Ciao, lo schema che ti hanno indicato è corretto anche se ritengo inutile il filtro a carbone attivo posto dopo l'osmosi inversa. Il filtro da 1 micron viene messo a valle del carbone attivo per evitare che del polverino di carbone possa arrivare in ingresso alla membrana e intasarla.
Il problema secondo me è un'altro. L'acqua prodotta da un impianto di osmosi inversa non si può utilizzare per uso alimentare perchè troppo povera di sali per cui tutti gli impianti di produzione domestica evitano il problema utilizzano una delle seguenti possibili soluzioni:
1) la membrana utilizzata non è una membrana di osmosi inversa ma di nanofiltrazione che lascia passare una certa percentuale di sali tale da rendere l'acqua utilizzabile per scopi alimentari.
2) L'acqua che arriva al rubinetto di prelievo non è solo il permeato della membrana ma acqua tagliata con una certa percentuale dell'alimento. Acosa serve il particolare dello schema di installazione E1? Potrebbe essere proprio il miscelatore di cui parlo in quanto entrano sia il permeato che l'alimento alla membrana.
In entrambe i casi puoi analizzare l'acqua che esce dal rubinetto di prelievo.
Se KH = 0 e GH basso l'impianto utilizza una membrana di nanofiltrazione che dovrebbe essere selettiva tra gli ioni monovalenti e quelli bivalenti, cioè ferma calcio, magnesio e carbonati ma non cloruri, sodioe potassio.
Se viceversa anche il KH pur basso non è pari a 0 significa che il permeato viene tagliato con acqua non trattata.
In entrambe i casi ritengo che l'acqua prodotta dall'impianto abbia una qualità sufficiente per l'utilizzo in acquariologia.
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