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Se qualcuno riesce a fornire informazioni aggiuntive sull'apparecchio proviamo ad approfondire la discussione
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Un elettrodo è formato da due lastre di acciaio, l'altro di carbonio, posto tra le due lastre. Nell'elettrolisi l'idrogeno si libera nell'acqua e le bollicine salgono in superficie. L'ossigeno si combina con il carbonio formando io diossido che non si vede perché si discioglie immediatamente.
I vantaggi teorici sono i seguenti: semplicità dell'apparecchio (niente bombole, riduttori, ecc.), si regola con un reostato esterno, grande produzione di CO2.
In realtà, almeno a giudicare dalla tabella pH/kH, di CO2 ne produce non molta. Poi immagino che l'elettrolisi dipenda molto dall'elettrolito, che è l'acqua della nostra vasca, la cui composizione è quanto mai variabile.
Un problema reale è che il calcare si deposita sulla barra di carbonio, riducendo l'efficacia. Il veloce discioglimento delle lastre di acciaio probabilmente è stato causato da qualche prodotto, che potrebbe essere (visto quello che ho messo in acqua): il biocondizionatore, un medicinale (Gyrotox), la forte fertilizzazione con ferro. Le piastre me le hanno sostituite, ma non ho più avuto il coraggio di rimetterlo in funzione: pensate quanto faccia bene all'acquario qualche decina di grammi di ruggine che vaga per la vasca! Preciso che ho usato il Gyrotox perché i pesci avevano cominciato a strusciarsi come matti, ma probabilmente avevano le branchie irritate dal metallo, per cui lo escluderei come causa.