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Questa chiocciola dulciacquicola, dalla caratteristica livrea, può essere rinvenuta in un vasto areale che comprende gran parte della regione Indo pacifica: Sri-Lanka, India, Andaman Islands, Myanmar, Thailandia e Malesia, Singapore, Indonesia, Philippines, Nuova Guinea, numerose isole del Pacifo orientale e meridionale, Australia settentrionale e Cina.
L’anatomia dell’animale ricorda quella della più comune Tylomelania, con una conchiglia allungata ed affusolata (con una forte tendenza all’erosione della porzione più apicale), di una particolare tonalità di nero e possibili sfumature brunastre e/o bronzee.
La specie sopporta un ampio “range” di valori di salinità (1.002–1.025), risultando quindi adatta anche ad ambiente ed allestimenti salmastri.
Assolutamente pacifica con i suoi simili, risulta innocua sia verso altri animali acquatici, sia nei confronti delle piante acquatiche, inoltre può essere indifferentemente inserita sia da sola che in piccoli gruppetti (il loro apporto inquinante non è apprezzabile).
Mal sopporta la convivenza con pesci vivaci o aggressivi e l’abbinamento con le classiche specie “problematiche” per i gasteropodi, come grossi crostacei o ciclidi, i botia, le tartarughe o diverse tipologie di anfibi, sono da evitare; inoltre, recenti studi genetici, hanno permesso di “inquadrare” dal punto di vista tassonomico la specie, all’interno della famiglia Pachychilidae (a cui appartengo anche i generi Brotia e Tylomelania per citare i più famosi in ambito acquariofilo).
È un specie che non ha particolari esigenze sull'arredamento o la tipologia di vasca, ma è necessario tenere in considerazione le dimensioni che può raggiungere (6/7 cm, ma in condizione idonee può superare i 9 cm) ed ospitarla quindi in vasche di un adeguato volume.
Alimentazione
Si tratta di un animale detrivoro e saprofago (tende ad ignorare piante o alghe): risulta quindi necessario fornirgli un adeguato substrato dove può trovare la fonte di cibo necessaria (ad integrazione si alimenta anche dei resti di cibo per pesci, come granulati, fioccati, surgelati).
Riproduzione
Dimorfismo: è una specie a sessi distinti, ma il dimorfismo non è visibile ad occhio umano.
Riproduzione: la biologia riproduttiva della specie risultata ad oggi ancora largamente misconosciuta, ma le poche informazione raccolte indicano che si tratta di una specie ovipara (Houbrick, 1991; Köhler et al., 2004), con una larga distribuzione geografica che suggerisce una prolungata fase larvale planctonica (Houbrick, 1991) ed evidenzia l’impossibilità di ottenere lo sviluppo delle larve in vasche domestiche (lo sviluppo e la maturazione avviene solo in acqua marina).