Per lo sviluppo ottimale delle radici delle piante è ideale un substrato poroso, non troppo compatto e con un alto valore di capacità di scambio cationico (CSC, è in pratica la capacità di un terreno di trattenere elementi nutritivi per poi cederli alle radici delle piante). La ghiaia in realtà è per niente porosa e con una bassa CSC. Le terre allofane (tipo akadama) hanno un elevato valore di CSC e sono molto porose, ma all’inizio danno problemi di stabilità dei valori chimici dell’acqua e a lungo andare tendono a compattare gli strati inferiori con il particolato fine. Il “Manado” della JBL possiede un’ottima porosità, è leggero, ha un alto valore di CSC, ma non altera i parametri chimici dell'acqua. E’ insomma un buon compromesso. Ma il mio era solo un suggerimento. Un tentativo di ampliare le scelte. E ovviamente ci sono anche altre alternative, come il Master Soil della Wave o la Flourite della Seachem, tutti con i loro pro e i loro contro da vagliare attentamente (compreso il rapporto benefici/costi).
Ma c’è da dire anche che per l’allestimento che vuoi fare tu, fondo fertile + ghiaia va anche bene
