con ciottoli ed altro (dal peso discreto perché l’oscar ha una forza sorprendente ed è in grado di spingere ostacoli anche molto pesanti). Si sconsigliano comunque piante a foglie larghe e dallo stelo delicato. L’astronotus ama le radici di torbiera che rilasciando tannini rendono l’acqua ambrata e la “tropicalizzano” nei parametri chimici, rendendola più simile alle “acque nere” dei corsi d’acqua che l’astronotus predilige nel suo biotopo. L’accortezza deve essere quella di non inserire pietre, legni od oggetti appuntiti che possano arrecare danno all’astronotus che è solito, con la presenza di cospecifici o di altri pesci, lanciarsi in inseguimenti o fughe precipitose, urtando spesso a causa della mole negli elementi di arredo e procurandosi a volte anche brutte ferite (che se il pesce è in buona salute si rimarginano nell’arco di 48 ore).
Temperatura: 24

° (ma sopporta per lunghi periodi anche ventagli molto più larghi scendendo fino a 21

° e salendo fino a 33

°)
PH: leggermente acido/neutro in natura in cattività tollera senza problemi anche ph basici (7.2-7.6)
GH: tenere in natura si adatta in cattività a durezza anche elevata (fino a 16d°GH)
KH: stesso discorso della durezza totale, l’Astronotus è molto resistente anche ad eventuali sbalzi di PH causati da valori molto bassi di KH.
Il valore di conduttività non influisce in maniera diretta sul benessere del pesce.
Altri particolari da tenere in seria considerazione per quanto riguarda i parametri vitali sono l’ossigenazione dell’acqua che deve essere molto buona e il litraggio stesso che deve essere il maggiore possibile e varia in funzione dell’età e delle dimensioni del pesce. In linea di massima si può affermare che per allevare cinque-sei giovani esemplari di 4-5 mesi di età sono sufficienti 100L, per una coppia di giovani individui di un anno (15/18cm) sono necessari almeno 150L, per un Oscar adulto (30cm) sono necessari almeno 200L.
Se i 450 litri sono lordi ti consiglierei un pratico 400. sei sui 96 euro
oppure un eheim FILTROche costerà qualcosa in più. sono le migliori marchè per filtri esterni.
sono filtri per 400l ma mettici 5-6 cm di ghiaia grossolana, un paio di legni e qualche bella roccia e sei a posto (le rocce puoi benissimo andare a cercartele te in giro, basta che fai la prova del viakal e li pulisci bene
.
illuminazione, immagino che ci sia, vegetazione non ne è richiesta al massimo tra una roccia e l'altra per fare coontrasto qualche anubias.
il termoriscaldatore o lo piazzi vicino al tubo di uscita della pompa o a quello d'entrata. potresti già che lla vasca è grande prenderne due così dividi la suddivisione w.
piuttosto di un filtro sotto munisciti di un bel aspira rifiuti.