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Originariamente inviata da BLUPROFONDO
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Riducendo la densità delle zooxantelle il corallo disperde meno energia e fa si che questo cresca meglio.
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E qua mi sa che il ragionamento è sbagliato perchè è la zooxantella che dà l'energia al corallo non viceversa (perchè in simbiosi lei usa l'energia luminosa per la fotosintesi e parte di questa viene ceduta al corallo)In sintesi, se si schematizzano i processi di alimentazione degli SPS, il 70%
proviene dalla zooxantelle e dalla loro fotosintesi, il 20% dalla caccia (zooplancton)
e il 10% da batterioplacton (attraverso il muco) e dal consumo di composti organici dissolti nell'acqua. Se io la elimino il corallo dove prenderà l'energia che gli manca?? dalla cattura del plancton (che in termini energetici è più dispendiosa..)quindi per me si crea un conflitto, uno squilibrio perchè gli sottraiamo energia che riceve passivamente e lo costringiamo a dirottarsi su fonti di alimentazioni più svantaggiose da un certo punto di vista..
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oltretutto avendone meno in superficie il corallo fa vedere i colori più nascosti e più belli.
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altro errore di fondo..quei colori non è che stanno sotto perchè a loro piace star nascosti dalle zooxantelle..ma stanno sotto perchè hanno una particolare funzione..quello di proteggere il corallo dalle radiazioni UV un pò come fanno i nostri melanociti che sono responsabili dell'abbronzatura..(difesa da radiazioni UV)
siccome il corallo in una vasca poverissima di plancton di fito e di nutrienti da poter cacciare ma altamente illuminata preleva la sua energia dalle zooxantelle queste si posizionano sopra le cromaproteine..se invece le condizioni per ricavare energia fossero nelle giuste proporzioni la densità di zooxantelle scenderebbe naturalmente non con lo zeospur..i colori sarebbero dettati da una maggior sintesi fisiologica (ovvero pseudoabbronzatura del corallo in termini semplisistici).
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Paragonare zeovit all'oceano non lo ha fatto nessuno, ma se esistono sistemi che si avvicinano il più possibile al biotipo marino perchè non usarli.
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Zeovit non si avvicina al biotopo marino per i motivi che sopra ti ho citato..E' più un sistema di filtraggio perchè abbassa i nutrienti attraverso masse di batteri eterotrofe che li consumano e che poi servono per l'alimentazione del corallo..e attraverso l'eliminazione delle zooxantelle, la cui densità non è in eccesso ma fisiologica , viste le condizioni nei nostri sistemi chiusi (bassa concentrazione di fitoplancton e conseguente bassa concentrazione di zooplancton), mette in luce le cromoproteine che vengono sintetizzate dal corallo....
nell'oceano questi equilibri non vengono toccati..
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Madre natura è madre natura e nessuno potrà riprodurla fedelmente, ma questi mi sembrano discorsetti pieni di retorica che non
portano a nulla.
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siamo d'accordo che madre natura non si può imitare..quindi non possiamo dire(come si è fatto) che zeovit emula le condizioni dell'oceano..perchè così non è..non si tratta di retorica era la risposta alla frase che avevo letto ai topic sopra e basata su testi e documenti che ho letto e sul metodo a batteri eterotrofi..il fatto che ci siano condizioni oligotrofiche e che i tassi di crescita con il metodo zeovit è paragonabile a quelle che si riscontrano nei reef per me non è condizione sufficiente per dire che sia un metodo che emula le condizioni esistenti in natura.
naturalmente adesso ci potrebbe essere qualche entusista del metodo che mi vedrà come suo detrattore..come qualcuno ha già fatto sopra..ma non è la mia intenzione..anzi io lo reputo un buon metodo per purificare il sistema dai nutrienti in eccesso..ma la base resta sempre un buon berlinese..(nonostante i tassi di crescita "eccezionali")